Assegno di inclusione, arriva il bonus ponte da 500 euro per il mese di stop
EconomiaIntroduzione
Dopo l'annuncio del governo, è in arrivo il contributo straordinario una tantum per i beneficiari dell'Assegno di inclusione che devono rinunciare all'aiuto economico per un mese prima di poter ottenere il rinnovo. Il bonus “ponte” potrà valere fino a 500 euro, ma sarà erogato solamente con la prima mensilità dell'Adi, una volta rinnovato (e comunque entro dicembre, ndr). Quindi, nel periodo in cui l'assegno sarà sospeso, non arriverà comunque alcun aiuto economico.
A stabilirlo è l’emendamento al decreto Ilva firmato dal governo e depositato al Senato, dove il provvedimento è in lavorazione per essere convertito in legge. Sono oltre 500mila i nuclei che vedranno la fine del sostegno dopo 18 mesi
Quello che devi sapere
Cos'è l'Adi
L'Assegno di inclusione (Adi) è lo strumento con cui il governo ha sostituito sul fronte dell'aiuto alle famiglie più povere il Reddito di cittadinanza. Riconosciuta a decorrere dal 1° gennaio 2024, la misura serve a contrastare la povertà, la fragilità e l’esclusione sociale delle fasce deboli attraverso percorsi di inserimento sociale, formazione e lavoro
Per approfondire: Inps, cambiano requisiti per Assegno inclusione e Supporto formazione lavoro. Cosa sapere
La sospensione di un mese
Chi termina i 18 mesi di fruizione dell’Assegno di inclusione, e si vede sospendere per almeno un mese l’erogazione del sussidio, potrà ricevere il nuovo bonus da 500 euro, cioè una mensilità extra. Lo prevede l’emendamento presentato dal governo al ddl di conversione del decreto Ilva (n. 92/2025). Una proposta che mette nero su bianco quanto preannunciato nei giorni scorsi dalla ministra del Lavoro Marina Calderone, cioè l’erogazione di un contributo extra per non lasciare scoperti i nuclei familiari che a partire da giugno esauriscono le 18 mensilità dell’Adi. La normativa, infatti, prevede che i beneficiari possano ottenere il sussidio per un massimo di 18 mesi continuativi. Alla scadenza si può chiedere il rinnovo di un anno, ma deve passare un mese prima di cominciare a ricevere di nuovo i pagamenti
Per approfondire: Assegno inclusione, stop pagamenti per i primi percettori. Calderone: “Contributo in Cdm”
Come non rimanere scoperti
Il contributo extra serve ad evitare dunque di rimanere scoperti nel mese che intercorre tra la fine delle prime 18 mensilità e l’inizio delle successive. I primi ad essere coinvolti sono i beneficiari che ricevono l’Assegno dalla sua introduzione, quindi da gennaio 2024, e che hanno terminato i 18 mesi di fruizione a giugno 2025. Dal 1° luglio per loro è possibile presentare la domanda per il rinnovo di un anno della prestazione, come annunciato dal Ministero del Lavoro e dall’Inps, che ha fornito anche tutte le istruzioni per procedere. Come si legge nel testo dell’emendamento, il contributo aggiuntivo sarà erogato in via eccezionale per il 2025 e avrà un valore massimo di 500 euro. La somma sarà erogata “con la prima mensilità di rinnovo dell’assegno di inclusione e comunque entro e non oltre il mese di dicembre”
Le famiglie coinvolte
Secondo le stime contenute nella relazione tecnica allegata all’emendamento, le famiglie interessate dal contributo extra sono circa 533.000. Queste dovrebbero raggiungere la diciottesima mensilità dell’Adi entro ottobre
I requisiti
Chi termina i 18 mesi di fruizione dell’Assegno di inclusione, come detto, può chiedere il rinnovo della prestazione per un altro anno, a patto che siano mantenuti i requisiti di accesso alla prestazione. La legge di Bilancio 2025 ha introdotto alcune significative modifiche relative all’Adi e, tra i nuovi requisiti presenti, ci sono:
- soglia ISEE innalzata da 9.360 euro a 10.140 euro;
- reddito familiare aumentato da 6 mila euro a 6.500 euro. Per nuclei composti da persone di età pari o superiore a 67 anni o con disabilità grave o non autosufficienza, la soglia passa da 7.560 euro a 8.190 euro (il valore è moltiplicato per il parametro della scala di equivalenza stabilito dall’art. 2 del decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48);
- la soglia di reddito familiare per le famiglie in affitto è elevata a 10.140 euro, come indicato nella Dsu per l’Isee;
- integrazione del reddito: il valore massimo dell’integrazione per le famiglie residenti in abitazioni in locazione, con contratto registrato, passa da 3.360 euro a 3.640 euro, e da 1.800 euro a 1.950 euro per nuclei composti da persone di età pari o superiore a 67 anni o con disabilità grave o non autosufficienza
Come fare domanda per il rinnovo
La domanda di rinnovo deve essere presentata all’Inps. Le famiglie devono trasmettere lo stesso modello già utilizzato per la prima domanda. Per fare domanda bisogna collegarsi alla pagina dedicata sul sito Inps, accedendo con credenziali SPID, CIE, CNS o eIDAS oppure è possibile inviarla con il supporto degli Istituti di Patronato e dei Caf. Se la domanda viene accolta, il beneficio è riconosciuto dal mese successivo
Le semplificazioni
Come sottolineato dall’Inps nel messaggio con le istruzioni operative, per i nuclei familiari che non hanno subito variazioni sono previste alcune semplificazioni. In particolare, non è necessaria di nuovo l’iscrizione al Siisl e la sottoscrizione di un nuovo Pad (Patto di attivazione digitale)
Per approfondire: Bonus centri estivi Inps 2025, riconosciuto un contributo fino a 400 euro. Come funziona