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Regali di Natale indesiderati, regifting e rivendita: quanto vale il giro d'affari

Economia
©IPA/Fotogramma

Introduzione

In Italia ogni Natale si ricevono circa 30 milioni di regali indesiderati. Lo rivela una ricerca di Ipsos Doxa per eBay che sottolinea un altro dettaglio curioso: chi ci conosce meglio è anche chi sbaglia di più. Sono gli amici e i partner a rivelarsi i “campioni” del dono fuori target. E cresce la quota di chi “ricicla” il pacco di cui non usufruirà mai, rimettendolo in vendita. La pratica sembra essersi ormai consolidata con la cifra di chi dichiara che rivenderà il regalo non gradito a Natale 2025 pari al 20%, in aumento del 5% rispetto all’anno passato.

Quello che devi sapere

Chi decide di tenersi il regalo non gradito

La ricerca di Ipsos Doxa per eBay si è dedicata per il secondo anno al tema del regifting, ovvero la rivendita dei regali. In realtà, resta ancora alta la quota di chi si tiene il “pacco” anche se non gli piace il contenuto. Il 39% degli intervistati infatti non trova un’altra soluzione per il regalo sgradito, mentre il 22% decide di donarlo a qualcun altro e il 17% fa finta di niente e lo dimentica in qualche cassetto.

 

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Dove rivende chi “ricicla” il regalo

Chi invece decide di liberarsi del dono che non apprezza, guadagnandoci qualcosa, lo fa online. Il 76% degli intervistati si rivolge infatti alle piattaforme digitali se decide di rivendere i doni sbagliati, o anche di acquistare articoli usati da regalare (66%), confermando un’apertura generale al second-hand. Il risparmio rimane la prima scelta di destinazione del guadagno ottenuto dalla rivendita per il 55% degli intervistati (in crescita rispetto al 51% del 2024), seguito dalla sostituzione con un oggetto più affine ai propri gusti (34%). 

 

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Dare nuovo valore alle cose

L’analisi segnala che diminuisce fortemente il numero di chi decide di usare i soldi ricavati dalla rivendita per sostenere le spese del periodo natalizio (18% del 2025 vs 27% del 2024). In ogni caso il trend del regifting mostra come si stia andando verso la direzione del “dare nuovo valore a ciò che non usiamo, in modo intelligente e responsabile”. 

 

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Il cambiamento culturale

Secondo Margot Olifson, Country Manager di eBay in Italia, la tendenza delle persone del rivendere i regali non graditi è “uno dei segnali più evidenti di un cambiamento culturale che stiamo osservando da tempo: un approccio più consapevole al consumo, in cui ogni oggetto può avere più di una vita”. 

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Chi sbaglia di più con i regali

Ma chi sono i donatori che sbagliano di più a individuare il regalo perfetto? Secondo la ricerca, al primo posto ci sono gli amici, indicati nel 24% dei casi, seguiti dal partner nel 21% dei casi e da mamme e fratelli nel 17%. Vanno molto meglio gli zii che sbagliano solo per il 12% degli intervistati, i colleghi vengono segnalati dal 9% e i cugini dal 7%. In pratica sbaglia chi pensiamo conosca meglio i nostri gusti.

Chi riceve regali sbagliati

Il 44% degli italiani dichiara di aver ricevuto almeno un regalo non gradito il Natale scorso e, di questi, il 20% solitamente lo rivende. Il 35% ritiene non sia una cosa carina da fare o ha avuto paura di essere scoperto dalla persona che l’aveva donato o, ancora, crede sia uno sforzo per cui non valga la pena (15%). Quasi il 60% degli intervistati (contro il 56% nel 2024) è comunque disposto a vendere i regali non graditi ricevuti nel corso dell’anno, con un 48% che prevede di farlo nella stessa misura dello scorso anno e l’11% addirittura in misura maggiore.

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Almeno 1 su 3 ha rivenduto i regali

L’analisi ha rivelato che oltre 1 italiano su 3 ha rivenduto almeno un articolo indesiderato, con ben il 41% che dichiara di essere più propenso a causa del costo della vita. In cima alla lista dei regali più rivenduti ci sono vestiti, scarpe e accessori (44%) e articoli per la casa (33%), seguiti da libri e fumetti (18%), gioielli e orologi (17%), e l’elettronica (14%). Le prime due categorie emergono inoltre in chiave prospettica come maggiormente propense alla rivendita anche da chi non l’ha mai fatto.

Perché si rivendono i regali

Chi sceglie di rimettere in vendita un dono, nel 37% dei casi lo fa perché il regalo non corrisponde ai propri gusti, nel 28% perché possiede già un articolo simile e nel 27% perché semplicemente non lo vuole tenere. Per alcuni, la rivendita rappresenta anche un’opportunità di guadagno extra (12%) o una decisione dettata dal valore dell’oggetto, considerato troppo prezioso per restare inutilizzato (9%). 

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Una pratica sostenibile

Aumenta la considerazione che il regifting sia una pratica sostenibile (38% vs. 36% nel 2024) perché permette di ridurre i rifiuti e favorire la circolarità. Il 34% (rispetto al 37% del 2024) lo considera invece un’attività pratica perché garantisce una seconda vita agli oggetti, mentre resta pressoché stabile chi continua a ritenerla una pratica irrispettosa nei confronti di chi ha fatto il regalo (33% vs 34%).

I dati sulle rivendite online

Come detto, si rivende principalmente online con il 76% che sceglie piattaforme digitali, con un incremento del 15% rispetto allo scorso anno, a discapito dei negozi fisici di seconda mano che registrano il 19% di preferenze (contro il 30% del 2024). Anche regalare articoli di seconda mano conquista terreno. Il 66% degli intervistati è favorevole a donare oggetti usati acquistati online o che si possiedono in casa (57%), soprattutto se l’articolo è in buone condizioni o difficile da trovare o per motivi di sostenibilità.

 

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