Introduzione
L’inverno demografico che sta colpendo l’Italia - così come buona parte dei Paesi occidentali - non sembra accennare a fermarsi. E anzi, secondo il rapporto “Education at a glance 2025” dell’Ocse tra il 2013 e il 2023 il Paese ha registrato un calo del 25% del numero di bambini di età compresa tra 0 e 4 anni, e si stima un ulteriore calo del 3% tra il 2023 e il 2033.
Una crisi della natalità che sembra essere al centro anche delle iniziative del governo, pronto a mettere in campo nuove misure per sostenere le famiglie. La premier Giorgia Meloni ha annunciato, con il Piano casa, nuovi aiuti alle giovani coppie ma in vista della Legge di Bilancio per il prossimo anno ci sono anche agevolazioni alle mamme lavoratrici e una nuova estensione del congedo parentale, che con la legge di bilancio 2025 è stato portato quest'anno all'80% per tre mesi.
Quello che devi sapere
Il bonus nuovi nati 2025
Per quanto riguarda però i mesi restanti del 2025, ci sono diversi sostegni e benefici a cui è possibile fare affidamento per sostenere le spese che inevitabilmente comporta avere figli. Quest’anno, ad esempio, è ancora disponibile il “bonus nuovi nati”: si tratta di un'agevolazione di mille euro una tantum, destinata a chi ha avuto o adottato un bambino nel corso dell’anno. Per ottenere il sostegno bisogna presentare una domanda entro 60 giorni dalla nascita o dall'adozione, a condizione di avere un Isee minorenni inferiore ai 40mila euro. Il beneficio è disponibile fino a esaurimento delle risorse stanziati, pari a 330 milioni di euro per il 2025.
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L’Assegno unico universale
Tra i sostegni in vigore per questi ultimi mesi dell’anno c’è anche l’Assegno unico universale, dedicato alle famiglie con figli a carico. Si tratta di un contributo dal valore variabile che può essere ricevuto per ogni figlio dal settimo mese di gravidanza e fino al compimento del 21esimo anno di età, senza limiti di età per i figli disabili. L’importo dell’assegno, come detto, si basa su alcuni parametri: la condizione economica del nucleo familiare, l’età e il numero dei figli, le eventuali situazioni di disabilità dei figli.
Quanto vale l’Assegno unico
L’Assegno viene dunque parametro sulla base dell’Isee che viene presentato per richiedere il sostegno all’Inps: si va da un massimo di 201 euro per ciascun figlio minore con Isee fino a 17.227,33 euro, fino a un minimo di 57,5 euro per ciascun figlio minore in assenza di Isee o con Isee pari o superiore a 45.939,56 euro. L’importo comunque può essere maggiorato in base a diversi paramenti: numero dei figli, età delle madri, età dei figli.
L’assegno di maternità dei Comuni
Esiste poi l’assegno di maternità di base, detto anche "assegno di maternità dei comuni”: si tratta di un sostegno concesso dai Comuni e pagata dall'Inps. Per avere accesso a questo contributo è necessario essere cittadini italiani, comunitari oppure stranieri in possesso di titolo di soggiorno, e si può ottenere solo entro determinati limiti di reddito: l’Isee infatti deve essere non superiore a 20.382,90 euro. L'assegno inoltre non è cumulabile con altri trattamenti previdenziali. Nel 2025 il valore massimo è pari a 407,40 euro per cinque mensilità, quindi a complessivi 2.037,00 euro.
Il Bonus mamme lavoratici
Tra le novità arrivate proprio nel 2025, c’è anche il Bonus mamme lavoratrici: si tratta di un sostegno rivolto alle lavoratrici con un reddito da lavoro fino a 40mila euro annui, che abbiano almeno 2 figli di cui il minore fino ai 10 anni oppure almeno 3 figli di cui il minore fino ai 18 anni. Ha un valore di 40 euro al mese per ogni mese lavorato nel corso dell’anno, e viene erogato in un unico pagamento a fine 2025. Per accedere al contributo, che non concorre alla formazione del reddito ed è esente da imposizione fiscale e contributiva, è necessario presentare richiesta all’Inps.
Il Bonus asilo nido
E ancora, da ricordare l’esistenza del Bonus asilo nido: si tratta di un sostegno al reddito rivolto alle famiglie con figli di età inferiore a tre anni, che frequentano un asilo nido pubblico o un asilo privato autorizzato o che non possono frequentare l’asilo nido perché affetti da gravi patologie croniche certificate. L’importo del contributo è calcolato in relazione alla data di nascita del bambino e al valore dell’Isee per prestazioni ai minorenni: per i bambini nati dal 1° gennaio 2024 vale 3.600 euro (dieci rate da 327,27 euro e una da 327,30 euro), con Isee minore o uguale a 40mila euro, oppure 1.500 euro (dieci rate da 136,37 euro e una da 136,30 euro). Il contributo non è cumulabile con le detrazioni fiscali per la frequenza asili nido. Per fare domanda sul portale Ines c’è tempo fino al 31 dicembre.
Il congedo parentale
Infine è da segnalare l’esistenza del congedo parentale per i genitori che lavorano come dipendenti. Il beneficio è rivolto a madri e padri con figli fino a 12 anni di età: la misura prevede il diritto di assentarsi dal lavoro, per un periodo complessivo fino a un massimo, fra entrambi i genitori, di 11 mesi. Il congedo può essere preso sia in modo continuativo che frazionato. Nel 2025 la misura è stata rafforzata, con la Manovra che ha esteso l'indennità all'80% per un totale di tre mesi, anziché i due precedenti. Per richiedere il congedo parentale serve inviare una domanda online all'Inps, ma solo dopo averne dato comunicazione al proprio datore di lavoro con un preavviso minimo di cinque giorni.
Le misure in arrivo
Guardando al futuro, invece, il governo sta lavorando per rafforzare le misure di sostegno rivolte alle famiglie. Tra i desiderata dei partiti di maggioranza c'è infatti il rafforzamento delle detrazioni per i figli: "Le nostre priorità sono aumentare gli stipendi, soprattutto dei giovani, e continuare a sostenere le famiglie, rafforzando il congedo parentale e le detrazioni per i figli", ha detto il leader di Noi Moderati Maurizio Lupi. Infine Forza Italia, per aiutare le famiglie, insiste con la riduzione dell'Irpef per il ceto medio e sui salari poveri. L'idea è di "eliminare la parte contributiva ai lavoratori che guadagnano dai 7,5 e 9 euro l'ora e lavorare per detassare straordinari e festivi", ha detto il vicepremier Antonio Tajani.
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