Ryanair Prime, dopo 8 mesi chiude il piano sui voli scontati: perché e cosa cambia
EconomiaIntroduzione
A soli otto mesi dal lancio, la compagnia aerea Ryanair ha annunciato la chiusura anticipata del servizio Prime, il programma di biglietti scontati riservato agli abbonati. A pesare sulla decisione del vettore low cost irlandese sono stati soprattutto i costi del piano, ben superiori alle entrate garantite dalle iscrizioni.
Quello che devi sapere
Cos'è Prime
Attivato il 24 marzo scorso, Prime era rivolto in primo luogo ai passeggeri abituali. Pagando un abbonamento da 79 euro all'anno, il piano garantiva l'accesso a tariffe agevolate, la prenotazione gratuita del posto a sedere su un massimo di 12 voli e l'assicurazione di viaggio in omaggio.
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Il risparmio
Secondo i calcoli di Ryanair, gli abbonati Prime in volo 12 volte all’anno avrebbero risparmiato fino a 420 euro, oltre 5 volte il costo dell’abbonamento. Per i clienti che decollano solo 3 volte all’anno era stato stimato un accumulo di 105 euro. Cifre analoghe a una stima del Guardian secondo cui il risparmio oscilla tra 61 e 519 euro.
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I dati sulle adesioni
In vista di possibili "maxi" adesioni, Ryanair ha fissato un tetto massimo di 250mila iscrizioni. In otto mesi di funzionamento, tuttavia, la quota non è stata raggiunta e sono stati circa 55mila i clienti che hanno attivato Prime.
Oltre 6 milioni di sconti
Come affermato da Dara Brady, responsabile marketing di Ryanair, i clienti iscritti a Prime hanno ricevuto oltre 6 milioni di euro in sconti sulle tariffe, un dato superiore ai 4,4 milioni di euro incassati dall'azienda con gli abbonamenti. "Questo livello di adesioni o di entrate da abbonamenti non giustifica il tempo e gli sforzi necessari per lanciare ogni mese vendite esclusive di posti Prime per i nostri membri", ha detto.
Cosa succede agli abbonamenti in corso
Da qui è arrivata la decisione di chiudere, il 27 novembre scorso, la finestra per nuove iscrizioni. La compagnia ha assicurato che i passeggeri con abbonamenti attivi continueranno a ricevere le offerte sulle tariffe e gli extra fino ad ottobre 2026 quando il piano Prime terminerà del tutto.
Le perplessità dell'ad O'Leary
Sin dal debutto dell'iniziativa, l'amministratore delegato di Ryanair, Michael O’Leary, aveva manifestato perplessità, in particolare sul prezzo proposto. "Penso che l’unico errore che abbiamo fatto sia stato sottoprezzare l’abbonamento Prime. Probabilmente avremmo dovuto farlo pagare circa 99 euro", ha spiegato incontrando gli azionisti.
Le stime disattese
L'ad della compagnia irlandese stimava 2,5 milioni di euro di incassi dagli abbonamenti che nemmeno applicando un prezzo più alto, stando ai dati sulle adesioni in otto mesi, avrebbero raggiunto i 6 milioni di sconti.
I programmi fedeltà delle low cost
Non solo Ryanair. Negli ultimi anni, sempre più compagnie aeree low cost hanno investito risorse nei programmi fedeltà infiammando la concorrenza. Wizz Air per esempio propone il servizio All you can fly per viaggi illimitati a 499 euro l’anno, iniziativa che ha attirato l'attenzione dell'Antitrust italiana. Altri vettori, come EasyJet, offrono piani - costo 289 euro l'anno - che mirano a garantire maggiore flessibilità nel cambio di prenotazione, l'imbarco prioritario e posti a sedere premium. Volotea prevede la scelta tra abbonamento Megavolotea e Megavolotea Plus - tra 79 e 159 euro - con diverse gradazioni di sconti, possibilità di imbarco prioritario con bagaglio a mano in cabina e cambi gratuiti.
La promessa di Ryanair
"Torneremo a offrire a tutti i nostri clienti, e non solo agli ex membri Prime, sconti esclusivi", ha fatto sapere la compagnia aprendo alla possibilità di nuove formule.
Abientalisti contro i programmi frequent flyer
A tirare un sospiro di sollievo sul passo indietro di Ryanair sono le associazioni ambientaliste che si battono contro i programmi "frequent flyer", ritenuti un ostacolo nella lotta al cambiamento climatico. Secondo il gruppo Stay Grounded è necessaria una tassa per i "viaggiatori del cielo" abituali in favore di maggiori investimenti sul trasporto terrestre. Commenti critici ai programmi fedeltà delle compagnie aeree sono arrivati, a inizio anno, anche dall'Agenzia europea dell’ambiente (Eea) che intravede il rischio di un aumento delle emissioni di Co2 e dell'overtourism.
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