Piemonte, mezzi pubblici gratis per gli universitari under 26: requisiti e cosa sapere

Economia
©Ansa

Introduzione

Mezzi gratis per gli studenti under 26 in Piemonte. È quanto prevede l'accordo sottoscritto da Regione Piemonte, Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, fondazioni bancarie, atenei e 6 comuni capoluogo (Torino, Cuneo, Asti, Biella, Vercelli e Novara), con cui si dà il via libera a un piano triennale che mira a potenziare l'uso del trasporto pubblico locale tra i ragazzi che frequentano corsi universitari.

Quello che devi sapere

Cos’è Pimove

In base al nuovo sistema “Pimove”, gli studenti con età inferiore ai 26 anni che sono immatricolati in un qualsiasi ateneo piemontese tra quelli aderenti all’iniziativa potranno richiedere titoli di viaggio gratuiti sui mezzi pubblici, dagli autobus a tram, metropolitana e treni, urbani e suburbani.

 

Per approfondire: La rubrica di Carlo Cottarelli: “Cosa non torna dell'accordo sui dazi: tre punti che non coincidono”

Cos’è Pimove

Quanti sono gli studenti coinvolti

L’iniziativa, che dovrebbe partire con l’avvio dell’anno accademico 2025-26, punta a coinvolgere fino a 107mila ragazzi iscritti nei principali atenei pubblici della Regione: Università di Torino, Politecnico e Università del Piemonte Orientale. L’iniziativa è aperta, tuttavia, anche agli iscritti alle università private che confermeranno l’intenzione di aderire. Secondo una stima della Regione i potenziali interessati arrivano al 92% del totale con effetti positivi anche sul portafogli: un ragazzo di Cuneo in corso a Torino potrebbe arrivare a risparmiare circa 331 euro all'anno.

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Le risorse e i soggetti in campo

L’iniziativa Pimove, finanziata con 37 milioni di euro tra risorse di Ministero, università e fondazioni, vede coinvolti partner pubblici e privati dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, a Fondazione CRT, Agenzia della Mobilità Piemontese e amministrazioni comunali. Tra i Comuni capoluogo non figurano, per ora, Alessandria e Verbania - che ospitano entrambe alcune sedi dell’Unipo - ma non è escluso che l’iniziativa possa estendersi. 

I requisiti

Oltre all’avvenuta iscrizione, lo studente potrà richiedere la tessera, riservata a chi ha un indicatore Isee fino a 85mila euro. Dopo il via libera da parte della Giunta regionale, si attende la definizione, nelle prossime settimane, delle singole convenzioni così da consentire l’entrata in funzione da settembre.

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Come funziona la tessera

La tessera Pimove darà diritto a circolare gratuitamente su tutta la rete urbana dei Comuni capoluogo aderenti all’iniziativa senza alcun limite, minimo o massimo, di viaggi. Nel caso di Torino, ad essere interessati sono tutti i mezzi pubblici urbani e suburbani gestiti da Gruppo Torinese Trasporti (Gtt) oltre al servizio ferroviario nelle stazioni cittadine fino a Grugliasco che ospiterà un campus universitario. 

Sconti per i pendolari

Per gli studenti under 26 in possesso di un abbonamento Formula che arrivano a Torino da località esterne alla cintura urbana e suburbana, la tessera Pimove offrirà sconti sul costo di abbonamento limitatamente alla quota prevista per muoversi in città.

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Quanto dura la tessera

Il titolo di viaggio gratuito è destinato a coprire un intero anno solare, inclusi i mesi di pausa accademica. Nelle prossime settimane le università invieranno una e-mail agli studenti iscritti con istruzioni su come aderire alla misura e informazioni sul trattamento dei dati.

Come accedere

Spetta in ogni caso al singolo studente registrarsi sulla piattaforma bip.piemonte.it, che sarà attiva dal 18 agosto, utilizzando le credenziali Spid o Cie. Una volta completato l’accesso all’area riservata andrà selezionata la voce “Richiedi Titolo di Viaggio gratuito per studenti Under 26”. Per i possessori di un Biglietto Integrato Piemonte (Bip), la gratuità potrà essere caricata direttamente sulla carta. In alternativa, è possibile richiedere online una nuova Carta Bip che sarà recapitata a casa con l’abbonamento gratuito incluso.

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Cirio: “Piemonte prima Regione a varare questa misura”

Soddisfazione sull'accordo è stata espressa dal presidente della Regione Alberto Cirio che sottolinea come il Piemonte faccia da “capofila” in Italia per un progetto di welfare a misura di studente. “Siamo la prima Regione in Italia ad avviare una misura di questo tipo che tiene insieme l’attenzione alla qualità dell’aria, promuovendo l’uso del trasporto pubblico, e che mette in campo un sostegno reale a favore degli studenti universitari che scelgono i nostri Atenei, e quindi le nostre città per la loro formazione accademica”, afferma.

Bernini: "Può diventare modello nazionale"

Tra le prime a lodare l’accordo la ministra dell’Università Annamaria Bernini che non esclude una replica in tutta Italia. "È un'iniziativa con le carte in regola per diventare un modello nazionale", afferma. Di “cambio di passo” parla il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin. “Scegliere il trasporto pubblico significa ridurre le emissioni, migliorare la qualità dell'aria, rendere le nostre città più vivibili”, dice. Il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, mette l'accento "sullo sforzo corale che ha permesso di arrivare a questo risultato". Critico Silvio Viale, consigliere comunale di Torino per +Europa: "Nulla contro la gratuità dei trasporti agli universitari, ma sostenere che influisce sullo smog è una bufala".

 

Per approfondire: Università, immatricolazioni e iscrizioni a test d'ingresso per l'anno 2025-2026

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