L’Italia è il settimo Paese europeo per incidenza di persone a rischio povertà o esclusione sociale: solo Bulgaria, Romania, Grecia, Spagna, Lettonia e Lituania registrano valori più alti. Nel 2024 assistiti 278mila nuclei, con una crescita del 62% dal 2014
Sono oltre 5,6 milioni i poveri assoluti in Italia. Lo si legge nel terzo report statistico nazionale 2025 di Caritas Italia. “Istat" – si legge nel report – "rileva che quasi un residente su 10 vive in uno stato di povertà assoluta (il 9,7% della popolazione). Oggi si contano complessivamente 5 milioni e 694 mila poveri assoluti, per un totale di 2 milioni e 217 mila famiglie, che non dispongono delle risorse necessarie per una vita dignitosa, impossibilitati cioè ad accedere a un paniere di beni e servizi essenziali, quali ad esempio alimentazione adeguata, abbigliamento, abitazione”. Per quanto riguarda il contesto europeo si evidenzia che “il 21% della popolazione vive in una condizione di rischio povertà o esclusione sociale; si tratta di oltre 93 milioni di individui – più di un europeo su cinque- che sperimentano condizioni di grave deprivazione materiale/sociale o che sono penalizzati sul fronte del reddito o da una condizione di bassa intensità lavorativa. L’Italia è il settimo Paese per incidenza di persone a rischio povertà o esclusione sociale (al 23,1%, in aumento rispetto al 22,8% del 2023): solo Bulgaria, Romania, Grecia, Spagna, Lettonia e Lituania registrano valori più alti”.
Nel 2024 assistiti 628mila nuclei: +62% dal 2014
Sono sempre di più le persone si rivolgono alla Caritas. L'aiuto raggiunge molte famiglie e, nel complesso, circa il 12% di quelle in povertà assoluta. Nel 2024 i Centri di Ascolto e servizi Caritas hanno accolto 277.775 persone, corrispondenti ad altrettanti nuclei familiari. Un numero in crescita del 3% rispetto al 2023 e del 62,6% rispetto a dieci anni fa (2014). Cala l'incidenza dei "nuovi ascolti" (37,7%, contro il 41% del 2023), mentre crescono le situazioni di povertà intermittente o di lunga durata. Allarmante è l'aumento dei casi di cronicità: oltre un assistito su quattro (26,7%) vive in una condizione di disagio stabile e prolungato.
Il 23,5% degli assistiti ha un lavoro, ma non basta
Tra le persone che sono accolte e sostenute dalla Caritas, l'età media è oggi di 47,8 anni. Cresce la presenza degli anziani: se nel 2015 gli over 65 erano solo il 7,7%, oggi rappresentano il 14,3% (il 24,3% tra gli italiani). Restano strutturali le difficoltà delle famiglie con figli, che costituiscono il 63,4% degli assistiti. Prevale la fragilità occupazionale: il 47,9% è disoccupato, mentre il 23,5% ha un lavoro che non costituisce un fattore protettivo rispetto all'indigenza. Tra i 35-54enni la percentuale dei 'working poor' supera addirittura il 30%.
