Scuola, proposta di legge per riscatto agevolato della laurea. Ecco cosa prevede
Economia
Introduzione
La senatrice di Fratelli d'Italia Carmela Bucalo, membro della Commissione Cultura e Istruzione del Senato e vice responsabile del dipartimento istruzione del partito, ha presentato a Palazzo Madama una proposta di legge che punta a dare un aiuto al personale del comparto istruzione e ricerca per andare prima in pensione abbassando l’età in cui poter lasciare il lavoro grazie al riscatto agevolato della laurea.
Quello che devi sapere
La proposta
- In una nota, la senatrice Bucalo ha spiegato: “È stata presentata in Senato e annunciata nella seduta 282 dello scorso 6 marzo la mia proposta di legge relativa all'implementazione delle misure di welfare per il personale del comparto istruzione e ricerca e al riscatto agevolato degli anni di studi universitari. La proposta vuole riconoscere la dignità e la peculiarità del lavoro svolto dal nostro personale nelle istituzioni scolastiche, nelle università, nelle accademie, nei conservatori e negli enti di ricerca valorizzando gli anni della formazione universitaria con un riscatto agevolato".
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L’obiettivo
- "Mai come oggi, infatti - aggiunge la senatrice - è necessario e urgente provvedere a una revisione delle politiche previdenziali che tenga conto di molti aspetti tra cui la salute, soprattutto psicologica, dei docenti, maggiore sicurezza sul lavoro, come egregiamente sta facendo il nostro Governo, e migliorare l'accesso al pensionamento, anche nell'ottica di un ricambio generazionale di massa che possa consentire al futuro della nostra società di ricevere un'adeguata formazione, al passo con i tempi e di elevata qualità. In tale ottica la proposta di legge ha l'obiettivo di migliorare l'accesso al riscatto agevolato della laurea del personale del comparto istruzione e ricerca”.
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I costi
- Il costo generale di accesso alla misura, in base ai dati pubblicati dall'Inps, è attualmente pari a circa 6.076 euro per un solo anno di corso di studi universitari. Quindi per un corso di laurea di 5 anni l'importo complessivo da sostenere è pari a oltre 30mila euro. Con la nuova proposta verrebbe ridotta l'aliquota al 5% e l'onere da sostenere, per i docenti o dipendenti Ata, scenderebbe a poco più di 900 euro per ogni anno di studi. “L’importo si ritiene sostenibile anche per le finanze dello Stato", ha concluso la parlamentare.
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La motivazione
- L’allargamento a ogni figura interna alla scuola, e non solo ai docenti, viene motivato nella relazione introduttiva del provvedimento con il fatto che “il titolo relativo all’alta formazione universitaria è diventato requisito essenziale per l’accesso alla professione non solo per il personale appartenente alla categoria dei docenti: basti pensare alle elevate qualificazioni del personale amministrativo”.
Chi potrebbe usufruirne
- La platea potenziale è di circa 1,2 milioni di dipendenti del comparto ricerca e istruzione. Il secondo comma del testo, spiega che il riscatto agevolato, se venisse approvato, si applicherebbe al personale di scuola, università, accademie, conservatori ed enti di ricerca a contratto a tempo indeterminato o determinato, compreso quello temporaneamente non occupato. Lo sgravio andrebbe a carico quasi interamente dello Stato. Così come già accade per gli ufficiali delle forze armate.
Anief: “Petizione anti-burnout comincia a dare primi frutti”
- La nuova proposta è arrivata a pochi mesi di distanza dal lancio di una petizione da parte del sindacato Anief, che ha raccolto già più di 120mila firme, in cui si chiede di attivare il pensionamento del personale scolastico - docenti, Ata e dirigenti - entro i 60 anni di età con riconoscimento gratuito degli anni di formazione universitaria. Una iniziativa che prende avvio dall'elevato burnout presente tra i lavoratori del comparto, soprattutto dopo i 60 anni. Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, "se la proposta venisse approvata si tratterebbe di un enorme passo avanti rispetto ad oggi, considerando che per la stessa operazione si chiedono attualmente tra i 6.000 e i 9.000 euro per ogni anno di studi universitari da farsi riconoscere.
L’assicurazione sanitaria
- Un’altra novità recente è l'assicurazione sanitaria introdotta sempre in questi giorni attraverso il decreto PA. "Si tratta di disposizioni legislative in cui crediamo fortemente - continua Pacifico - perché il personale scolastico merita rispetto per l'importante lavoro che svolge quotidianamente. Proprio sulla proposta per il riconoscimento degli anni universitari in chiave previdenziale, la domanda da cui siamo partiti è semplice: perché il riscatto gratuito della laurea è previsto solo per gli ufficiali dell'esercito? La norma proposta dalla senatrice Carmela Bucalo consentirebbe a questo punto a molti dipendenti della scuola di riscattare gli anni di formazione universitaria con un piccolo sacrificio economico e di andare in pensione anche a 61 anni, a seconda della propria situazione anagrafica e di contributi versati”.
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