Fisco, le scadenze di dicembre 2025: calendario completo

Economia
Ansa/Ipa

Introduzione

Dicembre è un mese ricco di scadenze fiscali. In particolare è a metà mese che si concentrano molte date da tenere d'occhio, tra cui, ad esempio, il pagamento del saldo Imu per i proprietari di immobili. Ecco nel dettaglio quali sono le date più importanti da segnare sul calendario

Quello che devi sapere

1 dicembre

Si inizia il mese con una serie di scadenze che cadono proprio l’1 dicembre:

  • Comunicazione dei dati delle liquidazioni periodiche Iva;
  • Registrazione contratti di locazione e versamento imposta di registro;
  • Versamento secondo acconto imposte Redditi 2025 ed IRAP 2025;
  • Versamento trimestrale imposta di bollo fatture elettroniche;
  • Versamento imposta sostitutiva sulla rivalutazione terreni e partecipazioni;
  • Rottamazione quater (scadenza delle decima rata).

 

 

Per approfondire:

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7 dicembre

Entro il 7 dicembre, i datori di lavoro di lavoratori non stagionali, stagionali settore agricolo, stagionali settore turistico-alberghiero, e lavoratori del settore assistenza familiare, devono compilare le domande per la richiesta di nulla osta al lavoro nell’ambito del Decreto Flussi 2026.

 

La precompilazione è possibile accedendo al Portale Servizi, selezionando il pulsante “Area riservata” e la sezione “Compila domande Decreto Flussi 2026-2028/Click Day”, raggiungibile dalla voce “Sportello Unico Immigrazione”.

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9 dicembre

Il 9 dicembre è stata fissata la scadenza per la presentazione delle domande del Bonus mamme lavoratrici, considerando che la scadenza originaria del 7 dicembre cade di domenica e che l'8 è festivo. Il contributo è mensile, di 40 euro, destinato alle lavoratrici con almeno due figli.

Il Bonus spetta alle:

  • madri con due figli: fino al compimento dei 10 anni del secondo figlio;
  • madri con tre o più figli: fino ai 18 anni del figlio più piccolo (escluse le titolari di contratti a tempo indeterminato).

 

Possono accedervi lavoratrici dipendenti (pubbliche e private, escluso il lavoro domestico) e autonome iscritte a gestioni previdenziali obbligatorie, comprese le casse professionali e la Gestione Separata. Il reddito da lavoro annuo non deve superare i 40.000 euro.

 

Se i requisiti si perfezionano successivamente al 9 dicembre, le domande possono essere presentate entro il 31 gennaio 2026.

16 dicembre

A metà mese ci sono molte scadenze. Il 16 dicembre, in particolare, è la data ultima per:

  • Dichiarazione IVA annuale (rateizzazione);
  • Liquidazione periodica IVA per soggetti con obbligo mensile;
  • Rateizzazione imposte Redditi 2025 ed IRAP 2025; 
  • Versamento mensile ritenute e presentazione modello semplificato dichiarazione sostituti d’imposta;
  • Versamento saldo Imu: devono versare l'Imposta municipale propria i proprietari di immobili (fabbricati, aree fabbricabili, terreni) diversi dall’abitazione principale non di lusso. Anche l’abitazione principale è soggetta all’IMU solo se rientra nelle categorie catastali  A/1, A/8, A/9. Il versamento deve essere effettuato tramite il modello Modello F24 (sezione “Enti locali”)

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29 dicembre

Il 29 dicembre è il termine ultimo per versare l’acconto Iva dovuto per le liquidazioni periodiche di chiusura dell’ultimo mese o dell’ultimo trimestre dell’anno.

 

Sono obbligati al versamento dell’acconto tutti i contribuenti Iva tranne coloro che non sono tenuti a effettuare le liquidazioni periodiche Iva, mensili o trimestrali, i soggetti che non dispongono di uno dei due dati “storico” o “previsionale”, su cui sostanzialmente si basa il calcolo ed i contribuenti per i quali risulta un importo dovuto inferiore a euro 103,29 (o sono a credito).

 

Il versamento, se dovuto, va fatto utilizzando il modello di pagamento F24.

31 dicembre

Entro l'ultimo giorno di dicembre, i datori di lavoro devono compilare il LUL (libro unico del lavoro) di competenza del mese di novembre, con tutti i dati relativi ai lavoratori. Occorre indicare a parte in busta paga l’imponibile per ferie non godute distintamente dalle altre voci a cui va sommato solo per la determinazione dell’imponibile previdenziale, fiscale e assicurativo. Il datore di lavoro può scegliere diverse modalità di tenuta del libro unico del lavoro.

 

Per approfondire:

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