Università, prestiti per studenti meritevoli: quali sono le possibilità

Economia
©Getty

Introduzione

L’Economia de Il Corriere della Sera ha analizzato la proposta di alcuni prestiti ad honorem, cioè quelli assegnati in base al merito agli studenti (con un tetto al reddito) e utilizzati per il pagamento di università o master. Al momento è possibile ottenere credito fino a 75mila euro. La testata ricorda che è previsto un periodo di ponte, in cui si paga la quota di interessi, per poi posticipare il rimborso. Il piano di rientro è rateizzabile, in alcuni casi, fino a 30 anni. 

Quello che devi sapere

Uno strumento poco utilizzato

In Italia i prestiti di questa tipologia sono ancora pochi: ne fa uso l’1% degli studenti, contro il 12% dei colleghi tedeschi. La percentuale sale al 50% in Olanda, Svezia, Stati Uniti e Regno Unito. In parte queste differenze sono dovute a questioni culturali, in parte alle poche risorse messe a disposizione a livello nazionale

 

Per approfondire: Università, classifica Arwu Shanghai: Harvard in testa, La Sapienza prima in Italia

Il rilancio del Fondo per lo Studio

Il governo vuole rilanciare il Fondo per lo Studio, istituito nel 2010 e da allora risultato essere poco efficace. La dotazione iniziale è pari a 20 milioni di euro, e la gestione del Fondo è stata affidata a Consap S.p.A. (Società interamente partecipata dal Mef, il ministero dell’Economia e delle Finanze). Nello specifico, sono cumulabili tra loro finanziamenti (non a fondo perduto) fino a un ammontare massimo di 25mila euro ed erogati in rate annuali di importo non inferiore a 3mila euro e non superiore ai 5mila euro. La restituzione va effettuata in un periodo compreso tra i tre ed i quindici anni. Il piano di ammortamento del finanziamento non può, comunque, iniziare prima del 30° mese successivo all’erogazione dell’ultima rata e i finanziatori si impegnano a non richiedere ai beneficiari garanzie aggiuntive oltre alla garanzia fornita dallo Stato

pubblicità

Gli istituti di credito che hanno aderito

Al momento le banche aderenti all’iniziativa sono 47. Fra le principali ci sono Unicredit, Bper, Banco Bpm, oltre a Banca Sella e Banco di Desio. Un decreto interministeriale predisposto dal ministero per lo Sport e i Giovani insieme a Consap punta a raddoppiare l’importo massimo disponibile e snellire il procedimento per ottenerlo

Come funziona il Fondo per lo Studio Consap

Il Fondo per lo Studio Consap – spiega Il Corriere – può fornire 25mila euro a uno studente che vive a Roma e frequenta un corso quinquennale alla Sapienza. Si può procedere con tranche da 5mila euro all’anno. Come anticipato, per i primi 30 mesi si versa solo la quota di interessi, che va da 22 euro a 113 euro. Il piano di ammortamento invece si articola su dieci anni e prevede una rata di 270 euro al mese, per un tasso del 5,6% (ma le condizioni di quest’ultimo variano in base alla banca). Il Corriere precisa che la rata mensile di preammortamento è pari a zero 

pubblicità

Altre vie: Fund for Impact di Intesa Sanpaolo

Ci sono però anche altre vie. Un esempio è la proposta di Intesa Sanpaolo, il cui prestito d’onore è sostenuto dal Fund for Impact. Al Corriere, la Banca spiega di aver inviato il sostegno a 45mila studenti negli ultimi cinque anni, con un totale di 800 milioni 

Come funziona il prestito di Intesa Sanpaolo

Il Corriere fa l’esempio di uno studente fuori sede che spende fino a 70mila euro frequentando l’università Bocconi. Lo stesso studente può ottenere da Intesa Sanpaolo fino a 75mila euro, da usare per spese connesse alla formazione (sono inclusi affitto e materiali didattici). Non servono garanzie, è sufficiente restare in regola con gli studi. La restituzione avviene poco dopo la laurea: circa due anni, per permettere all’universitario di trovare lavoro. Un esempio di rimborso potrebbe essere una rata da 374 al mese per 25 anni, ma si può arrivare fino a 30 anni 

pubblicità

Collaborazione con gli atenei

Altri istituti di credito che collaborano con Consap hanno avviato anche altri progetti, insieme ad alcune università. Unicredit per esempio supporta studenti iscritti agli Atenei Piemontesi Corep, alla Johns Hopkins University, alla MIB School of Management di Trieste, alla Bocconi di Milano e alla Luiss di Roma. Bper invece finanzia un accordo con l’Istituto Giuseppe Toniolo, socio fondatore dell’Università Cattolica di Milano

Come funziona il prestito Bper

Il prestito Bper è indirizzato – per riportare l’esempio de Il Corriere – a chi frequenta uno corso congiunto organizzato da Cattolica di Milano e London Business School e spende in linea di massima 60mila euro in due anni. Si può chiedere un finanziamento di 15mila euro, poi da restituire in più tranche: per i primi due anni lo studente dovrà pagare fino a 37euro al mese. In seguito la rata sale a 269, con un tasso del 3%

 

Per approfondire: Università migliori al mondo: male atenei italiani, Harvard al top. LA CLASSIFICA

pubblicità