Nvidia, ricavi oltre le attese ma le stime sul terzo trimestre non convincono le Borse
EconomiaL’azienda Usa, prima produttrice di chip per l’Ia, ha superato le attese degli analisti sui ricavi del secondo trimestre dell’esercizio 2025-2026 e ha rassicurato sulla tenuta della domanda per l'intelligenza artificiale. I dati con le stime sul terzo trimestre, però, sono stati accolti in modo diverso: alcuni analisti hanno sottolineato come siano migliori delle attese, altri hanno spiegato che sono comunque sotto le aspettative e potrebbero indicare un rallentamento della domanda sull’Ia. Pesa il nodo Cina
Nvidia il 27 agosto ha pubblicato i dati del secondo trimestre dell’esercizio 2025-2026. L’azienda statunitense, prima produttrice di chip per l’Ia, ha superato le attese degli analisti sui ricavi e ha rassicurato sulla tenuta della domanda per l'intelligenza artificiale, sulla quale di recente si erano addensate nubi con l'ipotesi "bolla" sollevata dall'amministratore delegato di OpenAI. I dati con le stime sul terzo trimestre, però, sono stati accolti in modo diverso: alcuni analisti hanno sottolineato come le previsioni sul terzo trimestre siano migliori delle attese, altri hanno spiegato che le stime di crescita sono comunque sotto le aspettative e potrebbero indicare un rallentamento della domanda sull’Ia. La risposta della Borsa non è stata scontata: Wall Street gira in territorio negativo con Nvidia che, dopo un avvio in rialzo, perde il 2,5%. Il Dow Jones cede lo 0,15% a 45.494,54 punti, il Nasdaq arretra dello 0,14% a 21.577,19 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno lo 0,13% a 6.472,74 punti.
I numeri di Nvidia
Secondo i dati diffusi da Nvidia sul secondo trimestre, l'utile netto ha registrato un balzo del 59% a 25,78 miliardi di dollari, o 1,05 dollari per azione, rispetto ai 16,6 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno. I ricavi sono saliti del 56% a 46,74 miliardi, oltre i 46 su cui scommetteva il mercato. Nell'annunciare i conti, il colosso dei semiconduttori ha anche comunicato di aver approvato un piano di acquisto di azioni proprie da ulteriori 60 miliardi.
L’accordo sulla Cina
Gli ultimi tre mesi sono stati intensi per Nvidia. La società si è impegnata a versare al governo americano il 15% dei ricavi realizzati in Cina con la vendita dei suoi chip per l'intelligenza artificiale. In cambio ha ottenuto la licenza a esportarli nel Paese. Nvidia ha precisato di non aver venduto nessun chip H20 in Cina durante il trimestre che si è appena chiuso, anche se ha tratto beneficio dalla vendita dell'inventario di H20 a un cliente fuori dalla Cina. A spingere i conti della società sono stati i ricavi delle attività di data center: sono saliti del 56% a 41,1 miliardi, leggermente al di sotto delle previsioni. Per il terzo trimestre il colosso stima ricavi per 54 miliardi di dollari, "più o meno il 2%". Una previsione che - ha spiegato la società - non include le vendite cinesi.
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Le reazioni
Wall Street intanto oggi gira in territorio negativo con Nvidia che, dopo un avvio in rialzo, perde il 2,5%. Il Dow Jones cede lo 0,15% a 45.494,54 punti, il Nasdaq arretra dello 0,14% a 21.577,19 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno lo 0,13% a 6.472,74 punti.. La stima a 54 miliardi di dollari è in linea con la media delle previsioni degli analisti, ma è sotto le proiezioni di alcuni. "In via generale i dati di Nvidia sono straordinari ma sono ridimensionati dalle elevate attese", hanno spiegato alcuni analisti, sottolineando come la mancata inclusione della Cina nelle stime sui ricavi del trimestre in corso lascia spazio a un'ulteriore crescita della società. Il prezzo delle azioni di Nvidia è quasi raddoppiato da aprile, quando era sottopressione per lo scontro commerciale fra Stati Uniti e Cina. Le prospettive sul mercato del Dragone, comunque, restano incerte.