Introduzione
Anche ad agosto sono previsti i canonici pagamenti da parte dell’Istituto di previdenza sociale: pensioni, assegno unico, Naspi, Adi e così via. Di seguito le date da segnare sul calendario.
Quello che devi sapere
Le pensioni
Come sempre a parte alcune eccezioni, il pagamento delle pensioni arriverà il primo giorno bancabile del mese, cioè oggi primo agosto. Questo vale sia per chi ottiene la pensione tramite Poste Italiane sia per chi invece le percepisce con bonifico bancario. Quest’anno l’importo è adeguato all’inflazione, con rivalutazione piena - 0,8% - per i trattamenti fino a quattro volte il minimo Inps
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L’assegno unico
Con il messaggio del 14 luglio 2025, n. 2229, l’Inps ha comunicato il calendario dei pagamenti dell’Assegno unico e universale da luglio a dicembre 2025. Ad agosto 2025 la misura sarà erogata dopo la metà del mese, il 20-21 agosto. È in linea con le date di luglio (21-22) e di settembre (22-23). Per i nuovi percettori il pagamento del beneficio avviene, invece, alla fine del mese successivo a quello di presentazione della domanda. Lo stesso vale se ci sono state modifiche alla situazione famigliare
Naspi – Dis Coll
Entro la metà del mese è previsto il pagamento della Naspi. Non c’è una data precisa di riconoscimento del sussidio, che cambia a seconda del giorno in cui è stata presentata la domanda di disoccupazione. Il giorno preciso può essere consultato accedendo al proprio fascicolo previdenziale online. Servono lo Spid, la Cns oppure la Cie. La misura è una indennità di disoccupazione riconosciuta per un massimo di 24 mesi ai dipendenti che perdono il posto di lavoro. Viene calcolata sulla base della retribuzione percepita prima della cessazione dell'attività. Lo stesso vale per i percettori Dis-Coll
Supporto per la formazione e il lavoro
Il Supporto per la formazione e il lavoro (Sfl) offre un sostegno di 350 euro al mese per i percettori "occupabili" iscritti a percorsi formativi di ricollocamento lavorativo. Il pagamento dovrebbe arrivare dal 15 agosto per le domande trasmesse all'Inps dopo la metà di luglio. Per le richieste trasmesse entro il 15 dello stesso mese e quelli successivi al primo pagamento, l'accredito è atteso verso fine mese
L’Assegno d’inclusione, Adi
È possibile richiedere la misura in modalità telematica sul portale dell’Inps, oppure presso i patronati e/o i Centri di Assistenza Fiscale. Una volta verificati i requisiti, l’erogazione del beneficio avverrà a decorrere dal mese successivo alla sottoscrizione del Pad, il Patto di attivazione digitale. Ad agosto 2025, il pagamento dovrebbe arrivare intorno al 15 del mese per i nuovi beneficiari ed entro fine mese per coloro che erano già percettori lo scorso mese
Controllare i pagamenti di agosto
Per controllare l’avvenuto pagamento di molte fra le misure citate si può fare riferimento al proprio fascicolo previdenziale sul sito dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ed eventualmente contattare l’Inps o il proprio patronato di fiducia, in caso di dubbi o ritardi. Come accennato, per l’accesso viene richiesto lo Spid, la Cie o il Cns
Le spese dell’Inps
Secondo quanto riferito di recente dallo stesso Istituto, in una nota, nel 2024 è aumentata la spesa per le pensioni previdenziali (+5,4% quasi interamente a causa del recupero dell'inflazione) arrivata a sfiorare i 320,6 miliardi e quella per gli interventi per la famiglia che con 26,18 miliardi ha segnato un +9,8%. Diminuisce lievemente la spesa per l'inclusione sociale (-0,3% a 33,988 miliardi) con una riduzione significativa soprattutto per l'assegno contro la povertà. Per l'Adi, assegno per l'inclusione sociale che nel 2024 ha sostituito il Reddito di cittadinanza, sono stati spesi 4,44 miliardi a fronte dei 6,688 destinati nel 2023 al Reddito di cittadinanza. Questo è stato possibile grazie alla revisione dei criteri che ha limitato il sussidio ai nuclei con almeno un componente minore, over 60 o disabile o preso in carico dai servizi sociali. È salita la quota degli incentivi all'occupazione e degli sgravi contributivi con 42,428 miliardi, in aumento del 34% mentre per l'assegno unico per i figli a carico sono stati spesi 20,074 miliardi con una crescita del 10%
L’andamento delle pensioni
Per quanto riguarda l'andamento delle pensioni, crollano quelle anticipate nel primo semestre del 2025 anche grazie agli interventi di stretta sull'uscita dal lavoro prima dell'età di vecchiaia: nei primi sei mesi dell'anno, secondo quanto emerge dal Monitoraggio Inps sui flussi di pensionamento, sono state liquidate 98.356 pensioni anticipate con un calo del 17,3% rispetto alle 118.550 liquidate nello stesso periodo del 2024. Il trend è legato soprattutto all'introduzione dal 2024 del metodo di calcolo interamente contributivo per chi decide di lasciare il lavoro con la cosiddetta Quota 103 (62 anni di età e 41 di contributi) e alla previsione di un limite per l'assegno che si può percepire fino a quanto non si raggiunge l'età di vecchiaia. A incidere è anche il fatto che dal 2024 si sono allungate le "finestre" e una volta maturati i requisiti si devono aspettare 7 mesi se si lavora nel privato e 9 se si lavora nel settore pubblico
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