Carrefour Italia, novità nella lettera di New Princes ai fornitori: ecco cosa cambia

Economia
©Ansa

Introduzione

Dopo il nullaosta arrivato da Bruxelles per l’acquisizione di Carrefour Italia, il gruppo NewPrinces, guidato da Angelo Mastrolia, ha iniziato a muoversi e ha già fatto recapitare una comunicazione ufficiale ai partner commerciali della catena per anticipare il ritorno, nell’arco di un triennio, della tradizionale insegna GS sui supermercati. Ma questa non è la sola novità.

Quello che devi sapere

La lettera

Nella lettera, ottenuta da Il Corriere della Sera, viene richiesto alle aziende fornitrici di trasmettere entro il 15 dicembre, quindi con un margine di quattordici giorni, le proprie offerte per il listino 2026, comprensive di tariffe aggiornate e allineate alle condizioni di mercato attuali. La lettera sottolinea che, in una fase caratterizzata da marcata deflazione, è essenziale cooperare per restare competitivi e aprire nuovi margini di sviluppo. Proprio per questo, viene evidenziata la necessità di intervenire immediatamente sulle condizioni economiche, così da rafforzare la collaborazione e favorire un incremento dei volumi.

 

Per approfondire: Carrefour Italia comprata da NewPrinces, via libera dalla Commissione Ue: cosa succede ora

La sorpresa dei produttori

La comunicazione diffusa da NewPrinces introduce un cambio di rotta che ha colto di sorpresa vari produttori, soprattutto per la velocità con cui viene richiesto loro di adeguarsi. Il gruppo annuncia che dal 1° gennaio 2026 entrerà in vigore un sistema di fatturazione “net-net”, presentato come uno strumento per rendere più lineari, leggibili e funzionali le procedure tra distributore e fornitori.

 

Per approfondire: Angelo Mastrolia (New Princes), chi è l'imprenditore che ha acquistato Carrefour in Italia

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Cos’è la fatturazione “Net-Net”?

Ma cos’è la fatturazione “net-net”? L’obiettivo di New Princes è quello di fissare un importo iniziale unico e stabile, sul quale verrà applicato un ricarico, oltre all’Iva, per definire il costo finale al pubblico. Questo meccanismo snellisce la gestione amministrativa per la grande distribuzione, ma riduce notevolmente la libertà di impostare sconti, iniziative commerciali e promozioni nel corso dell’anno.

Pro e contro della nuova impostazione

Questa impostazione, già diffusa tra alcuni operatori britannici e in buona parte del mondo discount, rappresenta una netta deviazione dall’approccio abituale dei supermercati italiani. Normalmente, infatti, le insegne della Gdo (Grande Distribuzione Organizzata) concordano con i produttori dei listini di base, ai quali si aggiunge una fitta rete di condizioni legate ai risultati ottenuti durante l’anno: numero e intensità delle attività promozionali, obiettivi di volumi da raggiungere, scontistiche logistiche o finanziarie, premi di fine esercizio e altre clausole similari. Solo a consuntivo, quindi, viene determinato il guadagno reale sia per la catena distributiva sia per il fornitore, in contrasto con la logica più rigida e immediata del sistema net-net.

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Il rilancio dell’insegna

Pur avendo siglato con Carrefour un’intesa che consente di mantenere il nome dell’attuale catena fino al termine del 2028, NewPrinces ha già avviato un percorso di trasformazione dell’immagine commerciale. Il gruppo ha definito un piano di sostituzione dell’insegna che rimetterà in primo piano il marchio storico GS, un brand radicato da decenni nel panorama italiano della distribuzione.

  • Sostituzione del marchio: l’attuale denominazione Carrefour verrà progressivamente rimpiazzata dal logo GS, scelto come simbolo del nuovo corso.
  • Percorso geografico: il cambio identitario non sarà simultaneo, ma seguirà una direttrice che partirà dal Centro e dal Sud — con regioni come Lazio e Abruzzo — per raggiungere solo in un secondo momento aree dove il nome Carrefour gode di maggiore riconoscibilità, come Lombardia e Piemonte.
  • Risorse economiche: per mettere in atto questo restyling, NewPrinces ha programmato oltre 400 milioni di euro di investimenti destinati alla modernizzazione dei punti vendita e alla valorizzazione della “nuova” identità GS.

NewPrinces, l’azienda che ha deciso di comprare Carrefour Italia

NewPrinces, quotata a Piazza Affari dall’ottobre 2019, è la società della famiglia dell’imprenditore salernitano Angelo Mastrolia, con sede principale a Reggio Emilia. Fondata nel 2004, all’interno del gruppo Parmalat, fino a poco tempo fa si chiamava Newlat Food. Dopo l’acquisizione dell’azienda britannica Princes da Mitsubishi, siglata nella primavera del 2024, è diventata NewPrinces Group. Con siti produttivi dislocati tra Italia, Regno Unito, Germania, Francia, Polonia, Paesi Bassi e Mauritius, prima di entrare nella Gdo operava già in 10 categorie di business alimentare: pasta, legumi, alimenti, pesce e pomodori in scatola, bevande analcoliche e succhi di frutta, prodotti da forno, latte e latticini, piatti pronti e alimentazione specializzata. Tra i suoi marchi principali anche Plasmon.

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L’operazione di acquisizione di Carrefour Italia

Le previsioni preliminari indicano che l'utile netto consolidato per il gruppo NewPrinces supererà i 700 milioni di euro. Sulla base dell'utile netto previsto per la chiusura dell'esercizio, il patrimonio netto di Gruppo è previsto superi 1,1 miliardi di euro a fine esercizio 2025. La posizione finanziaria netta di gruppo mostrerà un miglioramento superiore a 300 milioni di euro rispetto ai dati consolidati al 30 settembre 2025, a conferma della maggiore solidità operativa e patrimoniale della nuova struttura integrata. Pertanto, il management prevede che, entro la fine dell'esercizio 2025, il gruppo possa riportare una posizione finanziaria netta positiva compresa tra 150 milioni e 200 milioni di euro, escludendo gli effetti Ifrs 16.

 

Per approfondire: Carrefour, venduti i supermercati in Italia per 1 miliardo di euro a NewPrinces

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