Assegno unico, quando arriva a giugno? A chi spetta e come mutano gli importi con l’Isee
Economia
Introduzione
Come comunicato dall’Inps nel messaggio numero 633 del 19 febbraio scorso, le famiglie che già ricevono la prestazione e non sono destinatarie di modifiche vedranno l’accredito per il mese in corso a partire da venerdì 20 giugno. Mentre dovranno attendere gli ultimi giorni del mese, dal 27 al 30 giugno, i nuclei che hanno inoltrato le nuove domande così come i soggetti sui quali sono intervenuti aggiornamenti con eventuali conguagli o correzioni. Ecco cosa sapere sul contributo.
Quello che devi sapere
Cos’è l’Assegno Unico
L’Assegno unico e universale (Auu) è un sostegno economico per le famiglie con figli a carico. L’aiuto spetta ai nuclei per ogni figlio minorenne a carico. Per i nuovi nati decorre dal settimo mese di gravidanza. L'aiuto spetta anche per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni, a patto che:
- frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, o un corso di laurea;
- svolga un tirocinio o un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8mila euro annui;
- sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
- svolga il servizio civile universale
L'aiuto spetta anche per ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età.
Per approfondire: La rubrica di Carlo Cottarelli: Btp, 3 motivi che rendono i titoli di Stato appetibili
Le variazioni dell’importo
L’importo spettante varia in base ad alcuni fattori: tra questi la condizione economica del nucleo familiare sulla base di un Isee valido al momento della domanda, l’età, il numero dei figli ed eventuali situazioni di disabilità
Perché è unico e perché è universale
L’Assegno è definito unico perché punta a semplificare gli interventi diretti a sostenere la genitorialità e la natalità. È universale perché garantito in misura minima a tutte le famiglie con figli a carico, anche in assenza di Isee o con Isee superiore alla soglia di 45.939,56 euro
Sospesa la maggiorazione temporanea
Da marzo 2025 è stata sospesa la maggiorazione temporanea che spettava ai nuclei familiari con Isee fino a 25mila euro che era stata introdotta come compensazione per la perdita dell’Assegno al Nucleo Familiare
Gli aumenti legati all’inflazione
A partire dal 1° gennaio 2025, l'importo dell'Auu e le relative soglie Isee sono adeguati in base all'aumento del costo della vita (+0,8% nel 2024). I genitori con figli con meno di un anno di vita avranno un aumento del 50% dell'assegno fino al compimento di un anno. Le famiglie con almeno 3 figli e Isee fino a 45.939,56 euro vedranno un aumento del 50% per i figli tra 1 e 3 anni. Le famiglie con almeno 4 figli avranno un aumento fisso di 150 euro al mese
L’aggiornamento Isee
Dal 28 febbraio è scaduto il termine per il rinnovo della dichiarazione Isee, utile ad aggiornare i parametri per ricevere un bonus adeguato alla propria condizione (fino a 201 euro). Se non si è ancora inviata per tempo la nuova documentazione, si è ricevuto da marzo l'importo minimo del bonus, con valore pari a 57,5 euro.
Per approfondire: Assegno unico, platea più larga dopo esclusione dei titoli di Stato dall’Isee. Cosa sapere
La scadenza del 30 giugno
C’è tempo fino al 30 giugno per presentare la Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) e poter così ricevere, oltre agli importi corretti dei prossimi mesi, anche eventuali arretrati maturati dal mese di marzo in poi
Come presentare la nuova Dsu
Per ottenere una Dsu aggiornata si può procedere attraverso il patronato (Caf) o tramite il portale Inps dove si può accedere con la Carta nazionale dei servizi (Cns), Spid e la Carta d'identità elettronica (Cie)
In caso di ritardi
Le domande inviate dopo il 30 giugno faranno partire il pagamento dal mese successivo, in base all’Isee disponibile al momento della domanda
Gli importi
Ma quanto si riceve con l’Assegno unico? Chi ha presentato la Dsu aggiornata può ottenere diversi aumenti: l’importo, infatti, sale da 199,40 a 201 euro per i figli minorenni; da 96,90 euro a 97,70 euro per i compresi tra 18 e 20 anni; si passa da 119,60 euro a 120,60 euro per i figli non autosufficienti e da 34,10 a 34,40 euro per il secondo percettore di reddito.
Per approfondire: Pagamenti Inps giugno 2025, le date da segnare sul calendario