Manovra 2026, risorse per 16 miliardi: le possibili misure dal Fisco alla Sanità

Economia
©IPA/Fotogramma

Introduzione

L’approvazione da parte del Consiglio dei ministri del Documento programmatico di finanza pubblica (Dfpb) disegna la "cornice" che conterrà la prossima Legge di bilancio. Secondo le prime stime, la Manovra per il 2026 parte da un conto di circa 16 miliardi di euro, pari allo 0,7% del Pil. Possibili interventi spaziano dal taglio della pressione fiscale per i redditi da lavoro dipendente alle spese per Sanità e natalità.

Quello che devi sapere

Deficit al 3%, Pil 2026 a + 0,7%

La riunione del 2 ottobre a Palazzo Chigi ha dato il via libera alle previsioni sui conti pubblici per i prossimi tre anni, a partire dal rapporto deficit/Pil, in calo quest’anno al 3% - soglia limite per evitare la procedura di infrazione Ue - e nei prossimi. Viene previsto in discesa ma dal 2027 anche il debito pubblico, una volta esaurito l’impatto dei crediti di imposta legati ai bonus edilizi. Sul fronte della crescita, l’esecutivo prevede un valore positivo del Pil programmatico allo 0,7% per il prossimo anno, allo 0,8% nel 2027 e allo 0,9% nel 2028.

 

Per approfondire: La rubrica di Carlo Cottarelli: “Perché i ritardi nei pagamenti della Pa sono ancora un problema”

Deficit al 3%, Pil 2026 a + 0,7%

Il nodo delle risorse

Dentro la cornice finanziaria, che verrà inserita nel documento programmatico di bilancio (Dpb) da inviare a Bruxelles entro il 15 ottobre, resta aperto il nodo delle risorse. Il governo punta ad ottenere una “combinazione” tra maggiori entrate, circa 6 miliardi, e una “rimodulazione” di differenti voci e componenti di spesa intorno ai 10 miliardi. In quest’ottica, come riporta l’Agi, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti avrebbe esortato i colleghi di governo con portafoglio a procedere ad una revisione della spesa dei rispettivi dicasteri.

pubblicità

Spese Difesa, aumento graduale

Il documento licenziato dal Cdm certifica inoltre un incremento delle spese per la Difesa che in tre anni potrebbe raggiungere quota 12 miliardi di euro. Si prevede infatti una crescita della spesa militare in rapporto al Pil dello 0,15% all’anno fino al 2027 e dello 0,2% nel 2028. Palazzo Chigi sottolinea però la necessità di un percorso “graduale” che non vada a “spiazzare” altre componenti di spesa.

Le incognite congiunturali

In quadro economico definito dal ministro Giorgetti “moderatamente positivo”, per l’Italia pesano tuttavia incognite esterne influenzate soprattutto dai dazi Usa e da un’incertezza geopolitica che non accenna a diminuire. “Per motivi prudenziali la crescita per l'intero 2025 è stimata pari a quella acquisita. Ciò ha comportato una revisione al ribasso di un decimo di punto rispetto al documento di finanza pubblica (Dfp)", si legge.

pubblicità

L’impatto sui dazi

Per quanto riguarda l’impatto della nuova politica tariffaria intrapresa dell’amministrazione Trump, il documento stima un’erosione sul Pil italiano dello 0,1% nel 2025, dello 0,5% nel 2026-2027 e dello 0,3% nel 2028.

Entrate tributarie

Sul fronte delle entrate tributarie e contributive, il Dfpb evidenzia un andamento “vivace” del gettito fiscale nonostante un tasso di crescita dell’occupazione definito “moderato”. Ipotizzando una variazione "leggermente inferiore rispetto al Pil nominale", nei prossimi tre anni il governo non esclude una "lieve riduzione della pressione fiscale".

pubblicità

Occupazione femminile e natalità

Tra le misure che potrebbero vedere la luce nella prossima Manovra spicca il potenziamento del bonus di 40 euro (fino a 480 euro in un anno) per le madri lavoratrici. Introdotto nella Manovra 2025 con uno stanziamento di 300 milioni di euro, il sostegno economico ha visto un primo potenziamento lo scorso luglio con ulteriori 180 milioni di fondi. La misura si estende a tutte le madri lavoratrici con almeno due figli fino al compimento dei 10 anni del più piccolo. 

 

Per approfondire: Bonus mamme, come funziona, a chi spetta e quali sono i requisiti

40 ddl collegati alla Manovra

Dalle pensioni all'ippica, dalla valorizzazione della risorsa mare alla riforma dell'ordine professionale dei commercialisti: sono 40 i disegni di legge che il governo punta a presentare come “collegati” alla Manovra di bilancio. Nel Documento programmatico di finanza pubblica, i vari ministeri hanno già depositato le norme ritenute prioritarie che potrebbero beneficiare di una corsia preferenziale durante la sessione di bilancio.

pubblicità

Interventi su povertà e sanità

Nell’elenco trovano spazio norme che toccano vari settori come le politiche per il lavoro, il contrasto alla povertà e le misure destinate alle famiglie numerose. Sul fronte della Sanità, spunta la delega per il riordino del Sistema sanitario nazionale e quella sulle professioni sanitarie. Vanno poi aggiunti i riordini degli enti vigilati dal ministero della Salute, della legislazione farmaceutica e la determinazione dei Livelli essenziali delle prestazioni (Lep).

IA applicata alla giustizia

Sul fronte della giustizia, tra i collegati alla Manovra emergono nuove disposizioni sulla magistratura ordinaria, la sperimentazione di modelli di intelligenza artificiale e la delega per la riforma dell'ordinamento forense.

 

Per approfondire: Manovra 2026, Cdm approva documento programmatico finanza pubblica: novità e cosa prevede

pubblicità