Contratto Scuola, sindacati in pressing sui buoni pasto. Aran frena: “Servono più risorse”
EconomiaIntroduzione
Prosegue la trattativa per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (Ccnl) per il settore scuola 2022-24 che interessa una platea di circa 1,2 milioni di lavoratori tra docenti, dirigenti e personale Ata. Il confronto tra i sindacati e l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (Aran) si sposta ora sull’inserimento dei voucher per i pasti, ma le posizioni restano distanti
Quello che devi sapere
La proposta
A dare la spinta per chiedere l’introduzione dei buoni nel nuovo contratto di categoria è stato soprattutto l’analogo riconoscimento per i dipendenti inquadrati nel contratto nazionale delle Funzioni centrali. Come previsto dall’accordo siglato lo scorso gennaio, il diritto ai buoni pasto è stato esteso anche ai dipendenti ministeriali che lavorano da remoto
Per approfondire: La rubrica di Carlo Cottarelli: “Perché i conti pubblici italiani non sono abbastanza trasparenti”

La bocciatura del Senato
Sulla proposta avanzata dai sindacati pesa il nodo delle coperture come testimonia la bocciatura in commissione Cultura e istruzione pubblica del Senato di un emendamento al decreto Scuola-Pnrr dedicato ai buoni pasto
I sindacati rilanciano
Nonostante lo stop durante l’esame parlamentare i sindacati rilanciano la proposta. “Il mancato stanziamento di risorse non preclude la possibilità di inserire il principio dei buoni pasto nella contrattazione nazionale, esattamente come è avvenuto per la formazione retribuita nel contratto 2019-2021”, sottolinea Marcello Pacifico, presidente dell'Associazione nazionale insegnanti e formatori (Anief)
Anief: "Sui voucher decida la contrattazione di secondo livello"
Anief chiede di partire dal riconoscimento del diritto ai voucher nel contratto collettivo nazionale per poi affidare alla contrattazione di secondo livello l’ultima parola sull’introduzione dei buoni in ciascun istituto “in base alle risorse disponibili”
La frenata dell’Aran: “Platea ampia, servono più risorse”
Entro fine mese è atteso un nuovo round tra sindacati e Aran che sull’introduzione dei buoni pasto invita a “non illudere un milione di dipendenti pubblici”. “Serve una disposizione di legge che autorizzi lo stanziamento di ulteriori risorse", spiega Antonio Naddeo, presidente dell’Agenzia che per conto del governo gestisce i rinnovi contrattuali nel pubblico impiego che poi aggiunge: "La platea dei lavoratori interessati è molto ampia e senza coperture adeguate non è possibile inserire una norma nel contratto 2022-2024”
Chi è interessato dai voucher
Aran non chiude tuttavia all’ipotesi di introdurre il beneficio per i dipendenti del comparto scuola che maturano l'orario lavorativo più lungo. “Parliamo soprattutto di dirigenti scolastici e personale Ata, e marginalmente dei docenti, che con la riduzione da 6 a 5 giorni della settimana lavorativa hanno visto il proprio orario lavorativo giornaliero raggiungere la soglia delle 7 ore e 12 minuti che fa scattare il beneficio”, aggiunge Naddeo
A che punto è la trattativa
Quello dei buoni pasto è solo l'ultimo capitolo di una trattativa ancora ai blocchi di partenza. Il governo auspica di chiudere “entro l’anno” l’accordo sul rinnovo contrattuale 2022-24 che potrebbe includere aumenti salariali pari a 150 euro lordi per i docenti e di 130 euro per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario
Cosa chiedono i sindacati
Le risorse garantite dal governo vengono però giudicate "insufficienti "dai sindacati che spingono anche per la stabilizzazione dei precari e per una maggiore trasparenza delle risorse in arrivo dal Pnrr e dei fondi d’istituto. Proprio a questi fondi guardano le associazioni dei lavoratori che sperano nell’affermazione del diritto ai voucher nel Ccnl per poter sbloccare poi l’erogazione diretta
Valditara: “Spero conclusione accordo scuola”
In vista del nuovo tavolo, convocato all’Aran per il 28 maggio, che dovrà ragionare anche di semplificazione e unificazione dei contratti, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara auspica una chiusura dell’accordo "in tempi rapidi". “Abbiamo accresciuto nell'ultima legge di bilancio di quasi il 9% le risorse per la scuola italiana e abbiamo già previsto risorse per il rinnovo dei prossimi due contratti", ha spiegato il titolare del dicastero di Viale Trastevere che poi aggiunge: "Spero che si possa rapidamente concludere il contratto per poter anticipare le risorse del 2025-27”
Pnrr, al via il piano mense
Nei giorni scorsi Valditara ha firmato il decreto che sblocca lo scorrimento delle graduatorie per la costruzione e la messa in sicurezza delle mense scolastiche. Come previsto dal Pnrr ammontano a 210 i progetti che possono contare su oltre 83 milioni di euro di risorse. Obiettivo del piano è potenziare l’offerta del tempo pieno in tutto il territorio nazionale ma la fetta più consistente dei fondi (66,3%) sarà destinata agli istituti del Mezzogiorno. Una volta ottenuto l’appalto gli enti beneficiari avranno tempo fino al 31 marzo 2026 per ultimare i lavori e altri tre mesi per procedere al collaudo, pena la decadenza del finanziamento
Per approfondire: Contratto Scuola, si tratta su aumenti di 150 euro a docenti e 130 euro al personale Ata
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