Ducati, mercato in difficoltà. Azienda non allunga i contratti a termine

Economia
©Getty

Secondo quanto riporta Il Corriere della Sera, l'azienda ha deciso di non prorogare i lavoratori impiegati con contratti a termine, in scadenza a giugno, riducendo in parallelo il ricorso al part time. "L’attuale scenario globale ha generato un impatto significativo sul mercato delle due ruote che è calato a doppia cifra rispetto allo scorso anno", ricorda Ducati. Ma sottolinea anche: "Andiamo meglio del mercato pur registrando gli effetti, in modo decisamente minore, di questa crisi globale"

ascolta articolo

Secondo quanto riporta Il Corriere della Sera, Ducati ha deciso di non prorogare i lavoratori impiegati con contratti a termine, in scadenza a giugno, riducendo in parallelo il ricorso al part time. La decisione è legata anche agli effetti della crisi globale e al fatto che il mercato delle due ruote sia calato a doppia cifra rispetto allo scorso anno. Va poi sottolineato che, tra maggio e giugno, nello stabilimento della casa motoristica bolognese, sono arrivati a scadenza circa 450 contratti a termine, rispetto al picco di 500 che di solito viene impiegato nella prima metà dell’anno. In questa fase che si concentra il 65-70% della produzione, contro il 30-35% dei secondi 6 mesi, quando tuttavia di solito restavano al lavoro 100-150 lavoratori a termine. Nel 2025 non sarà così: il loro numero si aggira ora su una cinquantina e scenderà ancora a fine luglio. 

La situazione sui part time

Poi c’è la decisione di ridurre il ricorso ai part time ciclici verticali. Ci sono circa 150 dipendenti a tempo indeterminato, stabilizzati nel 2023-2024, che lavorano per un minimo di 8 mesi all’anno ma che poi arrivano anche a 10-11. Quest’anno, però, solo per una parte di loro sono garantiti più mesi di quelli minimi contrattuali. I sindacati stanno provando a studiare una soluzione.

Approfondimento

Offerte di lavoro, ecco i settori che assumono di più in Italia

Le motivazioni di Ducati

"L’attuale scenario globale ha generato un impatto significativo sul mercato delle due ruote che è calato a doppia cifra rispetto allo scorso anno. In questo contesto Ducati, azienda solida, forte di una sequenza di vittorie in campo sportivo e di una gamma con ben 10 prodotti nuovi per il 2025, conquista quote di mercato, cioè va meglio del mercato pur registrando gli effetti, in modo decisamente minore, di questa crisi globale", sottolinea l’azienda come riporta Il Corriere della Sera. "Ducati è un’azienda stagionale che vede il picco di produzione nei primi sei mesi dell’anno - spiega ancora il gruppo - . La pianificazione aziendale avviene secondo le stime del mercato che ci aspettavamo fosse in leggera flessione. Per questo motivo, dato lo scenario generato da dazi, guerra commerciale, guerre e incertezze varie abbiamo rivisto la pianificazione dei prossimi sei mesi dell’anno senza prorogare i contratti a tempo determinato che erano in scadenza, cosa che invece era accaduta in alcuni anni passati".

Economia: I più letti