Natale 2025, avanza il digitale ma il 41% preferisce regali "fisici": i dati
EconomiaIntroduzione
Il Natale e le festività di fine anno si avvicinano, e con esse anche il tempo dei regali: per questo Kaspersky ha analizzato come stanno cambiando le scelte regalo dei consumatori, concentrandosi sulla diffusione dei doni digitali. L’indagine, realizzata nel novembre 2025, ha coinvolto 3mila persone in 15 Paesi, offrendo una panoramica internazionale sulle preferenze legate agli acquisti di fine anno
Quello che devi sapere
Italia divisa tra tradizione e innovazione
Nel nostro Paese resta forte l’attaccamento ai regali “tangibili”: il 41% degli intervistati afferma di prediligere esclusivamente oggetti fisici e di non voler modificare questa abitudine. Tuttavia, il digitale avanza: circa un italiano su cinque ha già acquistato in passato un regalo virtuale, mentre il 32% prevede di farlo proprio in occasione del Natale 2025.
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I giovani guidano la svolta digitale
Su scala globale, sono i più giovani a spingere l’adozione dei regali immateriali. Nella fascia 18-34 anni, quasi due persone su tre (63%) dichiarano l’intenzione di scegliere doni digitali per le festività, e il 46% ha già maturato esperienza in questo ambito. All’estremo opposto si collocano gli over 55, più legati alla consuetudine: il 46% continua a preferire pacchetti e oggetti fisici sotto l’albero.
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Intrattenimento al primo posto
Tra gli italiani che valutano l’acquisto di regali digitali, a dominare la classifica sono i servizi di streaming. Il 55% indica piattaforme come Netflix o Spotify come scelta ideale. Seguono i crediti e gli abbonamenti legati al gaming (38%), gli e-book (32%) e, più distaccati, i corsi di formazione online, che raccolgono il 22% delle preferenze.
Benessere: fisico sì, mentale meno
Oltre all’intrattenimento, cresce l’interesse per i servizi dedicati alla cura del corpo: il 29% guarda con favore agli abbonamenti in palestra. Rimane invece più marginale l’attenzione al benessere psicologico, che interessa solo l’11% degli intervistati.
Regali digitali e sicurezza: un binomio delicato
La comodità degli abbonamenti online non è priva di insidie. Il periodo natalizio, caratterizzato da acquisti frettolosi e last minute, rappresenta un terreno fertile per le frodi informatiche. I cybercriminali sfruttano l’urgenza del momento ricorrendo a tecniche di phishing sempre più raffinate: siti clone, e-mail contraffatte e pop-up ingannevoli, spesso generati con il supporto dell’intelligenza artificiale, imitano servizi autentici per sottrarre dati e informazioni personali agli utenti meno attenti.
Il budget natalizio degli italiani
Ma quanto peseranno i regali di Natale sui portafogli delle famiglie italiane? Una ricerca commissionata da Facile.it all’istituto Emg Different stima che nel 2025 ogni persona spenderà in media circa 204 euro per i doni natalizi. La cifra complessiva raggiunge così 8,7 miliardi di euro, segnando però una contrazione vicina al 20% rispetto all’anno precedente. Alla base del ridimensionamento c’è l’aumento generalizzato delle spese domestiche: secondo l’indagine, circa tre milioni di cittadini prevedono di ridurre gli acquisti natalizi proprio per far fronte a costi familiari più elevati.
Chi investirà di più nei regali
L’analisi mette in luce differenze significative tra i vari segmenti della popolazione. Le donne risultano le più propense a spendere, con un budget medio di 208 euro, superiore del 4% rispetto a quello maschile. Ancora più marcata la distanza per gli over 65, che arrivano a una spesa pro capite di 281 euro, pari a circa il 37% in più rispetto alla media nazionale. Anche la geografia incide: nel Nord Ovest la cifra destinata ai regali supera di circa il 20% il dato medio italiano, mentre nel Mezzogiorno e nelle Isole il budget si riduce, fermandosi intorno ai 177 euro.
Regali acquistati a rate
Per sostenere le spese natalizie, molti consumatori faranno ricorso a soluzioni di pagamento dilazionate. Una seconda indagine diffusa da Facile.it, realizzata da mUp Research, evidenzia che circa il 18% dei doni sotto l’albero sarà acquistato attraverso prestiti personali o formule come il buy now pay later, ormai sempre più diffuse anche per le spese legate alle festività.
Non solo doni: il peso delle altre voci di spesa
Il capitolo regali è solo una parte del conto finale del Natale. Il rapporto congiunto Facile.it–Consumerismo No Profit segnala un forte aumento dei costi alimentari. Sulla base dei dati Istat, tra il 2021 e il 2025 i prezzi dei prodotti food sono saliti mediamente del 25%, con rincari particolarmente evidenti per latte, formaggi, uova, pane e cereali. Di conseguenza, pranzi e cenoni natalizi risulteranno più cari anche a parità di menù. A crescere sono stati inoltre i prezzi degli addobbi: già lo scorso anno le decorazioni per l’albero avevano registrato un aumento del 16% e le prospettive per questo Natale non indicano un’inversione di tendenza.
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