Halloween, boom dei consumi di caramelle. Salgono i prezzi per maschere e costumi. I DATI
EconomiaIntroduzione
Tra zucche, maschere ed eventi dedicati, festeggiare Halloween nel 2025 costerà più caro agli italiani. A pochi giorni dalla notte del 31 ottobre, l'Osservatorio Nazionale Federconsumatori registra un aumento medio del 7% rispetto ai prezzi dello scorso anno, per una ricorrenza che nel nostro Paese è ormai consolidata. Ecco tutti i numeri.
Quello che devi sapere
I rincari dei costumi e make-up
Mentre cresce il desiderio di festeggiare e divertirsi, aumentano anche le spese per costumi, make-up e serate organizzate su misura. Le tendenze di quest’anno puntano su maschere ispirate al cinema e alle serie cult, accanto a travestimenti mitologici, storici o legati ai videogiochi. I tradizionali zombie, vampiri e streghe restano popolari, ma lasciano spazio a personaggi moderni e personalizzati. Secondo Federconsumatori, un costume per bambini costa in media circa 60 euro e per adulti oltre 70, con rincari del 7-8% rispetto al 2024. Anche il noleggio segue il trend: 74 euro a Milano, 75 euro a Roma e 51 euro a Napoli. Chi preferisce il “fai da te” risparmia, ma deve comunque sostenere qualche spesa, mentre il trucco completa il look con kit da 14 a 30 euro, anch’essi rincarati fino al 7%.
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Gli aumenti dei prezzi dei locali e del "dolcetto o scherzetto"
Anche festeggiare in un locale può costare caro: circa 420 euro per l’affitto della sala, 23 euro a persona per il buffet e quasi 140 euro di diritti SIAE, senza contare fotografo (170 euro), animatore (115) e truccatore (100). Non sorprende che molti preferiscano una serata in casa o al ristorante, dove un menù a tema costa in media 56 euro, il 9% in più rispetto al 2024. Anche il "dolcetto o scherzetto" pesa sul portafoglio: caramelle e cioccolatini superano i 4-5 euro a confezione, mentre dolci e mele stregate arrivano a 8.
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Il boom del consumo di caramelle
Proprio le caramelle sono il prodotto dolciario più consumato durante questa ricorrenza (65%), superando cioccolatini (56%), snack (38%) e biscotti (32%). Secondo un'elaborazione Unione Italiana Food su dati Niq, nel 2024 le vendite di caramelle nel mese di ottobre sono state più alte del 13% rispetto alla media mensile, per un valore di oltre 55 milioni di euro; un settore che nell'anno ha superato i 586 milioni di euro pari a 56 milioni di kg di caramelle vendute. Risultato che dimostra una sostanziale tenuta in un momento di diffusa difficoltà dei consumatori.
Le ragioni dell'exploit
Tra i punti di forza c'è l'innovazione per intercettare i gusti dei consumatori, proponendo nuovi prodotti e gusti. Basti pensare che ogni anno vengono lanciate sul mercato 10-15 nuove caramelle, a fronte di circa 35-40 ricette realizzate. Prodotti con gusti o formati diversi, ricette rivisitate negli ingredienti, fino a veri e propri nuovi concept. Un lungo lavoro di sinergia perché dall'ideazione alla produzione di una nuova caramella passano da 1 a 2 anni. Le ultime tendenze innovative hanno riguardato, in particolare, le caramelle senza zucchero e quelle nutraceutiche, in grado di coniugare gusto e benefici per il benessere delle persone, in quanto contengono nutrienti come vitamine, minerali e probiotici in dosi concentrate. Secondo una recente indagine commissionata da Unione Italiana Food ad AstraRicerche, il 95% degli italiani le consuma e il 31% almeno 3-4 volte a settimana, mentre il gusto preferito risulta quello agli agrumi.
Il valore della zucca economy
Dal campo alla tavola, dall'intaglio al turismo, la "zucca economy" per Halloween ha superato il valore di 30 milioni di euro. A dirlo è un'analisi della Coldiretti diffusa in vista della festività di Ognissanti, una stagione migliore rispetto a quella passata con un raccolto intorno alle 40 mila tonnellate, anche se le rese si sono mantenute basse a causa degli effetti dei cambiamenti climatici.
Dove si producono maggiormente le zucche
Tra le principali regioni produttrici di zucche, se Emilia-Romagna e Lombardia hanno quantità in linea con le aspettative, le quantità salgono del 20% in Puglia rispetto allo scorso anno, soprattutto nelle aree irrigate. Produzione irrigua determinante anche in Umbria, andamento buono in Sicilia, con un aumento del raccolto, e in Campania, così come in Sardegna. Complessivamente in Italia sono circa 2mila gli ettari coltivati, divisi soprattutto tra Lombardia (con circa il 25% della superficie nazionale), Emilia-Romagna e Veneto, seguite da Campania, Lazio, Liguria, Sicilia e Toscana.
I prezzi e le varietà più apprezzate di zucca
Sempre per quanto riguarda la zucca, il prezzo medio al dettaglio sul territorio è sui 2 euro al chilo, ma può arrivare anche a raddoppiare o triplicare se sbucciata e tagliata. Si tratta per la quasi totalità di prodotti destinati al consumo alimentare, anche se cresce la coltivazione di varietà di zucche a scopi ornamentali o da competizione, con esemplari che possono arrivare anche oltre i mille chili di peso e che proprio durante Halloween vengono valorizzate con l'arte dell'intaglio. Accanto a varietà internazionali come l'Americana, la Butternut, l'Asterix, molti imprenditori agricoli sono impegnati nella conservazione di quelle tradizionali come la zucca Cappello del prete, la Berretta piacentina, la Mini Moscata, la Violina, la Moscata di Provenza, la Trombetta e la Delica della quale si utilizza tutto, dalle foglie ai fiori, dalla buccia ai semi, oltre naturalmente alla polpa.
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