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Congedo di paternità, tasso di utilizzo triplicato dal 2013 ma il 35% non lo usa. I dati

Economia
©IPA/Fotogramma
Congedo di paternità, Columbro:
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Congedo di paternità, Columbro: "Dieci giorni sono pochi"
00:01:29 min

Introduzione

In Italia è più che triplicato il numero di chi usufruisce del congedo di paternità dal 2013, ma l'utilizzo non è ancora uniforme e c’è chi non lo adopera. A rivelarlo è una ricerca di Inps Save the Children che, in occasione della Festa del Papà del prossimo 19 marzo, ha svelato che il tasso di utilizzo del congedo di paternità è passato dal 19,2% degli avanti diritto nel 2013 al 64,5% del 2022

Quello che devi sapere

Chi lo usa meno

  • Tuttavia, oltre il 35% dei padri ancora non utilizza il congedo, con percentuali più ampie per i lavoratori con contratto a termine e per quelli che lavorano nelle aziende con pochi dipendenti.

 

Per approfondire: Inps, congedo parentale aumentato: a chi spetta e come funziona

Chi ne usufruisce maggiormente

  • Usufruiscono del congedo per la nascita di un figlio, ora arrivato a 10 giorni, soprattutto i lavoratori del Nord e quelli che hanno un lavoro stabile e un reddito tra i 28 e i 50 mila euro. "Seppure nel carico di cura dei figli permane un forte squilibrio tra i generi, con evidenti ripercussioni sulla partecipazione delle donne al mercato del lavoro, nell'universo dei padri qualcosa sta cambiando, anche se lentamente", si legge nella nota sullo studio.

 

Su Insider: Congedo di paternità: come funziona nelle aziende in cui è previsto

Fava (Inps): "Promuovere il congedo di paternità ha effetti concreti"

  • "Sul congedo di paternità registriamo una tendenza positiva che evidenzia un cambiamento culturale in atto. Tuttavia, circa il 35% dei padri aventi diritto ancora non ne usufruisce, è una misura su cui faremo ulteriori iniziative di sensibilizzazione - ha dichiarato il presidente dell'Inps, Gabriele Fava - Promuovere il congedo di paternità produce effetti concreti: favorisce un legame precoce tra padre e figlio, con benefici duraturi sulla loro relazione, e contribuisce a una distribuzione più equilibrata delle responsabilità familiari e della conciliazione vita-lavoro delle donne. Un passo essenziale verso una reale parità di genere nelle famiglie italiane"

Le differenze

  • La crescita del congedo è stata più marcata nei primi anni e più contenuta negli ultimi, con una differenza di soli 0,5 punti percentuali tra il 2023 e il 2022. "Nonostante i segnali positivi che i dati sulla fruizione del congedo di paternità ci mostrano, c'è ancora molto da fare per favorire un'equa condivisione della cura tra madri e padri", ha sottolineato Daniela Fatarella, direttrice Generale di Save the Children

Il caso del Trentino-Alto Adige

  • In occasione della Festa del Papà, l'Istituto Promozione Lavoratori di Bolzano ha presentato i dati aggiornati sul congedo parentale dei padri nella regione Trentino-Alto Adige e sull'utilizzo dell'Assegno provinciale al nucleo familiare, un sostegno finanziario della Provincia di Bolzano volto a promuovere la paternità attiva. Dopo il boom post-Covid del congedo parentale obbligatorio per i padri, il numero di beneficiari nel 2023 è diminuito di 130 unità, passando da 5.001 a 4.871, ma ciò è legato anche al netto calo del numero delle nascite. Una tendenza positiva si osserva invece per il congedo parentale facoltativo e per le richieste di sostegno finanziario, in leggero aumento nel 2024 dopo il significativo calo dell'anno precedente

Scelsa (Valore D): "Estendere il congedo oltre i 10 giorni"

  • "In occasione della Festa del Papà, riflettiamo sull'importanza di un equilibrio più equo tra vita familiare e lavoro, con benefici concreti: meno rinunce di carriera per le donne, maggiore occupazione femminile e un impatto positivo sull'economia. Sempre più padri desiderano essere presenti nella crescita dei figli e gli studi confermano che il loro coinvolgimento sin dalla nascita favorisce lo sviluppo cognitivo e psico-affettivo del bambino. Il congedo di paternità è un elemento chiave di questa evoluzione", ha dichiarato Cristiana Scelza, presidente di Valore D

Cos’è il congedo di paternità

  • Il servizio di domanda di congedo di paternità obbligatorio di dieci giorni è riservato ai padri lavoratori dipendenti privati e pubblici, anche adottivi e affidatari, a pagamento diretto

Come funziona

  • È possibile usufruire del congedo di paternità della durata di dieci giorni lavorativi dai due mesi prima la data presunta del parto fino ai cinque mesi successivi alla nascita, oppure durante il congedo di maternità della madre lavoratrice. Tale regola si applica anche alle adozioni e agli affidamenti ed è possibile usufruirne anche in modo frazionato a giorni. In caso di parto plurimo si può disporre di un congedo esteso a 20 giorni lavorativi. Nel corso del congedo di paternità si dispone di un’indennità giornaliera pari al 100% della retribuzione

Come si richiede

  • Il padre deve comunicare in forma scritta al datore di lavoro i giorni in cui intende fruire del congedo, almeno cinque giorni prima dalla presunta data di nascita. Nel caso di pagamenti a conguaglio, la domanda di prestazione non deve essere presentata online all’Istituto. Il padre lavoratore dipendente del settore privato deve comunicare in forma scritta al datore di lavoro i giorni di congedo di paternità obbligatorio oppure usare il sistema informativo aziendale per la richiesta e la gestione delle assenze. Nei casi di pagamento diretto da parte dell'Inps, è possibile utilizzare il servizio dedicato sul portale dell’Istituto. In alternativa si può fare domanda tramite contact center, al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile, oppure presso gli enti di patronato e intermediari dell'Istituto, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.

 

Per approfondire: Congedo di paternità, dall'evoluta Svezia all'Italia fanalino di coda: il quadro in Europa