Caro gelato, aumento prezzi del 30% in 4 anni: le città dove costa di più

Economia
©Getty

Introduzione

Il consumo di gelato è cresciuto del 4% rispetto allo scorso anno. Salgono, però, anche i prezzi: in quattro anni sono aumentati di quasi il 30%. Il costo medio del gelato in vaschetta in Italia, che si attesta oggi a 5,87 euro al chilo, si fermava a una media di 4,54 euro del 2021. I dati sono del Centro di formazione e ricerca sui consumi (Crc) che ha elaborato i dati pubblicati sull'apposito osservatorio Mimit, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, mettendo a confronto i prezzi attuali di una vaschetta di gelato da 1 kg in tutte le città italiane con quelli in vigore nel 2021. 

Quello che devi sapere

In quali città costa di più

Firenze è la città che oggi segna il prezzo più alto del gelato, con una media di 8,05 euro al Kg, seguita da Forlì (7,68 euro), Bolzano (7,19 euro), Ravenna (7,18 euro) e Biella (7,14 euro)

 

Per approfondire: Gelati, ecco quelli meno calorici in assoluto. La classifica di Altroconsumo

E in quali costa meno

Dall'altra parte della classifica si trova Macerata, che risulta essere la provincia più conveniente con un prezzo medio di 4,55 auro al chilo. Sul secondo gradino del podio si trova poi Treviso, con 4,56 euro e al terzo posto Cuneo con 4,64 euro

pubblicità

Padova, Modena e Livorno i centri con i maggiori rincari

Sul fronte dei rincari è a Padova che si registrano gli aumenti più pesanti, pari al +54,3% sul 2021, seguita da Modena (+50,4%) e Livorno (+43,5%). Ad Ancona in 4 anni il prezzo è salito solo del 6,4%, a Cremona del +9,3%. Solo sei province italiane registrano incrementi dei listini inferiori al +20% nel periodo considerato

Alcune materie prime sono ancora in crisi

"Dopo la forte escalation dei prezzi registrata negli ultimi anni a seguito del caro-energia e della guerra in Ucraina, l'andamento dei listini dei gelati si è stabilizzato, ma pesa ancora la crisi di alcune materie prime, a partire dal cacao - spiega il presidente del comitato scientifico Crc, Furio Truzzi - Un business quello del gelato confezionato che ha raggiunto in Italia quota 1,9 miliardi di euro, con consumi pro-capite per circa 2 kg e ben 3,7 miliardi di porzioni vendute, cui si aggiungono 3 miliardi di euro di consumi per quello artigianale" - conclude Truzzi

pubblicità

+24% per i gelati a stecca, +23 per quelli in vaschetta

Aumenti di prezzo erano stati rilevati in giugno anche da un rapporto congiunto Facile.it – Consumerismo No Profit, che si era occupato di sondare il costo delle voci di spesa delle famiglie italiane relative all’estate 2025. Era stato riscontrato una aumento del prezzo medio del 9%: del +24 % per i gelati a stecca e +23 % per quelli in vaschetta. "ll caro materie prime e bollette ha pesato anche sul gelato: latte, zucchero, cacao e panna hanno subito rincari tra il 50 % ed il 100%, costringendo artigiani e industria ad adeguare i listini", avevano spiegato gli analisti. 

Il costo del cibo in estate

Lo studio di mercato, riguardo alla voce Alimentazione, evidenziava inoltre che il "costo del cibo è un’altra voce che tende a crescere durante l’estate". "La necessità di rinfrescarsi porta all’acquisto più frequente di frutta e verdura, spesso costosa, oltre a bevande fresche, gelati e snack che non fanno parte della routine invernale". "Non mancano barbecue o grigliate in famiglia, che comportano l’acquisto di prodotti extra rispetto alle normali abitudini familiari ed una spesa extra che, secondo Consumerismo No profit, è compresa indicativamente tra 200 e 400 euro" 

pubblicità

I prezzi degli alimentari

La corsa dei prezzi dei generi alimentari, spiega Assoutenti basandosi sui recenti dati Istat, traina l’inflazione, con i listini di cibi e bevande analcoliche che a giugno salgono del +3,5% su anno, pari a un aggravio di spesa da +320 euro annui per una famiglia con due figli solo per la voce alimentazione. “I listini dei generi alimentari continuano a crescere in Italia, al punto che quelli non lavoratori segnano un incremento del +4,2% su anno – spiega il presidente Gabriele Melluso - Alcuni prodotti continuano a registrare rincari astronomici: il burro aumenta del +19,7% sul 2024, il caffè del 24,8%, il cioccolato del 12,9%, il cacao del 21,3%. Ma a giugno salgono anche formaggi e latticini (+6,3%), uova (+7,2%), frutta fresca (+7,2% col record degli agrumi, +15,8%, pesche e nettarine +13,5%), pomodori +7,4%, gelati +4,6%". 

L'andamento dei prezzi in estate

“Un trend quello dei rialzi alimentari che prosegue oramai da mesi, e che sta peggiorando con l’aumento della domanda per i beni tipici dell’estate. Chiediamo al governo di prestare la massima attenzione all’andamento dei prezzi nel comparto, perché si tratta di spese primarie di cui le famiglie non possono fare a meno, e che incidono pesantemente sui bilanci degli italiani”, ha concluso Melluso.

 

Per approfondire: Inflazione, quali sono le città italiane più care. LA CLASSIFICA

pubblicità