Super ricchi, Usa guidano l'aumento nel mondo. Europa e Medio Oriente arretrano. I dati

Economia
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Introduzione

Cresce la ricchezza a livello globale ma non ovunque. Il “World Wealth Report 2025” di Capgemini fotografa una situazione caratterizzata da forti differenze geografiche con gli Stati Uniti che da soli di fatto trainano l’incremento della popolazione super agiata, classificabile come High Worth Individual (Hnvi). Secondo il report, lo scorso anno è salita del 2,6% la quota di individui che nel mondo dichiarano un patrimonio investibile superiore a 1 milione di dollari. Ecco la situazione negli altri Paesi

Quello che devi sapere

Maggiore concentrazione della ricchezza

A spingere l’incremento della platea di “paperoni” nel mondo sono soprattutto gli Ultra High Net Worth Individual (Uhnwi), individui con un patrimonio annuo che supera i 30 milioni di dollari. Tale fetta di super ricchi ha visto un incremento del 6,2% superando la quota di 626mila persone raggiunta – secondo il Knight Frank's 2024 Wealth Report – alla fine del 2023

 

Per approfondire: Centimiliardari, chi sono i 17 super ricchi: da Mukesh Ambani a Elon Musk

Maggiore concentrazione della ricchezza

Dove aumentano i super ricchi

L’incremento di super ricchi negli Stati Uniti e nel resto del Nord America, pari al 7,3%, stacca l’Asia e il Pacifico, l’unica altra macro-area che lo scorso anno ha registrato il segno positivo (+2,7%) pur con significative differenze regionali

Ricchezza in crescita negli Usa

Sul fronte della ricchezza, gli Stati Uniti hanno archiviato un 2024 positivo spinto soprattutto dalla solidità dei mercati finanziari e da tassi di interesse favorevoli. In un anno i nuovi milionari sono cresciuti di 562mila unità arrivando a quota 7,9 milioni (+7,6%)

Bene India e Giappone, male la Cina

All’interno del continente asiatico, India e Giappone registrano aumenti significativi, entrambi superiori a 5,5 punti percentuali. Fa eccezione la Cina che con un calo pari a un punto di milionari conferma la perdita di slancio dell’economia nel breve periodo

Dove diminuiscono i super ricchi

A sorpresa, la presenza di milionari si assottiglia anche in Medio Oriente dove la popolazione Hnwi è scesa del 2,1% dopo i continui ribassi sul prezzo del petrolio

I super ricchi in Europa

La ricchezza mostra segnali di affanno anche in Europa dove gli individui con oltre un milione di dollari patrimonio sono il 2,1% in meno in un anno. A incidere sul dato è soprattutto la stagnazione economica che attraversa le principali economie del Vecchio Continente. Paesi come Regno Unito, Francia e Germania che da sempre attraggono residenti facoltosi hanno perso rispettivamente 14mila, 21mila e 41mila milionari, compensati solo in parte dall’incremento (3,5%) di ultramilionari

Calo in America Latina

Secondo il report, maglia nera nella classifica della popolazione super ricca è l’America Latina che in un anno ha visto una riduzione dell’8,5% con cali a doppia cifra in Brasile e in Messico. Deprezzamenti valutari, instabilità fiscale ma anche la crisi sul prezzo delle materie prime hanno spinto migliaia di “paperoni” a lasciare il Sud America verso destinazioni più sicure nella protezione di capitali e investimenti

Trasferimento ricchezza

Allargando l’orizzonte ai prossimi anni, il report intravede ingenti trasferimenti di ricchezza per via ereditaria con le società specializzate in gestione patrimoniale in prima linea per salvaguardare i capitali miliardari. Lo studio di Capgemini stima per i prossimi 20 anni un passaggio pari a 83.500 miliardi di dollari, una transizione che porterà un’intera generazione di “paperoni” ad affacciarsi sul mercato

Le tre fasi

Secondo il “World Wealth Report 2025”, circa un terzo delle eredità milionarie a livello mondiale verrà trasferito entro il 2030, quota destinata a salire al 63% nei cinque anni successivi e all’84% entro la fine del decennio

Patrizi (Capgemini Italia): “Uso IA per aiutare consulenti e clienti”

Dario Patrizi, direttore dei servizi finanziari di Capgemini Italia, sottolinea alcuni rischi per il comparto chiamato a gestire una quota crescente di trasferimenti di capitali. “Nonostante la ricchezza globale sia in crescita, l’81% degli eredi intende cambiare società di gestione entro uno o due anni dalla ricezione dell’eredità. Perdere questi clienti rappresenta un rischio significativo”, dice Patrizi che sul profilo dei nuovi ereditieri afferma: “Questa nuova generazione ha aspettative molto diverse dai propri genitori e richiede un cambio di paradigma rispetto alle strategie tradizionali". E aggiunge: "Le aziende devono anche dotare i consulenti di strumenti digitali avanzati, potenzialmente supportati da intelligenza artificiale generativa o agentica per ridurre il rischio di perdere sia clienti che dipendenti chiave”

 

Per approfondire: Milano città per ricchi e super ricchi: in 10 anni sono cresciuti del 24%