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Bonus mamme lavoratrici 2025 non ancora attivo, manca il decreto attuativo. Cosa sappiamo

Economia
Ansa/Ipa
Assegno Unico, le novità per l'aiuto ai figli
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Assegno Unico, le novità per l'aiuto ai figli
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Introduzione

A più di due mesi dall’ultima Legge di Bilancio, il Bonus mamme 2025 per le lavoratrici dipendenti e autonome con due o più figli a carico non è ancora entrato in vigore. Manca infatti ancora il decreto attuativo che dovrà far scattare l’esonero contributivo, andandone a definire non solo l’importo, ma anche la procedura da seguire e le modalità tecniche per il suo riconoscimento.

Quello che devi sapere

Bonus mamme lavoratrici 2025 in ritardo

  • Sono in molti a segnalare le mancanze del governo sul punto. “È un ritardo inaccettabile”, denuncia ad esempio la segretaria confederale della Cgil, Daniela Barbaresi. Il sindacato chiede quindi "emanare subito il decreto attuativo” e di “corrispondere gli arretrati” (oltre che di estendere il bonus mamme anche alle lavoratrici domestiche e di superare le varie criticità di tale misura, che – secondo la Cgil - riconosce vantaggi maggiori ai redditi più elevati). “Servono vere politiche a sostegno della genitorialità e servizi per l’infanzia”, si legge in una nota. 

Per approfondire: Pari opportunità, lavora solo il 46,4% delle donne: l’uguaglianza fra 200 anni. Lo studio

Alcune lavoratrici possono comunque percepire il bonus

  • C’è da dire che l’esonero, su cui peraltro sono intervenute diverse modifiche rispetto alla sua versione originaria (quella contenuta nella Manovra 2024) in realtà è già attivo per alcune categorie di madri lavoratrici, mentre solo per altre bisogna aspettare il decreto attuativo. Questo succede perché ci sono alcune beneficiarie che anche nel 2025 continueranno a essere destinatarie del bonus dello scorso anno. Per far chiarezza sulla questione nel mese di febbraio era intervenuto lo stesso Inps

Le madri dipendenti con tre o più figli a carico

  • La Legge di Bilancio 2024 aveva introdotto la nuova misura pensando in prima battuta alle lavoratrici dipendenti - contratto dipendente a tempo indeterminato, contratto part-time o in apprendistato - con tre o più figli a carico (fino al compimento del 18esimo anno di età del figlio più piccolo), concependolo come esonero contributivo totale della quota previdenziale a carico delle lavoratrici stesse, seppur entro la soglia massima di 3mila euro all’anno, cioè intorno ai 250 euro ogni mese. L’applicabilità del bonus veniva prevista dal 1° gennaio 2024 e fino al 31 dicembre 2026

Le madri dipendenti con due o più figli a carico

  • La stessa finanziaria aveva però esteso solo per il 2024 la platea di potenziali beneficiarie, allargandola anche alle lavoratrici madri di due figli – sempre con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato e sempre escludendo i rapporti di lavoro domestico - fino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo. 
  • Cosa significa? Come metteva in chiaro l’Inps lo scorso mese, nei fatti l’esonero in favore delle lavoratrici madri di due figli è scaduto a partire dal 31 dicembre 2024. Quello per le lavoratrici madri con tre o più figli rimane invece valido fino al 31 dicembre 2026 (e si applica anche in caso di nascita, affido o adozione di un terzo figlio intervenuti entro questa data)

Le novità della Legge di Bilancio 2025

  • Con la Legge di Bilancio per il 2025 si è però stabilita una nuova disciplina del bonus, che è diventato applicabile anche alle lavoratrici con due o più figli e anche a quelle con contratto di lavoro dipendente, sia a tempo determinato che a tempo indeterminato, e alle lavoratrici autonome (ma non quelle in regime forfettario)

L’esonero 2025 è solo parziale

  • Per loro le regole sono diverse. C’è un limite di reddito fissato a 40mila euro annui e comunque il bonus è valido solamente fino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo. Non solo: l’esonero contributivo non è più totale ma parziale

Le madri in attesa del decreto attuativo

  • Ricapitolando:
  1. Per le madri con tre o più figli, con contratto di lavoro a tempo indeterminato, non serve aspettare il decreto attuativo: beneficiano già dell’esonero totale di cui alla Legge di Bilancio 2024 fino alla fine del 2026. Per loro si passerà all’esonero parziale dal 2027, salvo modifiche in corso d’opera
  2. Le madri con due o più figli, anche con contratto a termine o autonome, stanno aspettando il decreto per l’esonero che non sarà più totale ma parziale.

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