Trentino-Alto Adige, verso bonus di 1.100 euro per i bebè iscritti al fondo pensione

Economia
©IPA/Fotogramma

Introduzione

Domani, 17 settembre, è previsto l'approdo in Consiglio regionale del Trentino-Alto Adige del provvedimento che istituisce un incentivo destinato all'iscrizione dei nuovi nati nei fondi di previdenza complementare. Ecco cosa sapere

Quello che devi sapere

Cos’è la previdenza complementare

Innanzitutto, cosa s'intende per previdenza complementare? Si tratta in sostanza di una pensione “privata”, che si può accumulare nel corso degli anni per andare a integrare l’assegno dell’Inps mettendo da parte una porzione del proprio reddito. I capitali si potranno mettere a rendita in uno degli oltre 300 fondi di investimento specifici per questa forma di risparmio. I soldi risparmiati anno dopo anno in questo modo potranno fruttare dei rendimenti che al momento della pensione dovrebbero consentire di condurre una vita più agiata.

 

Per approfondire: La rubrica di Carlo Cottarelli: “Cosa ci dobbiamo aspettare dalla prossima legge di bilancio”

Cos’è la previdenza complementare

L’obiettivo

Presentato per la prima volta lo scorso giugno dalla giunta guidata da Arno Kompatscher (Svp), l' "Incentivo all’iscrizione a forme di previdenza complementare di nuovi/e nati/e" punta a potenziare le pensioni delle future generazioni che devono fare i conti con un sistema previdenziale sempre meno in grado di assicurare assegni adeguati al costo della vita. In caso di approvazione, la regione autonoma sarebbe la prima in Italia a offrire questo tipo di incentivo in modo “universale” sulla falsa riga di tentativi più o meno simili condotti in Europa, a partire dalla Germania.

pubblicità

Germania, “paghetta previdenziale” dal 2026

Come annunciato lo scorso agosto dal governo di Friedrich Merz, a partire dal 2026 in Germania debutterà il piano “Frühstart Rente” – traducibile come "pensione ad inizio anticipato" - un bonus mensile da 10 euro destinato a tutti i giovani tedeschi dai 6 anni fino al compimento della maggiore età.

 

Per approfondire: Pensioni, la Germania vara la “paghetta previdenziale” per gli under 18: cosa prevede

Come funziona il bonus in Trentino

Nel caso del Trentino-Alto Adige, invece, l’incentivo scatterebbe al momento della nascita (o dell’adozione) con l’erogazione di 300 euro sul fondo pensione a cui risulta iscritto il piccolo. Nei quattro anni successivi poi, la Regione interverrebbe con versamenti annuali da 200 euro a patto che la famiglia contribuisca sullo stesso fondo con 100 euro.

pubblicità

I requisiti

A differenza dei bonus che fanno leva su parametri economici come l'Isee, a determinare l’accesso al fondo previdenziale per i nuovi nati sono unicamente i requisiti geografici. Il contributo è infatti riservato alle famiglie che risiedono in regione da almeno 3 anni. Non solo, l’erogazione dell’incentivo negli anni successivi dipende anche dalla scelta dei genitori di risiedere stabilmente nella regione.

A chi spetta

Stando alla proposta regionale, il bonus verrebbe destinati a tutti i nuovi nati dal 1° gennaio 2025 e, in via transitoria, anche ai bambini nati dal 2020 purché con età inferiore a 5 anni. Resta da capire se in questo caso verrebbero corrisposti eventuali arretrati.

pubblicità

Daldoss: “Obiettivo culturale”

Per Carlo Daldoss, Assessore regionale alla previdenza sociale, il bonus, slegato da requisiti economici, ha un “obiettivo culturale”. “La misura guarda al lungo periodo e nasce dalla consapevolezza che, con il passaggio ormai consolidato al sistema contributivo, le pensioni future saranno sensibilmente inferiori rispetto a quelle del passato” - sottolinea l’assessore - "Si tratta di una spinta culturale che coinvolge le famiglie con un intervento di welfare per costruire un futuro ai ragazzi. Una specie di dote che potrà essere anche sfruttata in base ai vari regimi di anticipazione previsti dalla previdenza complementare per portare a termine dei progetti di vita”.

Le risorse previste

Come chiarito nella nota di presentazione della legge, il bonus può contare su uno stanziamento iniziale di 3,2 milioni di euro che a regime scenderanno a 2 milioni annui.

pubblicità

La misura in Friuli-Venezia Giulia

In un’altra regione autonoma, il Friuli-Venezia Giulia, un sostegno alla previdenza complementare dei nuovi nati è già realtà con lo stanziamento, per quest’anno, di 200 euro per ogni figlio minore nei confronti del quale ne siano stati versati almeno 300 in un fondo iscritto nell’albo gestito dalla Commissione di vigilanza sui fondi pensione (Covip).

Requisiti

La misura è riservata ai nuclei in possesso della Carta famiglia, varata nel 2021 dalla regione guidata da Massimiliano Fedriga e in possesso di un Isee valido inferiore a 35mila euro annui.

 

Per approfondire: Bonus Maroni, raggiunto il target delle 7mila adesioni: come funziona e quanto si guadagna

pubblicità