Conti correnti, in 10 anni costi aumentati del 23%: la spesa media supera i 100 euro
EconomiaIntroduzione
Secondo l'indagine condotta dalla Banca d'Italia sulla spesa dei conti correnti delle famiglie - nella quale vengono raccolte informazioni analitiche sui costi di gestione effettivamente sostenuti nel corso del 2024 e documentati negli estratti conto -, per i conti bancari di tipo tradizionale si è registrata una diminuzione dei canoni di base e di quelli per l’emissione delle carte di debito, mentre sono aumentate le commissioni medie applicate sulle operazioni effettuate. Inoltre è aumentata l’operatività dei correntisti.
Quello che devi sapere
Conti online e postali
Per effetto di questi fattori la spesa media complessiva di gestione è leggermente aumentata a 101,1 euro (100,7 nel 2023). Per quanto riguarda invece i conti correnti bancari online, secondo l'indagine sono diminuiti i prezzi unitari dei servizi, mentre è aumentata l’operatività e la spesa media di gestione è salita di 1,7 euro, a 30,6 euro. Guardando ai conti postali, sono aumentate sia le commissioni unitarie sia l’operatività e la spesa media di gestione è cresciuta da 67,3 euro a 71,6 euro.
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L’ascesa dei conti online
Secondo l’indagine, la spesa media ponderata per le tre tipologie di conto corrente si è attestata a 85,3 euro, in calo di 2,5 euro rispetto a quella dell’anno precedente: una diminuzione che riflette l’aumento del peso dei conti online, conseguenza del crescente gradimento di questa tipologia di conti da parte della clientela. Tale effetto, viene spiegato, ha più che compensato il contemporaneo aumento dei prezzi (+1,0 euro) e dell’operatività (+0,1 euro).
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Mdf e Civ
Infine, spiega l’indagine, la commissione per la messa a disposizione dei fondi (Mdf) applicata nei contratti di apertura di credito in conto corrente è rimasta pressoché stabile all’1,6 per cento del credito accordato, mentre la commissione unitaria di istruttoria veloce (Civ) applicata sugli sconfinamenti e sugli scoperti di conto corrente è aumentata da 13,7 a 16,2 euro.
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I costi dei prelievi Atm
La spesa per la gestione di un conto corrente è quindi cresciuta in 10 anni del +23%, con i rincari dei costi per i prelievi Atm che hanno fatto impennare le spese variabili legate alla gestione del conto. A sottolinearlo è il Codacons, commentando l'indagine di Bankitalia. Nel 2024 la spesa per il conto corrente è cresciuta raggiungendo l'importo medio di 101,1 euro - osserva l'associazione - Nel 2014, secondo i dati della stessa Bankitalia, la spesa di gestione di un conto si attestava a 82,2 euro: questo significa che in 10 anni i costi in capo ai correntisti sono saliti in media del +23%, con la spesa cresciuta in totale di +18,9 euro a utente.
L’impennata delle spese variabili
Ma se le spese fisse passano dai 55,6 euro del 2014 ai 65,4 euro del 2024, con un incremento del +17,6%, sono le spese variabili a registrare una vera e propria impennata, salendo in 10 anni da 26,6 a 35,7 euro, con un rincaro del +34,2% - sottolinea il Codacons - Questo a causa sia della costante crescita dei costi dei prelievi agli sportelli Atm applicati dalle banche ai propri clienti, sia all'aumento del numero di operazioni come i bonifici istantanei, sempre più utilizzati dagli italiani per i propri pagamenti.
Unc: "Il Governo intervenga per aumentare la concorrenza"
"Una vergogna. Speravamo che proseguisse il ribasso registrato lo scorso anno, che per quanto esiguo, appena 3,3 euro in meno rispetto al 2022, segnava perlomeno una positiva inversione di tendenza rispetto agli aumenti registrati per 7 anni consecutivi - ha commentato Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori (Unc) - Invece, nonostante i mega extra profitti delle banche, ritorna la politica dei rincari, del tutto immotivati". "Il Governo, invece di fare cassa sulle banche per risolvere i suoi problemi di bilancio, con l'effetto che poi quegli introiti per lo Stato vengono fatti pagare ai consumatori, farebbe bene a lavorare per aumentare la concorrenza nel settore, invece di varare una Legge annuale della concorrenza inutile e insignificante, priva di qualunque effetto per le tasche delle famiglie", ha proseguito Dona. "La spesa per la gestione di un conto corrente è passata dai 94,7 euro del 2021 ai 101,1 euro del 2024, con un maggior costo in appena 3 anni pari a 6 euro e 40 centesimi", ha concluso il presidente dell'Unione Nazionale Consumatori.
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