Introduzione
Incrementi salariali da 205 euro in quattro anni, flessibilità, crescita dei flexible benefits, garanzie per il contrasto alla precarietà, formazione. L'ipotesi di accordo del contratto dei metalmeccanici firmata da Federmeccanica/Assistal e i sindacati Fim, Fiom e Uilm lascia soddisfatte entrambe le parti dopo una trattativa non stop di 4 giorni e una lunga e altalenante vertenza di 17 mesi, che ha visto anche oltre 40 ore di sciopero e manifestazioni.
Quello che devi sapere
Coinvolti 1,5 milioni di lavoratori
In ballo c'erano le regole per il prossimo triennio che coinvolgono 1,5 milioni di lavoratori in Italia, un pezzo importante del sistema dei contratti collettivi del Paese. Sia i sindacati sia le associazioni di impresa hanno sottolineato i punti di equilibrio del contratto che tiene conto delle esigenze delle due parti: il recupero dell'inflazione, le garanzie e la salvaguardia del contratto nazionale da un lato e dall'altro mantenere la competitività del sistema produttivo italiano minacciato dai dazi, il caro energia e l'instabilità geopolitica.
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Gli aumenti
La parte economica prevede un aumento di 205 euro per l'intera vigenza contrattuale: 177euro sui minimi nei prossimi tre anni (53 euro/mese nel 2026, 59 euro/mese nel 2027 e 65 euro/mese nel 2028) a cui si aggiungono i circa 28 euro già erogati a giugno 2025. Previsto anche un aumento da 200 a 250 euro l'anno dei flexible benefits che, sempre nel periodo 2021-2028 raggiungono così la somma di 1.750 euro netti per ciascun addetto.
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Orari e permessi
Previsto poi l'ampliamento a 96 delle ore/anno per l'orario plurisettimanale "per meglio bilanciare i carichi di attività e contestuale innalzamento a 128 ore del tetto tra plurisettimanale e straordinario in quote esenti". Poi l’aumento dei permessi annuali retribuiti a fruizione collettiva da 5 giorni (40 ore) a 7 giorni (64 ore) annui per tutti i lavoratori e corrispondente riduzione dei Par a fruizione individuale.
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I contratti a termine
È stato previsto che i contratti a termine possano superare i 12 mesi di durata a fronte di specifiche causali; dal 2027 le causali potranno essere usate se stabilizzati almeno il 20% dei precedenti contratti a tempo determinato. Viene quindi inserito un termine di durata ai contratti di somministrazione a tempo indeterminato.
Il commento dei sindacati
Nella nota congiunta dopo la firma i segretari generali di Fim-Fiom-Uilm, Ferdinando Uliano, Michele De Palma e Rocco Palombella, hanno sottolineato come "sia stata una trattativa molto sofferta, ma siamo riusciti a superare le distanze e a firmare un buon contratto. Abbiamo salvaguardato il potere d'acquisto delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici e rafforzato diritti e tutele. L'incremento salariale, l'inizio di una sperimentazione sulla riduzione dell'orario di lavoro e la stabilizzazione dei rapporti di lavoro precari erano i nostri capisaldi e li abbiamo ottenuti".
Federmeccanica e Assitel
Per Simone Bettini di Federmeccanica "la nostra volontà è sempre stata chiara: firmare il Contratto, tenendo al contempo bene a mente qual è la situazione nella quale ci troviamo, perché il rinnovo del Ccnl deve sempre essere contestualizzato, calato cioè nella realtà del momento", aggiungendo come l'intesa rispetti "le due condizioni per noi imprescindibili: Competitività e Sostenibilità." E per Roberto Rossi di Assistel ha prevalso "il senso di responsabilità dimostrato da tutte le Parti coinvolte".
Fumarola (Cisl): "Contratto metalmeccanici offre risposte concrete"
"La firma del nuovo contratto nazionale dei metalmeccanici è un risultato importante non solo per tutto il settore ma per il Paese. Un accordo che valorizza il lavoro, tutela il potere d'acquisto, offre risposte concrete in un momento economico complesso", ha sottolineato sui social la Segretaria Generale della Cisl, Daniela Fumarola. "L'aumento salariale, il rafforzamento della contrattazione, le risposte per i lavoratori precari , le maggiori tutele sulla sicurezza, sulla formazione e sulla parità di genere rappresentano un passo avanti significativo. Questo rinnovo dimostra che, quando il dialogo sociale è concreto e responsabile, si possono ottenere risultati che migliorano la vita delle persone e rafforzano la competitività delle imprese. È una buona notizia per 1,5 milioni di lavoratrici e lavoratori, per le loro famiglie e per tutto il sistema produttivo italiano", ha concluso la leader Cisl.
Brunetta: "Incremento salariale supera l’aumento del costo della vita"
"La firma del contratto dei metalmeccanici è una bellissima notizia, che porterà a 1.718.000 lavoratori un incremento salariale importante. Un incremento che supera l'aumento del costo della vita di più di due punti percentuali", ha scritto in una nota il presidente del Cnel Renato Brunetta. "Di grande rilevanza anche il potenziamento della dimensione del welfare aziendale e in particolare le misure per i soggetti più fragili, come i malati oncologici e le persone con disabilità. Importante anche la conferma del diritto soggettivo alla formazione continua, che è una specificità del contratto dei metalmeccanici, che può diventare buona pratica da emulare anche in altri sistemi contrattuali - ha proseguito Brunetta - Inoltre, sono stati rafforzati i diritti di informazione e consultazione e, quindi, le varie forme di partecipazione, nello spirito e in coerenza con la legge 76/2025. Un plauso alle parti firmatarie, Federmeccanica - Assistal e Fim-Cisl, Fiom-Cigl e Uilm Uil, che hanno dimostrato forte senso di responsabilità, nell'interesse dei lavoratori e di tutto il Paese. L'accordo conferma il ruolo prevalente della contrattazione nel garantire la crescita dei salari, la competitività delle imprese e un mercato del lavoro più equo e più giusto. Nel comporre la frattura e superare lo stallo le organizzazioni sindacali e datoriali del settore scrivono una pagina importante della storia del Paese in un momento di gravi crisi industriali che hanno bisogno di soluzioni immediate e durature".
Marchesini (Confindustria): "Contratto è strumento anti-dumping"
"L'accordo per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici è una buona notizia", ha detto anche Maurizio Marchesini, Vice Presidente di Confindustria per il Lavoro e le Relazioni Industriali. "È stato un confronto lungo e complesso ma, alla fine, la comune volontà di trovare un punto di equilibrio ha prevalso. Voglio esprimere soddisfazione e apprezzamento per l'impegno con cui Federmeccanica, in tutti questi lunghi mesi di confronto, ha saputo difendere i princìpi che sono alla base delle buone relazioni sindacali confermando l'importanza e l'utilità di uno strumento come il contratto collettivo". "È un segnale molto significativo - ha aggiunto Marchesini - in un momento cruciale per le relazioni industriali. Le transizioni che stiamo affrontando possono trarre grande beneficio da un buon contratto collettivo. Se si vuole che questo strumento svolga al meglio la sua funzione, bisogna anche continuare a combattere il dumping contrattuale riconoscendo il valore dei contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni di maggiore rappresentatività, il cosiddetto contratto collettivo di riferimento. Per raggiungere questo obiettivo serve una strategia condivisa dagli attori delle relazioni sindacali ma, anche, dal Governo e dal Parlamento, e sulla quale come sempre siamo pronti a dare il nostro contributo".
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