Assegno unico, quando arriva ad agosto: le date e a chi spetta

Economia
©IPA/Fotogramma

Introduzione

Anche nel mese di agosto l’Inps pagherà ai beneficiari l’assegno unico, il sostegno economico destinato ai nuclei familiari con figli. Ecco cosa sapere sull’aiuto e sulle date nel quale verrà versata la cifra.

Quello che devi sapere

Il calendario

Con il messaggio 14 luglio 2025, n. 2229, l’Inps ha comunicato il calendario dei pagamenti dell’Assegno unico e universale da luglio a dicembre 2025. Per agosto l’assegno unico verrà pagato tra il 20 e il 21 agosto. Il pagamento della prima rata del beneficio avviene, come di consueto, nell’ultima settimana del mese successivo a quello della presentazione della domanda. Nella stessa data sono accreditati anche gli importi delle rate in cui l’Assegno unico universale è stato oggetto di un conguaglio, a credito o a debito

 

Per approfondire: Assegno unico 2025, ecco tutte le date dei pagamenti fino a dicembre: il calendario Inps

Come controllare il proprio accredito

I beneficiari possono controllare lo stato dell’accredito dell’Assegno accedendo al proprio profilo Inps, attraverso una qualunque forma di identità digitale valida e riconosciuta come la Carta d’Identità elettronica (Cie), lo Spid o la Cns

 

Per approfondire: Inps, dal 1° luglio attivo servizio di videochiamata: come funzionano gli sportelli

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Cos'è l'Assegno unico

L’Assegno unico e universale (Auu) è un sostegno economico per le famiglie con figli a carico. L’aiuto spetta ai nuclei per ogni figlio minorenne a carico. Per i nuovi nati decorre dal settimo mese di gravidanza. L'aiuto spetta anche per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni, a patto che:

  • frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, o un corso di laurea;
  • svolga un tirocinio o un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8mila euro annui;
  • sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
  • svolga il servizio civile universale.

L'aiuto spetta anche per ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età

Perché si chiama così

Ci sono delle ragioni se l’aiuto viene chiamato così: innanzitutto viene definito unico perché punta a semplificare gli interventi diretti a sostenere la genitorialità e la natalità. Inoltre, viene ritenuto universale perché garantito in misura minima a tutte le famiglie con figli a carico, anche in assenza di Isee o con Isee superiore alla soglia di 45.939,56 euro

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In base a cosa varia l'importo

L’importo spettante varia in base alla condizione economica del nucleo familiare sulla base di Isee valido al momento della domanda. Cambia anche a seconda dell’età e al numero dei figli, e alle eventuali situazioni di disabilità dei figli. La somma complessiva si stabilisce unendo una quota variabile progressiva (da un massimo di 201 euro per ciascun figlio minore con Isee fino a 17.227,33 euro a un minimo di 57,5 euro per ciascun figlio minore in assenza di Isee o con Isee pari o superiore a 45.939,56 euro) e una quota a titolo di maggiorazione. Maggiori informazioni sul sito Inps

Adeguamento al costo della vita

A partire dal 1° gennaio 2025, l'importo dell’Assegno unico universale e le relative soglie Isee sono adeguati in base all'aumento del costo della vita (+0,8% nel 2024). I genitori con figli con meno di un anno di vita avranno un aumento del 50% dell'assegno fino al compimento di un anno. Le famiglie con almeno 3 figli e Isee fino a 45.939,56 euro vedranno un aumento del 50% per i figli tra 1 e 3 anni. Le famiglie con almeno 4 figli avranno un aumento fisso di 150 euro al mese

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Da inizio 2025 erogati assegni per 6,5 miliardi di euro

Nei primi quattro mesi del 2025 sono stati erogati alle famiglie assegni per 6,5 miliardi di euro, che si aggiungono ai 19,8 miliardi del 2024, ai 18,2 miliardi del 2023 e ai 13,2 miliardi di erogazioni di competenza del 2022. Questo è quello che emerge dall'Osservatorio sull'Assegno unico e universale per i figli a carico. Sono 6.084.229 i nuclei famigliari che hanno ricevuto l'assegno nel 2025, per un totale di 9.620.004 figli. L'importo medio per figlio a aprile 2025, comprensivo delle maggiorazioni applicabili si attesta su 167 euro, e va da circa 57 euro per chi non presenta Isee o supera la soglia massima (che per il 2025 è pari a 45.939,56 euro), a 224 euro per la classe di Isee minima (entro 17.227,33 euro per il 2025)

Le domande dei nuovi beneficiari

Secondo i dati forniti dall’Inps, nei primi sei mesi di quest’anno le domande di nuovi assegni unici sono risultate in calo rispetto al 2024 (sotto i sei milioni, con una riduzione dell’1,2%). Questo significa che è calato anche il numero dei percettori

 

Per approfondire: Bonus nuovi nati 2025 e non solo, quali sono le misure di sostegno per le famiglie

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