Cassa collegata al Pos, da gennaio 2026 al via la stretta anti-evasione: come funziona

Economia
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Introduzione

Dal prossimo anno la lotta all'evasione fiscale si arricchisce di un nuovo strumento. Arriva infatti l'obbligo di collegamento tra i registratori di cassa telematici dei negozi e gli strumenti di pagamento elettronico, come i pos, per le operazioni effettuate dall'1 gennaio 2026. La misura è stata introdotta dalla Legge di Bilancio dello scorso anno e ora sono pronte le indicazioni dell'Agenzia delle Entrate, che ha pubblicato un provvedimento con tutte le istruzioni. Ecco cosa sapere

Quello che devi sapere

Il provvedimento dell'Agenzia delle Entrate

Con un provvedimento, firmato dal direttore, vengono definite le regole che gli esercenti dovranno seguire per abbinare terminali Pos o altri strumenti di pagamento elettronico e registratori telematici. La soluzione adottata, frutto del confronto con le associazioni di categoria, non prevede un collegamento fisico ma l'utilizzo di un servizio online ad hoc che sarà messo a disposizione in area riservata sul sito dell'Agenzia. L’esercente potrà operare direttamente accedendo al portale tramite Spid, Cie, Cns o credenziali rilasciate dall’Agenzia, oppure mediante un suo delegato. L’operazione di collegamento tra gli strumenti dovrà essere effettuata solo una volta e ripetuta solo in caso di variazioni successive, ad esempio in caso di attivazione di un nuovo Pos o disattivazione di uno precedentemente registrato.

 

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Come funzionerà

Per effettuare il collegamento l'esercente, anche tramite intermediario, dovrà accedere alla propria area riservata sul sito dell'Agenzia e associare la matricola del registratore telematico - già censito in Anagrafe Tributaria - ai dati identificativi degli strumenti di pagamento elettronico di cui risulta titolare. Per agevolare l'inserimento, la procedura esporrà all'esercente l'elenco degli strumenti di pagamento elettronico, di cui risulta titolare, che gli operatori finanziari hanno preventivamente comunicato all'Agenzia.

 

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La trasmissione dei dati all’Agenzia delle Entrate

Il provvedimento, inoltre, stabilisce che la memorizzazione dei dati dei pagamenti elettronici è effettuata mediante gli strumenti di certificazione dei corrispettivi registrando, al momento dell’effettuazione dell’operazione, e riportando nel documento commerciale le forme di pagamento ed il relativo ammontare. Tali dati sono trasmessi telematicamente in forma aggregata su base giornaliera all’Agenzia delle entrate con le modalità e le regole tecniche già operative, mediante la trasmissione dei corrispettivi telematici giornalieri.

Quando arriveranno le nuove funzionalità

Nel caso in cui la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi giornalieri siano effettuate non tramite un registratore telematico ma utilizzando la procedura web dell'Agenzia, il collegamento potrà essere realizzato all'interno della stessa procedura nell’area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi”. Le nuove funzionalità - spiega l'Agenzia - saranno rese disponibili nei primi giorni di marzo, a partire dalla data che sarà comunicata con un avviso sul sito internet istituzionale.

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Le tempistiche

Al fine di garantire un avvio graduale dell’adempimento, per gli strumenti di pagamento elettronico utilizzati tra l'1 e il 31 gennaio 2026 è in vigore un Contratto di convenzionamento tra il soggetto obbligato e il prestatore di servizi di pagamento, con un termine di 45 giorni a partire dalla messa a disposizione del servizio online per completare la registrazione. Una volta a regime, per la prima associazione o per eventuali variazioni, la registrazione dovrà essere sempre effettuata a partire dal sesto giorno del secondo mese successivo alla data di effettiva disponibilità dello strumento di pagamento elettronico e comunque entro l'ultimo giorno lavorativo dello stesso mese. A questo proposito il Fisco evidenzia, a titolo di esempio, che qualora venga attivato un nuovo Pos il 1° febbraio, in collegamento con un Registratore telematico, la registrazione del collegamento tra i due strumenti dovrà essere effettuata tramite il servizio web disponibile nell’area riservata, a partire dal 6 aprile ed entro il 30 aprile.

L’attenzione delle associazioni

La categoria guarda alla novità con attenzione. Da un lato l’adozione del sistema digitale evita costi tecnici aggiuntivi, dall’altro, restano le preoccupazioni per l’ulteriore adempimento burocratico. “Sia una misura semplice da gestire”, hanno dichiarato le associazioni che hanno collaborato alla definizione della procedura.

 

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