Introduzione
Bruxelles e Washington hanno trovato l'intesa su una tariffa del 15% per le importazioni europee oltreoceano. I settori principali sono automotive, aerospazio, farmaceutica, beni di lusso e meccanica avanzata: i cinque assi industriali su cui si è misurata la tenuta della diplomazia.
L’Osservatorio economico del ministero degli Esteri spiega che nel 2024 le esportazioni italiane di merci verso gli Stati Uniti hanno raggiunto quasi i 65 miliardi di euro, che equivalgono al 10,4% del totale dell’export totale italiano. Rispetto al 2023 c’è stato un calo del 3,6%. Il 20% delle esportazioni è rappresentato da macchinari e apparecchiature. Il 15% da articoli farmaceutici, chimici e medicinali. Al 12% ci sono i mezzi di trasporto.
I nuovi dazi al 15% potrebbero determinare un impatto sul Pil abbastanza limitato. Nei prossimi giorni, con un voto dei 27 membri Ue, saranno accantonati i due pacchetti di contromisure (i cosiddetti 'controdazi') da 92 miliardi di euro che sarebbero dovuti scattare il 7 agosto.
Quello che devi sapere
Filiera agroalimentare
L'aliquota flat si estende anche alla filiera agricola assorbendo i dazi preesistenti: in alcuni casi - come per i prodotti lattiero-caseari e l'olio extravergine d'oliva italiano - si arriva a un impatto nullo. Diverso il destino del vino che, salvo un'esenzione ancora da confermare, rischia un incremento dei dazi rispetto all'attuale soglia del 2,5%. I prodotti agricoli e alimentari italiani esportati equivalgono a otto miliardi
Per approfondire: Dazi, da aliquote a investimenti: cosa prevede accordo Usa-Ue. Meloni: "Definire dettagli"
Industria automobilistica
L’industria automobilistica e dei componenti auto ottiene un allentamento del dazio, che scende dal 27,5% al 15%. Una tariffa ancora robusta, ma che ridà ossigeno a uno dei comparti più strategici per l'export continentale
Acciaio e alluminio
Nessuna concessione per i metalli industriali: i dazi Usa del 50% restano in vigore. Già nel 2018 Trump applicò tariffe rispettivamente del 25 e 10% ai comparti, provocando una reazione a catena: le contromisure continentali per 2,8 miliardi di euro colpirono prodotti simbolici come bourbon, Levi's e Harley-Davidson. L’italia però nel tempo ha ridotto notevolmente l’export di acciaio, mentre quello di alluminio ha continuato ad avere diffusione
Farmaci e chip
Il comparto sanitario - farmaci, vaccini e dispositivi essenziali - e i semiconduttori si fermano a quota 15, senza tuttavia essere al riparo. Trump si è già detto intenzionato a introdurre dazi progressivi sui due settori a partire da agosto e, per i pharma, non ha escluso l’ipotesi di arrivare alla cifra altissima, del 200%. L’Italia esporta in Usa una cifra pari a 10 miliardi
Materiali strategici
Si prevede l’azzeramento dei dazi su litio e terre rare, considerati materiali strategici
Energia
L’accordo include anche l’acquisto di gnl usa da parte dell’Ue. Lo ha confermato la stessa Ursula Von Der Leyen: “Aumenteremo anche la nostra cooperazione energetica. Gli acquisti di prodotti energetici statunitensi diversificheranno le nostre fonti di approvvigionamento e contribuiranno alla sicurezza energetica dell'Europa. Sostituiremo il gas e il petrolio russi con acquisti significativi di GNL e combustibili nucleari statunitensi. I chip di intelligenza artificiale statunitensi contribuiranno ad alimentare le nostre gigafactory di intelligenza artificiale". Ha poi aggiunto che l'acquisto di energia Usa è suddiviso in tre anni, quindi si articolerà durante il mandato di Trump: 250 all'anno
Esenzioni
A festeggiare i dazi zero sono alcuni dei settori più sensibili e ad alta intensità tecnologica: aerei civili, robotica avanzata e macchinari industriali. In particolare, l'industria aerospaziale - storicamente segnata dal contenzioso tra il colosso franco-europeo Airbus e l'americana Boeing - beneficia di un tacito accordo di non belligeranza. Anche liquori e alcool potrebbero essere risparmiati
Chi ha siglato il patto
A sigillare il patto di Turnberry, annunciato da Ursula von der Leyen e Donald Trump dopo un bilaterale di circa un'ora, sono stati il commissario Ue Maros Sefcovic e il tandem americano formato da Howard Lutnick e Jamieson Greer, determinati a mettere al riparo un interscambio da 1.400 miliardi di euro l'anno che spazia dalle Volkswagen al Cognac e al burro Kerrygold in partenza per l'America, ai Boeing 747 e al bourbon diretti verso l’Europa
Confcommercio: "Costo comunque rilevante"
"Bene la certezza ma il costo è comunque rilevante". Così Confcommercio in una nota sull'accordo sui dazi. "Si tratta di un accordo complesso e che andrà valutato con attenzione, anzitutto per chiarire se la soglia dei dazi livellati al 15% sulle merci europee esportate negli Stati Uniti sia ricomprensiva dei dazi preesistenti"
"Impatto stimato 8/10 miliardi di euro"
"Quanto all'Italia, prime stime segnalano, per il 2025, un impatto diretto dei dazi al 15% a danno del nostro export ricompreso nell'ordine di 8/10 miliardi di euro: impatto cui bisogna aggiungere gli effetti della svalutazione del dollaro". "Dollaro debole e riduzione del reddito globale incideranno, inoltre, sul nostro turismo, la cui componente incoming (52 miliardi di euro nel 2023) costituisce una delle principali voci attive della bilancia italiana dei pagamenti". Per Confcommercio si tratta, ora, "di reagire con determinazione, facendo leva sulle peculiari caratteristiche di qualità" e "attraverso misure di sostegno". Inoltre, è davvero il momento di puntare sul rafforzamento della competitività e del mercato interno: in Europa, debito comune per il finanziamento di investimenti in beni pubblici europei (sicurezza, energia, reti infrastrutturali, intelligenza artificiale) e mobilitazione del risparmio anche attraverso l'Unione del mercato dei capitali; nel nostro Paese, compiuta messa a terra del PNRR, sostegno agli investimenti ed avanzamento del processo di riforma del sistema fiscale
Per approfondire: Dazi, Meloni: "Giudizio positivo su accordo Usa-Ue, priorità era evitare lo scontro"