Introduzione
Il decreto che disciplina il bonus elettrodomestici è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale ormai 12 giorni fa, ma la strada verso il click day atteso dai cittadini è ancora lunga: mancano tutti i provvedimenti tecnici di dettaglio, cioè i “decreti direttoriali” della Direzione generale competente del ministero delle Imprese e del Made in Italy che indichino elementi fondamentali come "le tempistiche di attivazione dell'iniziativa, la durata, il funzionamento della piattaforma informatica, le attività di trattamento dei dati personali, i criteri di verifica e controllo eseguiti da parte dei soggetti gestori".
Per ora, quindi, ci sono le linee guida generali. Il bonus sarebbe dovuto entrare in vigore all’inizio dell’anno, come prevedeva la Manovra per il 2025: il decreto è arrivato a settembre, con un ritardo di nove mesi.
Quello che devi sapere
Quanto vale il bonus elettrodomestici 2025?
Il bonus è stato pensato per incentivare i cittadini a sostituire i vecchi elettrodomestici con nuovi modelli più performanti, di classe energetica superiore. Per farlo si è messo in piedi un contributo che copre fino al 30% del costo del nuovo dispositivo, ma solo fino a un massimo di 100 euro, che sale a 200 in caso di Isee inferiori ai 25mila euro.
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Il click day (che ancora non c’è)
La Legge di Bilancio 2025 ha previsto risorse fino a 50 milioni di euro per il bonus. Significa che, quando apriranno le domande, si procederà solo fino a esaurimento fondi. Il decreto specifica infatti che gli importi saranno concessi "rispettando l'ordine temporale di presentazione delle istanze", quindi seguendo lo schema collaudato del click day, che però – come detto – non si sa ancora quando avverrà.
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Bonus elettrodomestici sotto forma di voucher
Le risorse verranno spartite tra chi riuscirà a ottenerle sotto forma di voucher, da spendere “presso il venditore per l'acquisto di un solo elettrodomestico per nucleo familiare, con conseguente riduzione del prezzo finale di vendita pagato dall'utente finale".
Voucher da richiedere su PagoPa
Come fare quindi domanda? Quando si potrà, le istanze andranno presentate su una piattaforma web, la cui gestione è affidata dal Mimit direttamente a PagoPa e Invitalia. Gli utenti, se approvati, riceveranno un codice, associato al loro codice fiscale, che poi andrà presentato nei negozi e che farà partire subito lo sconto previsto. PagoPA poi rimborserà il venditore con la differenza sul prezzo di listino. Le spese per l’operatività della piattaforma, stimato intorno ai due milioni di euro, andranno detratte dal plafond totale per il bonus, che quindi passerebbe da 50 a 48 milioni di euro.
La rottamazione dei vecchi elettrodomestici
Per poter effettivamente usufruire dello sconto è necessario rottamare un elettrodomestico dello stesso tipo di quello che si vuole acquistare, di classe però inferiore. Per fare solo un esempio, si potrà rottamare un frigorifero di classe F per acquistarne uno di classe B.
Gli elettrodomestici acquistabili con il bonus
Il bonus sarà valido solamente per l'acquisto di elettrodomestici di grandi dimensioni, che devono tra l’altro essere fabbricati all'interno dei confini dell'Unione europea. Esclusi asciugacapelli, microonde, robot da cucina e frullatori, si tratterà di:
- lavatrici e lavasciuga (classe energetica non inferiore a "A");
- forni (almeno "A");
- cappe da cucina (non inferiore a "B");
- lavastoviglie (non inferiore a "C");
- asciugabiancheria (almeno "C");
- frigoriferi e congelatori (non inferiore a "D");
- piani cottura, purché conformi ai limiti stabiliti dal Regolamento UE 66/2014.
Bonus elettrodomestici verso la proroga per il 2026 e il 2027
Anche se ormai il 2025 è quasi finito e il bonus non è ancora arrivato, il governo sembra intenzionato comunque a confermarlo almeno per i prossimi due anni, 2026 e 2027.
Per approfondire: Tutte le novità e gli aggiornamenti sulla Legge di Bilancio per il 2026