Consob, Savona sulle critiche del governo: “Finché sono gradito resto”

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A margine di un’iniziativa del Festival dell’Economia di Trento, il presidente della Consob, il cui mandato scade a marzo 2026, ha dichiarato: “Sono sempre pronto ad andarmene: ho una età tale che la saggezza incombe e significa che quando uno è saggio se ne deve andare in queste condizioni”. Negli ultimi giorni la maggioranza di governo aveva criticato Savona per la sospensione di 30 giorni dell’offerta pubblica di scambio di Unicredit su Banco Bpm

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Paolo Savona è pronto a lasciare la Consob. "Io vado via quando, ad un certo punto, non sono più gradito e questo in tutte le istituzioni", ha dichiarato il presidente dell’Authority dei Mercati a margine di una iniziativa del Festival dell'Economia di Trento, organizzato dal Gruppo 24 Ore e Trentino Marketing, rispondendo a una domanda su una presunta irritazione del governo dopo la decisione presa sul caso Unicredit-Banco Bpm. Nella giornata di ieri, infatti, la Consob ha deciso di sospendere l'offerta pubblica di scambio di Unicredit su Banco Bpm per un periodo di 30 giorni, con l'istituto guidato da Andrea Orcel che ha deciso di ricorrere al Tar del Lazio. "Finchè sono gradito resto - ha aggiunto Savona, il cui mandato scade a marzo 2026 - sennò vado via. Ho una età tale che la saggezza incombe e significa che quando uno è saggio se ne deve andare in queste condizioni".

Il caso

Savona ha difeso l’operato della Consob: "La Consob è un organo collegiale che lavora con gli uffici, quello legale, degli emittenti, della trasparenza del mercato, e quindi il risultato è la somma di tutte queste riflessioni. Ebbe la considerazione è che a un certo punto in una situazione di incertezza il mercato non è in grado di decidere e quindi diamo il tempo per chiarire". Il compito dell’Authority è quello di "proteggere i risparmiatori e la trasparenza, per fare prendere a loro le scelte giuste e razionali. Con l'incertezza c'è bisogno di più tempo", ha aggiunto. Il caso ha portato diverse critiche a carico di Savona anche da parte della maggioranza, con Marco Osnato, responsabile economico di Fdi e presidente della commissione Finanza della Camera, che ha dichiarato: "Sono molto sorpreso dalla decisione della Consob, sebbene presa a maggioranza come si può capire dai boatos che vengono dal palazzo dell'Authority. Lo dico perché evidentemente un presidente, una persona così esperta, avrebbe potuto valutare in modo più prudente una richiesta che potrebbe far apparire erronee le valutazioni fatte da Palazzo Chigi". Il riferimento è al voto decisivo di Savona, con il collegio della Consob che si è spaccato durante il voto sulla delibera.

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