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Bonus elettrodomestici 2025, non ci sarà un click day. Tutte le novità

Economia
©IPA/Fotogramma
Bollette, luce e gas piu' cari nel mercato libero
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Bollette, luce e gas piu' cari nel mercato libero
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Introduzione

Dovrebbe sbloccarsi il bonus elettrodomestici 2025, che prevede un contributo per chi acquista nuovi apparecchi a basso consumo energetico. Dopo mesi di attesa, è stato stabilito che non ci sarà un click day e non sarà quindi necessario affrettarsi per prenotarlo. 

Quello che devi sapere

Come funziona il bonus

  • Il bonus elettrodomestici 2025 è stato introdotto dalla Legge di Bilancio 2024, ma la sua applicazione ha subito alcuni ritardi. Ora l’incentivo potrebbe essere sbloccato grazie a un emendamento inserito nel decreto Bollette. Il contributo per l’acquisto di elettrodomestici può arrivare fino a 100 euro per ciascun prodotto acquistato, pari al 30% del prezzo di vendita. Per le famiglie con Isee inferiore a 25.000 euro, però, il contributo massimo sale a 200 euro. Il venditore potrà recuperare lo sconto tramite il credito d’imposta: lo schema è lo stesso di quello utilizzato per il bonus tv nel 2021.

Per approfondire: Bonus elettrodomestici, in arrivo le regole per ottenerlo. Cosa sappiamo

Il finanziamento e lo scopo

  • La misura viene finanziata con un fondo complessivo di 50 milioni di euro, anche se i costi di gestione ridurranno la cifra effettiva a circa 48 milioni. L'agevolazione è disponibile fino all’esaurimento delle risorse: da una parte punta a sostenere le famiglie, dall’altra a supportare il comparto economico degli elettrodomestici.

Per approfondire: Elettrodomestici, al via la nuova etichetta energetica sulle asciugatrici. Come si legge

I ritardi e la classe energetica minima

  • L’iter del bonus elettrodomestici è stato molto rallentato: il decreto attuativo era atteso entro febbraio. La principale criticità riguardava la classe energetica minima richiesta per ottenere il bonus, la B come base minima (non erano ammesse classi superiori, indice di maggiore inquinamento). Questa soglia rischiava però di escludere moltissimi prodotti realizzati in Italia, e creava preoccupazioni sia fra i rappresentanti del settore sia all'interno del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit). Un emendamento al decreto Bollette dei giorni scorsi propone di sbloccare questo aspetto: è stato cancellato il riferimento alla nuova classe energetica B come soglia minima

Cosa prevede l'emendamento

  • L'elettrodomestico, si legge nel testo, deve essere "prodotto in uno stabilimento collocato nel territorio dell'Unione europea" e l'acquisto deve avvenire con "il corrispondente smaltimento dell'elettrodomestico sostituito" purché "di classe energetica inferiore a quella di nuovo acquisto". L'emendamento prevede inoltre che il contributo sia "riconosciuto all'utente finale sotto forma di sconto in fattura" e che il venditore recuperi lo sconto "mediante credito d'imposta fruibile esclusivamente in compensazione". Infine si stabilisce che la gestione del contributo venga "operata mediante la piattaforma informatica, gestita da PagoPA" e che le attività istruttorie, di verifica e controllo vengano "svolte da Invitalia". 

Si attende ora il decreto interministeriale

  • A questo punto, una volta approvato il decreto Bollette, si attende un altro decreto interministeriale di attuazione fra Ministero del Made in Italy e Ministero dell’Economia, che dovrebbe essere emanato fra non molto 

Cos’è l’etichettatura energetica

  • Va ricordato che l’etichettatura energetica è obbligatoria per queste categorie di prodotti ed elettrodomestici: lampade e lampadine, apparecchi per il riscaldamento, frigoriferi e congelatori, lavatrici e asciugabiancheria, condizionatori d'aria e ventilatori, display elettronici, compresi i televisori, elettrodomestici da cucina e pneumatici

La detrazione

  • Al bonus elettrodomestici si aggiunge un’altra misura, analoga: una detrazione (a differenza di quella descritta finora, che è un rimborso) per chi acquista mobili e grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. La detrazione va calcolata su un importo massimo di 5.000 euro per l’anno 2025, comprensivo delle eventuali spese di trasporto e montaggio, e deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo. Negli anni precedenti il tetto di spesa su cui calcolare la detrazione è stato di 5.000 euro per il 2024 e di 8.000 euro per il 2023. Lo spiega l’Agenzia delle Entrate. Il pagamento va effettuato con bonifico o carta di debito o credito. Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento

Come funziona

  • Il limite massimo di spesa riguarda la singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o la parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione. Quindi, il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto più volte al beneficio

Il decreto Bollette: emendamenti e temi

  • Tra i 325 emendamenti al decreto Bollette depositati in commissione Attività produttive alla Camera ci sono modifiche che vanno dai vulnerabili alle pmi. C'è la proposta bipartisan di estendere di sei mesi (dal 30 giugno al 31 dicembre) il periodo nel quale i clienti vulnerabili possono accedere al servizio a tutele graduali. Altre proposte presentate sia dalla maggioranza che dall'opposizione chiedono di estendere anche alle imprese più piccole (sotto i 16,5 kW di potenza) le misure di riduzione del costo dell'energia previste dal decreto. Sono bipartisan anche la proposta di un contributo agli enti locali per il caro bollette e di un bonus per la riconversione dei container dal gasolio alle batterie elettriche. La maggioranza chiede infine all'Arera di presentare una proposta "per la piena integrazione dei mercati europei del gas naturale attraverso l'azzeramento delle tariffe di trasporto crossborder tra gli stati membri".

Per approfondire: Bonus Bollette, a chi spetta e come ottenere l’aiuto fino a 500 euro