Assegno unico, quando arriva a ottobre: le date, a chi spetta e gli importi

Economia
©IPA/Fotogramma

Introduzione

L’Inps ha confermato le date di pagamento e le cifre rivalutate per l’assegno unico e universale. Nel mese di ottobre ne usufruiranno più di sei milioni di famiglie italiane, con importi variabili a seconda dell’Isee. Ecco le novità e cosa sapere.

Quello che devi sapere

Cos'è l'Assegno unico

L’Assegno unico e universale (Auu) è un sostegno economico per le famiglie con figli a carico attribuito per ogni figlio: fino al compimento dei 21 anni (al ricorrere di determinate condizioni); senza limiti di età per i figli disabili. L’importo spettante varia in base alla condizione economica del nucleo familiare sulla base di Isee valido al momento della domanda; all’età e al numero dei figli; alle eventuali situazioni di disabilità dei figli.

 

Per approfondire: Pagamenti Inps ottobre 2025, le date da segnare sul calendario

Perché è unico e universale

L’Assegno è definito unico, perché finalizzato alla semplificazione e, contestualmente, al potenziamento degli interventi diretti a sostenere la genitorialità e la natalità. È universale, perché garantito in misura minima a tutte le famiglie con figli a carico, anche in assenza di Isee oppure superiore alla soglia massima di 45.939,56 euro.

 

Per approfondire: Bonus nuovi nati 2025 e non solo, quali sono le misure di sostegno per le famiglie

pubblicità

A chi spetta

L’Assegno unico e universale spetta alle famiglie in cui ricorrono le seguenti condizioni:

  • per ogni figlio minorenne a carico. Per i nuovi nati decorre dal settimo mese di gravidanza;
  • per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni, che: frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, o un corso di laurea; svolga un tirocinio o un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8mila euro annui; sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego; svolga il servizio civile universale;
  • per ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età

 

Per approfondire: Assegno unico, platea più larga dopo esclusione dei titoli di Stato dall’Isee. Cosa sapere

Le date dei pagamenti

Come previsto dal calendario ufficiale pubblicato con il messaggio Inps n. 2229 del 14 luglio 2025, gli accrediti di ottobre seguiranno due diverse finestre: il 20 e 21 ottobre saranno erogate le somme per le domande già in corso, senza variazioni rispetto ai mesi precedenti. Invece i soldi arriveranno nell’ultima settimana di ottobre per le nuove istanze presentate a settembre o per gli importi soggetti a conguaglio. Questa suddivisione consente all’istituto di gestire le modifiche anagrafiche e gli aggiornamenti Isee senza rallentare i pagamenti ordinari.

pubblicità

Come controllare il proprio accredito

I beneficiari possono controllare lo stato dell’accredito dell’Assegno accedendo al proprio profilo Inps, attraverso una qualunque forma di identità digitale valida e riconosciuta come la Carta d’Identità elettronica (Cie), lo Spid o la Cns.

In base a cosa varia l’importo

L’importo spettante varia in base alla condizione economica del nucleo familiare sulla base di Isee valido al momento della domanda. Cambia anche a seconda dell’età e al numero dei figli, e alle eventuali situazioni di disabilità dei figli. La somma complessiva si stabilisce unendo una quota variabile progressiva (da un massimo di 201 euro per ciascun figlio minore con Isee fino a 17.227,33 euro a un minimo di 57,5 euro per ciascun figlio minore in assenza di Isee o con Isee pari o superiore a 45.939,56 euro) e una quota a titolo di maggiorazione.

pubblicità

Adeguamento al costo della vita

A partire dal 1° gennaio 2025, l'importo dell’Assegno unico universale e le relative soglie Isee sono adeguati in base all'aumento del costo della vita (+0,8% nel 2024). I genitori con figli con meno di un anno di vita avranno un aumento del 50% dell'assegno fino al compimento di un anno. Le famiglie con almeno 3 figli e Isee fino a 45.939,56 euro vedranno un aumento del 50% per i figli tra 1 e 3 anni. Le famiglie con almeno 4 figli avranno un aumento fisso di 150 euro al mese.

Aggiornamento dell’Isee

Non serve presentare una nuova domanda, fermo restando che quella precedentemente trasmessa all’Istituto non sia decaduta, revocata, rinunciata o respinta. Per l’Auu è fondamentale però avere l’Isee aggiornato. Solo chi ha aggiornato la dichiarazione entro il 30 giugno 2025 riceverà gli arretrati dovuti da marzo. Invece chi non ha rispettato la scadenza continuerà a percepire l’importo minimo di 57,50 euro per figlio, senza diritto a recuperare le somme perdute, fino alla presentazione di una nuova Dichiarazione Sostituiva Unica (Dsu).

pubblicità

Gli aumenti in arrivo dal 2026

A partire dal 2026, come già accaduto negli ultimi anni, l’importo sarà rivalutato, e quindi aumentato, per effetto dell’inflazione. L’anno prossimo dovrebbe segnare una crescita più moderata. Gli aumenti dovrebbero iniziare a valere dopo il primo mese del 2026: questo significa che cominceranno a entrare in vigore da febbraio del 2026. Gli adeguamenti relativi al mese di gennaio 2026 saranno poi corrisposti, come di consueto, a partire dalla mensilità di marzo 2026.

 

Per approfondire: Assegno unico, aumento in arrivo dal 2026: ecco quali saranno i nuovi importi

pubblicità