Rottamazione quater, in scadenza il 30 novembre la rata anche per i riammessi: cosa sapere
EconomiaIntroduzione
Come ricorda l’Agenzia delle Entrate, alla fine di questo mese scade il termine per il pagamento della rottamazione quater delle cartelle esattoriali. La data da segnare sul calendario, domenica 30 novembre, riguarda i contribuenti in regola con i versamenti precedenti, tenuti al saldo della decima rata, l’ultima per quest'anno.
Tale termine coincide inoltre con la seconda rata per coloro che sono stati riammessi (ai sensi della legge 15-2025) dopo aver fatto domanda entro il 30 aprile 2025.
Quello che devi sapere
Cos’è la rottamazione quater
Nota anche come definizione agevolata, la misura introdotta con la Legge di Bilancio 2023 si rivolge a imprese e singoli contribuenti che hanno carichi pendenti con il Fisco. La rottamazione apre alla possibilità di estinguere i debiti affidati all’ente di riscossione maturati tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022, senza pagare interessi, sanzioni, interessi di mora e aggio. Il mantenimento dei benefici è subordinato al rispetto delle scadenze di pagamento. Per coloro che hanno optato per un massimo di 18 rate, al posto della soluzione unica, dallo scorso anno le date da segnare sul calendario sono il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e, come detto, il 30 novembre.
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Gli interessi sulle rate
Le prime due rate, corrisposte entro fine 2023, valevano il 10% del totale dovuto. Le restanti sono di pari importo con un tasso del 2% annuo di interessi per il pagamento rateale.
Sanzioni amministrative
Per quanto riguarda i debiti relativi alle multe stradali o ad altre sanzioni amministrative, diverse da quelle irrogate per violazioni tributarie o da obblighi contributivi, non sono da versare le somme dovute a titolo di interessi e di aggio.
Cinque giorni di tolleranza
La legge stabilisce inoltre per i pagamenti un margine di tolleranza di cinque giorni che nel caso della prossima scadenza, in considerazione anche del ponte dell’Immacolata, termina martedì 9 dicembre.
Come visualizzare gli importi
La comunicazione delle somme dovute e i moduli di pagamento possono essere recuperati nell'area riservata del sito di Agenzia delle Entrate-Riscossione a cui si accede tramite identità digitale Spid, Cie o Cns. Per gli intermediari fiscali occorrono invece le credenziali Entratel. In alternativa, è possibile ottenere una copia via e-mail compilando l'apposito form disponibile nell'area pubblica del sito allegando un documento di riconoscimento.
Servizio ContiTu
Non occorrono invece le credenziali per accedere al servizio ContiTu, disponibile nell’area pubblica del sito, che consente di pagare in forma agevolata alcune cartelle o avvisi contenuti nella comunicazione delle somme dovute e di richiedere i nuovi moduli di pagamento delle rate con gli importi aggiornati. Per i restanti debiti riportati nella comunicazione, la definizione agevolata non produrrà effetti e l'Agente della riscossione dovrà riprendere, come prevede la legge, le azioni di recupero.
Come pagare
Sul fronte dei canali di pagamento, è possibile effettuare il versamento in banca, agli uffici postali, nelle tabaccherie e ricevitorie e agli sportelli bancomat (Atm) abilitati. Sono poi disponibili altre opzioni, dai canali telematici di banche, Poste Italiane e di tutti gli altri Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP) aderenti al nodo pagoPa al sito di Agenzia delle Entrate - Riscossione oppure l’app Equiclick. Il pagamento viene ammesso infine presso gli sportelli di Agenzia delle Entrate - Riscossione, previo appuntamento.
Cosa succede in caso di mancato pagamento
In caso di mancato pagamento, versamento parziale oppure di sforamento oltre la scadenza, scatta la perdita dei benefici associati dalla definizione agevolata con gli importi già corrisposti considerati a titolo di acconto sulle somme dovute.
Le novità del Milleproroghe 2024
La legge n. 15/2025 di conversione del decreto Milleproroghe (D.L. n. 202/2024) ha introdotto novità per i contribuenti con debiti compresi nelle dichiarazioni a suo tempo effettuate per aderire alla rottamazione quater che al 31 dicembre 2024 risultavano "decaduti" a seguito del mancato, insufficiente o tardivo versamento di quanto dovuto. Il provvedimento ha introdotto la possibilità di presentare, entro il 30 aprile 2025, domanda di riammissione alla definizione agevolata e la scelta di pagare in un'unica soluzione entro il 31 luglio 2025 o in un numero limite di 10 rate.
Rottamazione quinquies
Tra le misure presenti nella Legge di Bilancio 2026 c’è anche quella per una nuova rottamazione delle cartelle. Il periodo di rateizzazione arriva fino a 9 anni, con 54 rate bimestrali complessive, tutte di pari importo. La scadenza della prima è fissata al 31 luglio 2026. La sanatoria è rivolta ai contribuenti che abbiano ricevuto i cosiddetti “avvisi bonari”, cioè a chi ha dichiarato quanto dovuto al Fisco o all’Inps, ma poi non è riuscito a versare la cifra oppure ha commesso errori di versamento. Le cartelle esattoriali coinvolte sono relative al periodo 1 gennaio 2000 - 31 dicembre 2023. L’obiettivo dichiarato è duplice: favorire il rientro regolare dei contribuenti e ridurre l’arretrato fiscale che oggi supera i 1.100 miliardi di euro nominali.
Per approfondire: Rottamazione quinquies, come funziona e chi può aderire