Conti correnti, via libera unanime alla proposta di legge alla Camera. Ecco cosa cambia

Economia
©IPA/Fotogramma

Introduzione

Nella giornata di ieri c’è stato il via libera della Camera dei deputati alla proposta di legge che prevede l'obbligo per le banche di stipula di un contratto di conto corrente "con chiunque lo richieda". Il testo ora passa all'esame del Senato

Quello che devi sapere

Cosa prevede il testo

Il testo prevede che "fermo restando l'obbligo di osservare le disposizioni nazionali ed europee in materia di contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, la banca non può in alcun caso esimersi dalla stipula di un contratto di conto corrente con chiunque lo richieda". La banca "comunica l'eventuale diniego di stipula, derivante dall'osservanza delle norme antiriciclaggio ed antiterrorismo, motivandolo per iscritto, entro dieci giorni dalla richiesta di apertura del conto corrente". L'istituto di credito, infine, salvo i casi di contrasto con la normativa antiriciclaggio e antiterrorismo, "non può recedere dal contratto di conto corrente a tempo determinato o indeterminato quando i saldi siano in attivo"

 

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L’idea dietro la proposta di legge

L’idea dietro questa proposta di legge nasce dalle proteste di numerosi cittadini che hanno denunciato l’inspiegabile chiusura del conto, anche se in positivo, che non ha permesso loro di accedere alle operazioni economiche essenziali come l’accredito dello stipendio oppure la domiciliazione delle bollette. Una limitazione che rischiava di portare queste persone, segnalate come “non bancabili”, a restare escluse dal sistema finanziario

 

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Salvini: "Vittoria della Lega”

"Il via libera della Camera alla pdl che prevede l'obbligo delle banche di stipula di un contratto di conto corrente "con chiunque lo richieda" è una vittoria della Lega. Si tratta di una nostra battaglia storica a difesa di tutti i cittadini in difficoltà". Lo afferma il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini

Del Barba (Italia Viva): “Maggiori garanzie ai cittadini”

“Con questo provvedimento si offrono maggiori garanzie ai cittadini rispetto a uno strumento imprescindibile sul piano economico e legale come il conto corrente, riequilibrando il rapporto tra cittadino e sistema bancario". A dichiararlo è stato Mauro Del Barba, deputato di Italia Viva, nel corso della dichiarazione di voto sulla pdl riguardante i conti correnti. "La pdl sancisce due principi fondamentali. Ogni cittadino ha diritto all'apertura di un conto corrente; la banca deve spiegare i motivi della sua eventuale chiusura. La norma sana i margini di arbitrarietà lasciati alle banche dal recepimento della direttiva Ue sui conti correnti di base. L'introduzione dell'obbligo di una motivazione scritta sulla chiusura unilaterale o il rifiuto di apertura di un conto pone le condizioni perché il cittadino possa fare ricorso. Questo consente di precisare la natura della decisione della banca. In questo modo si evita, tra l'altro, come avviene in alcuni paesi, che i controlli anti-riciclaggio possano diventare un pretesto per impedire a dissidenti o giornalisti scomodi di aprire un conto corrente e quindi esercitare la propria dissidenza. Con questa pdl rafforziamo la cittadinanza economica, affermiamo la centralità dei diritti digitali e di accesso e mettiamo un argine alla crescente asimmetria tra cittadini e grandi soggetti finanziari. Iv voterà con convinzione a favore”

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Ricciardi (Pd): “Pdl tassello giusto per cittadinanza completa"

“Il provvedimento sui conti correnti non è una questione meramente burocratica ma l'ennesimo tassello che la politica deve aggiungere al diritto di cittadinanza completa e che non lascia indietro nessuno. Il diritto che lega cittadini e banche che stiamo discutendo è un obbligo di civiltà dopo che per molto tempo veniva ti negata la possibilità di aprire un conto corrente se non eri specchiato o non avevi 'l'amico' che te lo permetteva. Si restituisce il rapporto di fiducia tra Stato e cittadini che non dovranno più dimostrare di essere 'più puri tra i puri' per avere un diritto". A dichiararlo è stato il deputato Toni Ricciardi, vicepresidente del Gruppo Pd, che ha in questo modo annunciato il voto favorevole dei dem sulla pdl dell'obbligo di contrarre e recesso della banca nei rapporti di conto corrente

Le critiche dell’Abi

L’Associazione bancaria italiana (Abi) ha contestato questo progetto di legge, sostenendo che la chiusura dei conti bancari non sia un fenomeno sistemico. L'Associazione ha poi fatto notare come la modifica del Codice civile sarebbe lesiva del principio della libertà contrattuale sancita nell’ordinamento. Infine, si creerebbe un disallineamento con la normativa europea

 

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