Supplenze brevi, stop a docenti esterni per scuole secondarie. Le novità in Manovra

Economia
©Getty

Introduzione

Cambiano le regole in tema di supplenze brevi, almeno per quanto riguarda le scuole secondarie di primo e di secondo grado, quindi le scuole medie e le superiori. Il testo della bozza della Manovra per il 2026, all’articolo 106 (“Misure in materia di istruzione”), va a modificare le norme della legge “Buona scuola” del 2015 del governo di Matteo Renzi, stabilendo le nuove linee da seguire, nell’ottica del risparmio: nel caso di supplenze di tempo non superiore a 10 giorni, i presidi d’ora in poi dovranno impiegare solamente docenti già interni alla scuola. Arriva dunque lo stop al ricorso a insegnanti esterni per far fronte alle assenze di quelli in servizio, sempre che “motivate esigenze di natura didattica” non lo rendano assolutamente necessario. Non mancano però le critiche

Quello che devi sapere

I risparmi destinati all’offerta formativa

Gli eventuali risparmi di spesa derivanti dall’attuazione delle nuove regole potranno “essere destinati all’incremento del Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa, in misura non superiore al dieci per cento del Fondo stesso”.

 

Per approfondire: Stipendi docenti, si tratta per il rinnovo del contratto. Tutte le ipotesi di aumenti

Le critiche alle novità sulle supplenze brevi

Le novità inserite in Manovra hanno già creato un po’ di preoccupazione in ambiente scolastico. Si sottolinea infatti che potrebbero andare ad aumentare il carico di lavoro per il personale docente, complicando in maniera eccessiva l’organizzazione delle lezioni. Un altro problema è invece legato alla condizione economica dei docenti che fanno leva sulle supplenze brevi per mantenersi in un mondo estremamente precario come quello della scuola: impedire ai presidi di contattarli per sostituzioni “lampo” li metterebbe in difficoltà lavorativa. C’è però chi invece sottolinea che destinare le ore di supplenza al corpo docenti interno andrebbe a garantire una continuità didattica più marcata, valorizzando al tempo stesso la professionalità degli stessi insegnanti.

 

Per approfondire: Burocrazia e poca considerazione, così i docenti perdono la vocazione

pubblicità

Le supplenze brevi nelle scuole primarie

Le nuove norme interessano solamente i posti comuni delle scuole secondarie, mentre non vanno a toccare le scuole primarie, dove resta a discrezione dei dirigenti la scelta di avvalersi di personale interno oppure esterno. In questo caso si legge infatti che il dirigente scolastico “può” effettuare le sostituzioni per la copertura di supplenze temporanee fino a dieci giorni con personale dell'organico dell'autonomia, mentre per le secondarie il verbo scelto è “deve”.

I docenti di sostegno

Lo stesso vale per le supplenze dei docenti di sostegno, che potranno quindi ancora essere chiamati dall’esterno. 

pubblicità

Proroga immissioni in ruolo su sostegno (Decreto Scuola)

Complementare al testo della Manovra, almeno per quanto riguarda alcune norme, è il Decreto Scuola, che nel processo di conversione in legge si è arricchito di un emendamento (molto richiesto) che va a prorogare la possibilità di assumere a tempo indeterminato pescando dalle GPS (Graduale Provinciali per le Supplenze) di I° fascia sostegno, cioè quella destinata a docenti già specializzati in sostegno. Resta salva anche la possibilità di coprire i posti vacanti con “mini call veloce”, facendo quindi riferimento anche a candidati da province e regioni diverse.

Il monitoraggio delle assenze

Tornando alla Legge di Bilancio, si prevedono anche nuove forme di controllo sulle assenze dei docenti. “Il Ministero dell'istruzione e del merito provvede al monitoraggio quadrimestrale delle assenze del personale docente, amministrativo, tecnico e ausiliario, distinte per ordine e grado di istruzione, per posti comuni e posti di sostegno e per profilo professionale, delle relative modalità di sostituzione, con indicazione della durata dell’assenza e della sostituzione, nonché delle spese per supplenze brevi e saltuarie, comunicandone le risultanze al Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato entro il mese successivo alla chiusura di ciascun quadrimestre”, recita il comma 2 dell’articolo 106.

pubblicità

La determinazione dell’organico del personale è annuale

Altra novità che va a incidere sull’organizzazione delle scuole è sancita dall’articolo 107, secondo cui “l’organico dell’autonomia è determinato annualmente”. Lo stesso vale per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario: “A decorrere dall’anno scolastico 2026/2027, la consistenza complessiva delle dotazioni organiche del personale ATA è determinata annualmente”. Il MIUR potrà comunque, tramite decreti, procedere a una programmazione pluriennale, ma solo fino a due anni, nel caso di esigenze particolari.

 

Ti potrebbe interessare anche: Cellulare a scuola? Niente guerre, meglio parlarsi

pubblicità