Imu sulla seconda casa, impennata di ruderi abbandonati: Frosinone prima tra le province

Economia
©IPA/Fotogramma

Introduzione

Come evidenzia un’analisi di Confedilizia, il numero di immobili rimasti senza proprietà ha segnato un +126% da quando, nel 2011, è stata introdotta l'imposta municipale unica. Secondo gli ultimi dati catastali, lo scorso anno ammontano a oltre 629mila le unità in disuso da Nord a Sud. Ecco in quali province si concentrano

Quello che devi sapere

Cattedrali nel deserto urbano

Dalla metropoli a piccoli borghi e zone rurali: a chi viaggia capita di vedere qua e là abitazioni diroccate, spesso prive di tetto, magari affiancate a complessi edilizi nuovi di zecca. A livello catastale, queste unità, definite collabenti, rientrano nella categoria “F2” e secondo la legge sarebbero soggette a tassazione.

 

Per approfondire: La rubrica di Carlo Cottarelli: “Come spenderà i suoi soldi l’Ue? Tutte le voci del piano settennale”

Cattedrali nel deserto urbano

Unità abbandonate per non pagare l’Imu

Il condizionale è d’obbligo perché, come riportano le statistiche, aumenta la quota di proprietari che preferisce abbandonare il rudere piuttosto che rimetterlo a nuovo e pagare l’imposta sulla seconda abitazione.

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Chi deve pagare l'Imu

Ma che cos’è l’Imu? Dal 2013, l’imposta municipale unica non si paga sulla prima casa, cioè sull'abitazione nella quale si vive abitualmente e si ha la residenza anagrafica. Un’eccezione è rappresentata dalle case di lusso, anche se utilizzate come abitazione principale. Dall’imposta sono escluse anche le pertinenze, dalla cantina al box purché nel limite di una per categoria. Tuttavia, se una di queste pertinenze viene affittata bisogna pagare l'Imu.

 

Oltre alla seconda casa, l’Imu va pagato per immobili in affitto o concessi in comodato, e per quelli non utilizzati direttamente dal proprietario. Sono previste esenzioni e riduzioni dell’imposta.

La stretta sui bonus edilizi

Secondo Confedilizia a pesare sulla mancata riqualificazione di seconde case che necessiterebbero di lavori concorre anche la stretta sulle agevolazioni edilizie. “I proprietari che volessero intervenire oggi devono fare i conti con bonus fiscali assai meno generosi”, sottolinea il presidente Giorgio Spaziani Testa che lancia poi l’allarme sul “degrado sociale” che nei prossimi anni rischia di aggravarsi.

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I ruderi nei comuni capoluogo

L’associazione di categoria calcola che negli ultimi cinque anni il numero complessivo di abitazioni abbandonate a livello nazionale sfiora la doppia cifra (9,3%). Epicentro del fenomeno sono soprattutto le città capoluogo dove si contano oltre 45mila ruderi, molti dei quali occupati abusivamente o ridotti a luoghi di spaccio

La classifica per provincia

Nel confronto tra le province, Frosinone ospita ad oggi il maggio numero di unità collabenti: sono 32.023 in crescita di 4 punti rispetto al 2020. Sul podio si collocano anche Cosenza e Messina, rispettivamente 23.338 e 18.879 unità e con tassi di crescita che in entrambi i casi raggiungono la doppia cifra. Seguono Torino (16.165) e Cuneo (15.564) mentre nella provincia di Milano gli immobili "F2" si fermano a 1.792. Nella città metropolitana di Roma, infine, sono 5.787, in crescita di quasi 20 punti. In termini percentuali, la provincia di Napoli registra l’incremento maggiore in termini assoluti: +24% in quattro anni.

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La classifica dei comuni capoluogo

Limitando l’analisi ai comuni capoluogo, la maggior parte dei ruderi si concentra nelle città del Mezzogiorno: a guidare la classifica è Palermo con 3.787 unità prive di proprietà sparse nel territorio comunale. In seconda posizione si piazza Reggio Calabria con 2.537 unità davanti a Messina, Ragusa e Roma. Crescono gli immobili "F2" anche a Milano dove, tuttavia, non superano quota 361.

Pagamento in due rate

Sono oltre 25 milioni i proprietari di immobili diversi dall'abitazione principale chiamati a versare l’Imu, che prevede due rate annuali, con scadenze il 16 giugno e il 16 dicembre. In totale l’acconto di giugno vale circa 11 miliardi di euro, quasi la metà dei 19,4 dovuti annualmente per l’imposta municipale sugli immobili.

 

Per approfondire: Imu, scadenza al 16 giugno. Verranno versati 11 miliardi di euro

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Il costo medio dell’Imu

Stando ai calcoli della Uil - effettuati tramite una simulazione del Servizio stato sociale, politiche fiscale previdenziali, immigrazione - quest’anno il costo medio nazionale complessivo dell'Imu per una seconda casa in una città capoluogo sarà di 977 euro.

Le città più care

L'analisi dei costi annuali dell'Imu per le seconde case mostra significative variazioni tra le diverse città italiane. Al primo posto tra le città più care c’è ancora Roma, seguita da Milano e Venezia. La Capitale, quindi, si riconferma anche per il 2025 al primo posto con un valore medio annuo di 3.499 euro. Seguono Milano, dove il costo medio annuo è di 2.957 euro, e Venezia con 2.335 euro.

 

Per approfondire: Imu sulla seconda casa, Roma la più cara: ecco le città in cui si spende di più e di meno

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