Dividend Day a Piazza Affari, cos’è e le possibili conseguenze per gli investitori
EconomiaIntroduzione
Oggi è il “dividend-day” per Piazza Affari. La giornata odierna, lunedì 19 maggio, è caratterizzata dallo stacco della cedola da parte di 74 società quotate, di cui 24 incluse Ftse Mib, per un controvalore superiore ai 15 miliardi di euro. Ma di cosa si tratta? E cosa devono aspettarsi gli investitori?
Quello che devi sapere
La reazione delle Borse
Piazza Affari ha avuto un avvio pesante e per effetto dello stacco massiccio delle cedole, il Ftse Mib ha aperto la settimana con un ribasso tecnico dell’1,77%, corrispondenti ai valori attuali a 700 punti di indice. L’indice delle blue chips del listino milanese, che sconta l’effetto negativo legato ai dividendi, ha aperto in calo dell'1,56% a 40.022 punti. Al netto dell'effetto dividendo, il Ftse Mib sarebbe in lieve rialzo.
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Cosa è il dividend day
Come spiega Il Sole 24 Ore, “i titoli azionari, il giorno dello stacco, quotano ex dividendo. Un’operazione automatica che sottrae dalla capitalizzazione di Borsa il valore lordo della cedola distribuita, trasferendolo virtualmente dai prezzi dei titoli ai conti correnti degli investitori”. In pratica il titolo perde valore in proporzione al dividendo erogato, ma quella perdita viene compensata, almeno in parte, dall’accredito cash, al netto della tassazione del 26%
Cosa sapere
Per essere eligibile a ricevere i proventi del dividendo, l’acquisto di azioni doveva essere effettuato non oltre la data del 16 maggio. Chi ha comprato titoli oltre questo termine non riceve la cedola. Se le azioni vengono vendute il giorno dello stacco, il 19 maggio, si mantiene il diritto al dividendo, mentre la maggior parte delle società accrediterà gli importi il 21 maggio. Lo stacco avrà poi impatti sugli indici che subiranno un aggiustamento tecnico pari alla somma dei dividendi distribuiti
Le società che staccano la cedola
Per le società quotate il pagamento sarà il 19 maggio, tra i titoli molte banche. Intesa Sanpaolo pagherà un dividendo per azione di 0,341 euro, in aumento rispetto ai 0,296 dello scorso anno. Banco Bpm, staccherà una cedola pari a un euro per azione, rispetto agli 0,56 euro del 2024. Assegno più sostanzioso anche per gli azionisti di Banca Monte dei Paschi di Siena, che si vedranno accreditare una cifra pari a 0,86 euro per azione, rispetto allo 0,25 dell’anno passato. A staccare anche Banca Popolare di Sondrio che darà agli azionisti un dividendo unitario lordo di 0,80 euro per azione, un netto incremento se confrontato con gli 0,56 euro per azione del 2024. Finecobank pagherà 0,74 euro per azione, in leggero aumento rispetto agli 0,69 euro dell’ultimo pagamento. Gli azionisti di Bper Banca si vedranno accreditare un dividendo doppio rispetto a quello dello scorso anno, dagli 0,3 euro per azione del 2024 agli 0,6 del 2025
Il settore assicurativo
Passando al settore assicurativo, saranno Unipol e Generali le protagoniste. La società guidata dall’ad Carlo Cimbri pagherà ai propri azionisti 0,85 euro per azione, più del doppio se confrontato con l’anno passato (0,38 euro). Gli azionisti del Leone di Trieste, che da pochi giorni ha visto riconfermati alla guida il ceo Philippe Donnet e il presidente Andrea Sironi, riscuoteranno un dividendo pari a 1,43 euro per azione
Il settore energetico
Anche l’energetico è protagonista. Eni staccherà l’ultima tranche dei propri dividendi pari a 0,25 euro per azione, per un totale diviso in quattro quote pari a 1 euro (la prima pagata a settembre 2024, la seconda a novembre e la terza a marzo 2025). Tocca poi ad A2a che accrediterà agli azionisti un dividendo pari a 0,1 euro per azione. Italgas pagherà 0,406 euro per azione, in aumento se paragonati agli 0,352 euro per azione del 2024
Le altre società
Altre società quotate che riscuoteranno i propri dividendi sono Amplifon (0,29 euro per azione); le case di moda Brunello Cucinelli (0,94 euro per azione) e Moncler (1,3 euro per azione), Azimut Holding (1,75 euro per azione); Buzzi, specializzata nella produzione del cemento, pagherà agli azionisti 0,7 euro per azione; mentre Diasorin staccherà una cedola da 1,2 euro per azione. Interpump staccherà una cedola da 0,33 euro per azione; Inwit da 0,52 euro per azione. Pagamenti in arrivo anche per gli investitori di Nexi (0,25 euro per azione), Recordati (1,27 euro per azione), Saipem (0,17 euro per azione) e Tenaris (0,83 dollari per azione)
I dati del 2025
Il Sole 24 Ore ricorda che sommando i dividendi già staccati ad aprile, gli acconti versati lo scorso novembre e i prossimi appuntamenti frammentati lungo l’anno, il 2025 raggiungerà quota 41 miliardi di euro di distribuzioni, riferite agli utili prodotti nel 2024. Il dato segna un incremento del 13% rispetto all’anno precedente. Secondo Intermonte, il dividend yield medio atteso a Piazza Affari nel 2025 è del 4,8%, in crescita al 5,2% nel 2026. Tra i singoli titoli Banca Mps svetta con un dividend yield dell’11,2%, seguita da Banco Bpm al 10,1%, Banca Ifis al 9,2%, Piaggio all’8,7% e Bper Banca all’8,1%.
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