Lavoro, le lauree più richieste per trovare un'occupazione: da ingegneria a informatica
EconomiaIntroduzione
Dall’ultima indagine Almalaurea sul profilo occupazionale dei laureati in Italia. Emerge che le materie più utili in termini di applicazione lavorativa sono, come già noto: Ingegneria, Informatica e Medicina. Dal report, analizzato da Skuola.net, si evince anche che nel 2024 il tasso di occupazione è stato pari – a un anno dal conseguimento del titolo – al 78,6% sia per i laureati di primo livello sia tra quelli di secondo livello, del 2023. I valori segnano un aumento nell’ultimo anno (+4,5 e +2,9 punti percentuali, rispettivamente).
Quello che devi sapere
Le lauree con il maggior tasso occupazionale
Più nel dettaglio: Ingegneria industriale e dell’informazione offre un tasso occupazionale superiore al 90%, pari al 92,6%. Subito dopo c’è Informatica, con 91,2%. Terza Medicina, con 87,9%. I laureati in queste discipline hanno maggiori possibilità di trovare lavoro rispetto a chi sceglie un profilo di carattere politico-sociale o attinente alla comunicazione (lo stesso vale per i laureati dei gruppi disciplinari psicologico, giuridico, letterario-umanistico).
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Lauree triennali
Tra le lauree di primo livello (quindi triennali) quelle in ambito sanitario e farmaceutico sono le più consigliabili dal punto di vista del collocamento: il tasso a un anno è dell’81,2%. Segue l’area giuridica con 65,8% e quella relativa all’educazione e formazione con il 60%. Buone le retribuzioni mensili nel gruppo disciplinare di Ingegneria industriale e dell’informazione e dell’ Informatica ICT, ma senza una laurea magistrale le possibilità di ingresso sono ridotte (30,1% e 59,5%).
Lauree magistrali
Nel caso delle lauree magistrali in cima, come detto, c’è Ingegneria industriale e dell’informazione, con un tempo medio per trovare lavoro pari a quasi due mesi. Seguono le altre nei settori già citati. Al quarto posto compaiono i settori dell’architettura e dell’ingegneria civile: i laureati possono contare su un tasso di occupazione pari all’87%. Seguono il gruppo dell’Economia con quasi l’86% e l’Agrario-Forestale con l’82,3%.
La retribuzione mensile media
E gli stipendi? Nel 2024 la retribuzione mensile netta a un anno dal titolo è, in media, pari a 1.492 euro per i laureati di primo livello e a 1.488 euro per i laureati di secondo livello. Tali valori risultano in aumento nell’ultimo anno del 6,9% per i laureati di primo livello e del 3,1% per quelli di secondo livello.
Lo smart working
La rilevazione AlmaLaurea del 2024 mostra come lo smart working e, più in generale, il lavoro da remoto, coinvolga complessivamente il 17,6% dei laureati di primo livello e il 30,8% dei laureati di secondo livello occupati a un anno dal titolo. Dopo il tendenziale calo nella diffusione dello smart working, osservato fino al 2023, a seguito di un graduale ritorno alla normalità dopo la fase emergenziale, nel 2024 si registra un aumento rispetto a quanto osservato nel 2023 (+1,9 punti percentuali tra i laureati di primo e +5,9 punti tra quelli di secondo livello). Resta vero che questa modalità di lavoro è comunque più diffusa rispetto a quanto osservato prima dello scoppio della pandemia.
La soddisfazione per corso di laurea: i corsi triennali
Distinguendo per tipo di corso di laurea, la soddisfazione per l’esperienza universitaria risulta alta tra i laureati di primo livello: il 90,6% si dichiara complessivamente soddisfatto del corso di studio concluso. I più appagati sono i laureati dei gruppi educazione e formazione (95,1%), giuridico (93,2%), psicologico (93,1%), ma anche scientifico (92,2%) e letterario umanistico (91,8%). Seppure il divario sia complessivamente contenuto, si mostrano più critici nelle valutazioni i laureati del gruppo linguistico (85,2%).
A ciclo unico
Tra i laureati magistrali a ciclo unico l’88,6% si dichiara complessivamente soddisfatto dell’esperienza universitaria. Particolarmente soddisfatti, anche in questo caso, sono i laureati del gruppo educazione e formazione (93,0%) e i laureati del gruppo giuridico (91,4%); meno soddisfatti i laureati del gruppo medico e farmaceutico (85,2%).
Laurea magistrale
Il livello di appagamento complessivo dei laureati magistrali biennali per la più recente esperienza universitaria è pari all’89,9%. I più soddisfatti sono i laureati dei gruppi letterario-umanistico (92,9%), ingegneria industriale e dell'informazione (92,3%), economico (91,6%), psicologico e informatica e tecnologie ICT (entrambi 90,6%); i più critici invece sono i laureati del gruppo del medico-sanitario (81,4%) e quelli di scienze motorie e sportive (84,6%).
Da quali scuole provengono i laureati
Per quanto riguarda il background formativo dei laureati nel 2024, vi è una prevalenza dei diplomi liceali (73,0%), in particolare di quelli scientifici (posseduto dal 37,5% dei laureati), linguistici e classici (rispettivamente 11,9% e 11,7%). Segue il diploma tecnico, che riguarda il 19,7% dei laureati, mentre è del tutto marginale il diploma professionale (3,3%).
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