Gas, a febbraio aumento del prezzo e della domanda. Cosa succede alle bollette
Economia
Introduzione
Non si arresta la tensione sul fronte del costo dell’energia, recentemente al centro di un decreto varato dal governo Meloni nel tentativo di contrastare il prezzo delle bollette.
Secondo quanto comunicato da l'Arera (l’Autorità pubblica per l'energia) nell'aggiornamento mensile della tariffa del gas per i clienti vulnerabili, per il mese di febbraio 2025, il prezzo di riferimento del gas per il cliente tipo è 130,43 centesimi di euro per metro cubo, in aumento del 3% su gennaio. Lo scorso mese - che ha visto le quotazioni all'ingrosso in aumento rispetto a quelle registrate a gennaio - il prezzo della sola materia prima gas per i clienti nel servizio di tutela della vulnerabilità è pari a 52,91 euro al megawattora
Quello che devi sapere
I rincari da settembre a oggi
- Questo aumento non è comunque il primo negli ultimi mesi: secondo quanto riportato da Marco Vignola, vicepresidente dell'Unione Nazionale Consumatori , “dall'inizio di questa stagione termica, ossia da settembre 2024 ad oggi, i vulnerabili, che comunque pagano un prezzo inferiore rispetto a quello del mercato libero, hanno subito un rincaro del 5 per cento”
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L’impatto sulle bollette
- Secondo lo studio dell'Unione Nazionale Consumatori, per il nuovo utente tipo che consuma 1100 metri cubi di gas, il +3% significa spendere 41,80 euro in più su base annua. La spesa totale nei prossimi 12 mesi, dal 1° febbraio 2025 al 31 gennaio 2026 nell'ipotesi di prezzi costanti, sfonda quota 1400 euro, arrivando a 1435 euro. Se questa cifra viene sommata ai 626 euro della luce del nuovo cliente tipo che consuma 2.000 kWh all'anno, si registra in totale un costo complessivo pari, per quest'anno, a 2061 euro
Quanto si spende in più
- Stando ancora ai dati forniti dall’Unione Nazionale Consumatori, con l’aumento di febbraio 2025 il prezzo è oggi superiore del 29,9% su febbraio 2024. La spesa nei prossimi 12 mesi, ipotizzando prezzi fissi, è quindi più cara di 225 euro rispetto a quella pagata nel 2024, con un incremento del 18,6 per cento. Anche il Codacons ha commentato l'aggiornamento tariffario per il mese di febbraio deciso da Arera, sottolineando come rispetto allo stesso periodo del 2021 i prezzi del gas risultano a febbraio più elevati addirittura del 84,6%, pari ad una maggiore spesa di 658 euro a nucleo familiare
Pichetto: “Per le bollette il 2025 sarà ancora molto duro”
- Insomma lo scenario per il costo delle bollette rimane cupo, e a confermarlo è stato anche il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica. Gilberto Pichetto Fratin ha infatti dichiarato che, per quanto riguarda le bollette, "il 2025 sarà ancora molto duro salvo non ci sia diminuzione del prezzo del gas, che è legato a equilibri politici. Mi auguro che si arrivi il più in fretta possibile alla pace e che si trovi un punto di non belligeranza"
Cresce anche la domanda di gas
- A crescere, comunque, negli ultimi mesi non è stato solamente il prezzo del gas: la domanda italiana infatti è aumentata nei primi due mesi del 2025 dell'8% rispetto allo stesso periodo del 2024, a 15,4 miliardi di metri cubi (+1,2 miliardi di metri cubi), nonostante il 2024 fosse un anno bisestile e quindi con un giorno in più. Secondo l'elaborazione realizzata ANSA sulla base dei dati Snam, a fronte di una domanda industriale sostanzialmente stabile, le reti di distribuzione indicative dei consumi civili segnano un +3%: quest’ultimo dato sarebbe imputabile soprattutto al clima più freddo
La domanda in Italia e in Europa
- La quota più rilevante dell'aumento della domanda di gas riguarda la produzione di energia elettrica, che passa da 3,5 miliardi di metri cubi a 4,4, con un incremento dal 2024 al 2025 del 23%. D'altronde a febbraio, secondo fonti Iea, anche in Europa si è registrato un aumento della domanda di gas del 20%, l'incremento anno su anno più forte dall'aprile 2021. Nel periodo sono aumentate anche le importazioni di gas, che nei primi due mesi del 2025 si sono complessivamente attestate a 9,5 miliardi di metri cubi: si tratta di un incremento del 2%
I consumi in Italia e le riserve
- A febbraio, così come per l'Italia, anche per l'Europa la ripresa dei consumi è solo parzialmente imputabile alle temperature più basse: da queste dipende infatti l'aumento del 15% della domanda residenziale e commerciale. Il contributo più forte è venuto invece dal settore elettrico, dove il consumo di gas è cresciuto del 60% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Ciò è stato determinato dalla necessità di compensare il calo della produzione da eolico, diminuita anno su anno di circa il 40%. A livello comunitario gli stoccaggi, risultano pieni per il 38%. Le riserve italiane sono invece piene quasi al 50% della loro capacità
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