Decreto flussi, dopo i click day ci sono ancora posti disponibili per lavoratori stranieri

Economia
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Introduzione

I decreti flussi fissano ogni anno le quote per l'ingresso in Italia di lavoratori stranieri non comunitari per lavoro subordinato e per lavoro autonomo. A differenza degli anni passati, nel 2025 i posti non sono andati subito esauriti. Ecco cosa sappiamo

Quello che devi sapere

I decreti flussi

  • L'ingresso in Italia di lavoratori stranieri non comunitari deve avvenire nell'ambito delle quote stabilite nei decreti flussi, che periodicamente sono emanati dal governo. In sostanza, si vincola il rilascio del permesso di soggiorno al possesso di un contratto di lavoro che garantisca al lavoratore extracomunitario di potersi procurare legalmente i mezzi di sostentamento per tutta la durata del suo soggiorno in Italia

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I lavoratori stranieri

  • I lavoratori stranieri, per lavorare in Italia, devono essere individuati all'estero da imprenditori o famiglie e fatti entrare nell'ambito delle quote d'ingresso annualmente stabilite con il decreto flussi e nei limiti previsti dal documento di programmazione triennale. Il provvedimento determina anche le quote per ciascuno dei Paesi di provenienza dei lavoratori stranieri. Non è possibile assumere una persona straniera che si trova già in Italia senza un titolo di soggiorno

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I click day

  • La richiesta di assunzione può essere presentata da un datore di lavoro solo dopo la pubblicazione del decreto flussi. La procedura avviene in modo telematico attraverso la piattaforma del Viminale. Il decreto, ogni anno, stabilisce i click day: la data a partire dalla quale è possibile presentare la domanda. Lo Sportello unico per l'immigrazione della prefettura competente per territorio, poi, esamina la domanda e può rilasciare il nulla-osta, il documento che autorizza il datore di lavoro ad assumere una persona straniera residente all'estero. Il datore riceve il nulla osta al lavoro e all'ingresso in Italia della persona che vuole assumere. Lo Sportello unico invia il documento anche alla rappresentanza diplomatica italiana competente del Paese di origine del lavoratore per il rilascio del visto

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Nel 2024

  • Il governo Meloni, con il decreto 20 del 2023, ha promosso una programmazione triennale dei flussi: 136mila per il 2023, 151mila per il 2024 e 165mila per il 2025 (poi aumentati), suddivisi tra lavoratori subordinati non stagionali, autonomi e stagionali. Nel 2024 ci sono stati tre click day a seconda delle tipologie di domande presentate: il 18, il 21 e il 25 marzo. Nei primi cinque minuti dei tre click day sono arrivate rispettivamente 49.734, 49.228 e 77.688 richieste. I posti disponibili sono andati esauriti in poco tempo

Gli ingressi ammessi nel 2025

  • Gli ingressi ammessi nel 2025 sono 191.450, riservati a :

- 110mila lavoratori subordinati stagionali (settore agricolo e turistico-alberghiero);

- 70.720 lavoratori subordinati non stagionali;

- 730 lavoratori autonomi
 

A questi si aggiungono 10mila ingressi in via sperimentale per lavoratori stranieri addetti all’assistenza familiare o sociosanitaria di persone con disabilità e di anziani over80

Nel 2025

  • Nel 2025, però, le cose sono andate in modo diverso rispetto al 2024. Nei click day del 5, 7 e 12 febbraio scorsi, infatti, non sono andati esauriti i posti disponibili per i lavoratori extracomunitari. Come riporta il Sole 24 Ore, ci sono ancora 44.145 posti residui per addetti stagionali, 370 per lavoratori subordinati non stagionali e 9.053 per l’assistenza familiare e socio-sanitaria a disabili o ad anziani over 80. In totale, quindi, oltre 53mila posti disponibili. I numeri non sono ancora definitivi: le domande, infatti, possono essere trasmesse fino al 31 dicembre 2025. E resta ancora un click day per il settore turistico il prossimo 1° ottobre

Il comparto turistico-alberghiero

  • Guardando al comparto turistico-alberghiero, secondo le stime del giornale, le richieste inviate fino al 18 marzo sono state 14.112: 7.855 per lavoratori subordinati e 6.257 per lavoratori stagionali. Considerando che la quota a disposizione per gli stagionali del turismo ammontava a 55mila posti, vuol dire che sono ancora disponibili più della metà dei posti: nonostante la difficoltà di reperire personale segnalata negli anni scorsi, le domande per ora si sono fermate a circa l’11% dei posti disponibili

I motivi

  • Per spiegare i motivi di questo calo nelle domande è intervenuta Marina Lalli, presidente di Federturismo-Confindustria. “Il problema dell’unica data del click day è stato risolto quest’anno con la previsione di due appuntamenti, quindi resta ancora la possibilità per i datori di presentare domande il 1° ottobre. Resta il fatto che non è semplice trovare all’estero il personale necessario alle imprese turistiche, con le regole dei flussi. Sarebbe più facile se, anziché chiedere il nulla osta per un lavoratore estero del quale si conosce il nome e il cognome, si potesse dialogare con strutture in grado di presentare una serie di profili professionali alle aziende”

I lavoratori stagionali nell’agricoltura

  • Anche per quanto riguarda i lavoratori stagionali nel settore dell’agricoltura ci sono ancora posti disponibili: secondo il Corriere della Sera, su circa 47mila posti disponibili sono arrivate domande per circa 30mila posti. “Il vero tema non sono le quote, quanto i visti e i tempi di ingresso dei lavoratori che spesso non coincidono con le esigenze delle aziende agricole”, ha spiegato Romano Magrini, responsabile lavoro di Coldiretti

Ambito domestico

  • Anche se in calo rispetto al 2024, le domande nell’ambito domestico abbondano: i 9.500 posti sono andati esauriti con il click day. Discorso diverso, invece, per i 10mila posti in più per l’assistenza ai grandi anziani e alle persone non autosufficienti: le domande sono state meno di mille. Andrea Zini, presidente di Assindatcolf, ha commentato: “Stiamo continuando a presentare le domande per la quota aggiuntiva prevista nel 2025 e crediamo che ci sia ancora poca conoscenza di questa possibilità”

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