Transizione 5.0, sbloccati gli incentivi: domande fino al 27 novembre. Ecco cosa sapere

Economia
©Ansa

Introduzione

Via libera dal Consiglio dei ministri al Decreto legge per superare lo stallo su Transizione 5.0. Il governo prova così a rispondere alle polemiche delle scorse settimane scaturite dall'esaurimento dei fondi destinati agli incentivi e dal conseguente blocco della misura per le imprese

Quello che devi sapere

La scadenza e l’obiettivo

L'obiettivo è garantire a tutte le imprese in possesso dei requisiti, che hanno presentato o presenteranno domanda, l'accesso ai benefici, fissando al 27 novembre la chiusura della piattaforma.

 

Per approfondire: Tassazione sui dividendi, cosa cambia con la Manovra 2026. Chi pagherà di più

 

Orsini: “Scadenza sia spostata al 31 dicembre”

Il presidente degli industriali Emanuele Orsini ha chiesto che il termine delle domande per accedere agli incentivi di transizione 5.0 siano estese al 31 dicembre. Il 21 novembre ha incontrato i ministri dell'Economia Giancarlo Giorgietti e delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso sulla transizione 5.0 e ha detto: "Ci fa piacere che il Mimit abbia fatto un passo indietro pensando che gli investimenti sino al 27 di novembre, quelli che saranno accreditati e comunque avranno i requisiti per poterlo fare, rimangano e vengano comunque finanziati, perché altrimenti viene a mancare la fiducia tra istituzioni e impresa".

 

Per approfondire: Manovra 2026, dagli ammortamenti al credito d’imposta Zes: gli incentivi per le imprese

pubblicità

Orsini: “Serve continuità degli investimenti”

"Quello che abbiamo chiesto" è la "continuità degli investimenti, il 27 novembre è troppo vicino, e noi, visto che chiediamo da oltre un anno che comunque gli investimenti abbiano una visione triennale, ci aspettiamo che questo 27 novembre possa diventare 31 dicembre 2025, perché io credo che quello che serve è la continuità, non possiamo lasciare indietro nessuno, quindi ci fa piacere che sia stata fatta un po' di retromarcia", ha concluso il presidente di Confindustria.

Il tavolo di confronto

La svolta è stata annunciata alle associazioni d'impresa nel corso di un tavolo convocato al Mimit proprio ieri, 21 novembre, e presieduto dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, a cui hanno preso parte anche i ministri dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, e quello per gli Affari europei, il Pnrr e le Politiche di coesione Tommaso Foti. Nel corso dei lavori Urso ha spiegato come il provvedimento consentirà a chi deve ancora completare la prenotazione di farlo, permettendo così al governo di avere entro la prima metà di dicembre una fotografia precisa dei fabbisogni complessivi.

pubblicità

Prandini: “Iniziativa ottimo segnale per i settori produttivi"

"L'indicazione che è stata data dal governo, per Transizione 5.0, è che potranno essere le domande fino al 27 di novembre, con l'assoluto impegno che verranno finanziate tutte quelle che hanno i requisiti. Un ottimo segnale rispetto a ciò che i settori produttivi chiedevano. Poi ci sarà tutta la nuova programmazione per i prossimi anni della nuova 5.0", ha dichiarato il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini.

Barbieri: “Bene lo sforzo, agevolazioni da modulare negli anni"

"Bene lo sforzo di trovare una copertura per i progetti già avviati. Certo, il termine per formalizzare le domande (27/11) non è ottimale ma comprendiamo i vincolati dettati dai termini del Pnrr e della legge di Bilancio. Per il sistema Confcommercio il Piano Transizione 5.0 è di grande interesse, come lo è stato Transizione 4.0, perché le imprese associate, in particolare nei settori energivori del terziario come l'ospitalità, la logistica, la sanità e il vending figurano tra i principali utilizzatori degli incentivi", ha dichiarato Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio. "Il nostro auspicio è che il meccanismo agevolativo, per i prossimi anni, sia modulato in modo funzionale a stimolare anche i nostri settori ad investire sempre di più nella sostenibilità e nell'innovazione", ha concluso.

pubblicità

I dubbi di CNA

CNA apprezza l'impegno del governo a tutelare i diritti e assicurare le risorse nei confronti delle imprese che hanno presentato le domande per Transizione 5.0 dopo il 7 novembre pur esprimendo rammarico per l'anticipo della chiusura dei termini dal 31 dicembre al prossimo 27 novembre. È quanto ha evidenziato la Confederazione nel corso dell'incontro al Mimit con i ministri Adolfo Urso, Giancarlo Giorgetti e Tommaso Foti, sottolineando che l'annuncio del governo elimina la situazione di grande incertezza per tutte quelle imprese che hanno avviato gli investimenti. CNA, tuttavia, ha rinnovato le riserve sulle modalità e il timing della Nuova Transizione 5.0 che entrerà in vigore a inizio 2026. Più in dettaglio il ritorno al super-ammortamento riduce del 40% la platea dei potenziali beneficiari, differisce nel tempo i vantaggi e si caratterizza per complessità burocratica. La Confederazione, pertanto, chiede che per gli importi sotto la soglia dei 500 mila euro sia confermato lo strumento del credito d'imposta nella misura del 35% per gli investimenti digitali e del 45% per quelli funzionali alla transizione ambientale. Inoltre, sui crediti d'imposta non dovrà scattare il divieto di utilizzo in compensazione. CNA, infine, ha messo in risalto lo scarso arco temporale della Nuova Transizione 5.0, limitato al solo 2026 o al 30 giugno dell'anno successivo a determinate condizioni. Per essere efficace la misura deve avere validità almeno triennale, così da consentire alle imprese una adeguata programmazione degli investimenti.

 

Per approfondire: Manovra 2026, settimana decisiva per la presentazione delle modifiche: cosa può cambiare

pubblicità