Bonus anziani, la precisazione dell’Inps sui requisiti: vale l’Isee ristretto. Cosa cambia

Economia
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Introduzione

L’Inps, con il messaggio numero 1.842 del 10 giugno 2025, ha fornito nuove indicazioni riguardo alla Prestazione universale per gli anziani non autosufficienti. I dettagli

Quello che devi sapere

Il bonus anziani

La Prestazione universale per gli anziani non autosufficienti, conosciuta anche come bonus anziani, è un’indennità che può essere richiesta dalle persone anziane che hanno almeno 80 anni di età. Inoltre, le persone devono essere non autosufficienti e titolari dell'indennità di accompagnamento. Nelle scorse ore, l’Inps ha fornito alcune precisazioni sui requisiti che servono per ottenere il contributo

 

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L’indennità

Il bonus anziani può arrivare a 850 euro al mese per fare fronte al pagamento dell'assistenza per le persone anziane non autosufficienti e titolari dell'indennità di accompagnamento

 

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La precisazione dell’Inps

Come ha spiegato l’Inps nel messaggio numero 1.842 del 10 giugno 2025, per accedere all’indennità serve un Isee sociosanitario fino a 6mila euro: la novità è che può essere preso in considerazione l’Isee ristretto, che fa riferimento a un nucleo familiare più contenuto rispetto a quello ordinario

 

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Il messaggio

“A seguito delle ulteriori indicazioni fornite dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, si comunica che ai fini del riconoscimento della Prestazione universale deve essere ritenuto valido anche un Isee recante un nucleo ristretto qualora il valore dell'attestazione risulti non superiore a 6mila euro. Restano invariati gli ulteriori requisiti previsti dalle disposizioni per il riconoscimento della prestazione", ha spiegato l’Inps

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Il riesame delle domande

In applicazione delle nuove indicazioni, l'Istituto ha fatto sapere che procederà d'ufficio al riesame delle domande presentate accettando anche le richieste di Prestazione universale in presenza di un'attestazione Isee con un nucleo ristretto non superiore a 6mila euro. “Le istanze saranno sottoposte nuovamente ai controlli centralizzati e, ove necessario, alle eventuali successive verifiche da parte delle Strutture territoriali e, in caso di esito positivo del riesame, verranno trasmesse ai Centri medici legali per la valutazione sanitaria”, ha sottolineato l’Inps

L’Isee sociosanitario

Per accedere al bonus anziani, quindi, bisogna avere l’Isee sociosanitario fino a 6mila euro. Questo tipo di Isee è utilizzabile per l’accesso alle prestazioni socio-sanitarie, ad esempio assistenza domiciliare per le persone con disabilità e/o non autosufficienti. Come precisato dall’Inps, per la Prestazione universale per gli anziani può essere preso in considerazione l’Isee sociosanitario ristretto: fa riferimento a un nucleo familiare più contenuto rispetto a quello ordinario

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Il nucleo ristretto

Il beneficiario di prestazioni sociosanitarie, prestazioni sociosanitarie residenziali e corsi di dottorato, infatti, ha la facoltà di dichiarare, per l’accesso a tali prestazioni, un nucleo familiare “ristretto” e composto da se stesso, il coniuge e gli eventuali figli a carico. Questo, ha precisato l’Inps, vale anche per il bonus anziani

I dettagli

“Il nucleo ristretto – spiega l’Inps – è costruito con riferimento al beneficiario della prestazione. Il beneficiario non deve essere necessariamente il dichiarante, tuttavia il dichiarante deve necessariamente far parte del nucleo ristretto. Per l’inclusione del coniuge e dei figli valgono le stesse regole del nucleo familiare ordinario. Il nucleo ristretto può essere composto anche dal solo beneficiario”

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Il nucleo ristretto composto anche dal solo beneficiario

In quale caso il nucleo ristretto può essere composto anche dal solo beneficiario? L’Inps risponde così: “Nel caso di persona con disabilità maggiorenne, non coniugata e senza figli che vive con i genitori, il nucleo ristretto è composto dalla sola persona con disabilità. In sede di calcolo dell’Isee, quindi, si terrà conto solo dei redditi e patrimoni di tale persona”

La Prestazione universale

Tornando alla Prestazione universale, è una misura pensata per gli anziani non autosufficienti. In particolare, l’agevolazione è destinata agli anziani di almeno 80 anni, titolari di indennità di accompagnamento e con un Isee sociosanitario - anche relativo al nucleo ristretto - non superiore a 6mila euro, a cui è stato riconosciuto un livello di bisogno assistenziale gravissimo. È l’Inps a eseguire i controlli automatici per verificare:

  • il possesso di un Isee sociosanitario valido;
  • la titolarità dell’indennità di accompagnamento;
  • la sussistenza del bisogno assistenziale gravissimo, valutato tramite commissioni mediche e un questionario sul contesto familiare

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Le quote

La Prestazione universale è composta da:

  • una quota fissa, corrispondente all’indennità di accompagnamento;
  • una quota integrativa, attualmente pari a 850 euro mensili

Per cosa è utilizzabile la quota integrativa

La quota integrativa è utilizzabile solo per:

  • remunerare assistenti domiciliari regolarmente contrattualizzati;
  • acquistare servizi di assistenza non sanitaria da imprese qualificate.

L’uso della quota integrativa è soggetto a controlli trimestrali. La mancata dimostrazione della spesa comporta la decadenza dal beneficio

 

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