Dall’Ecobonus al bonus mobili, quale agevolazione conviene per cambiare le finestre
EconomiaIntroduzione
Chi vuole comprare nuove finestre per la propria casa può utilizzare diversi buoni fiscali che prevedono detrazioni per la ristrutturazione, la cui quota varia in base alla tipologia di abitazione. Ecobonus, bonus mobili e ristrutturazione sono i principali
Quello che devi sapere
Ecobonus
- Le finestre con alcune specifiche caratteristiche tecniche che determinano il risparmio energetico consentono di fruire dell’Ecobonus, l’agevolazione fiscale che garantisce una detrazione Irpef se gli interventi eseguiti aumentano il livello di efficienza energetica. Tra questi c’è anche il miglioramento termico dell’edificio come coibentazioni, pavimenti e anche (appunto) le finestre, infissi inclusi
Per approfondire:
Lavori edilizi, verso la revisione del Testo unico. Consultazioni fino al 21 febbraio
In cosa consiste
- Il beneficio consiste in una detrazione dall’Irpef o dall’Ires, da ripartire in 10 rate annuali di pari importo, la cui entità varia a seconda che l’intervento riguardi la singola unità immobiliare o gli edifici condominiali e dell’anno in cui lo stesso è stato effettuato. Condizione indispensabile per fruirne è che gli interventi siano eseguiti su unità immobiliari e su edifici (o su parti di edifici) esistenti, censiti o per i quali è stato chiesto l’accatastamento, di qualunque categoria catastale, anche se rurali, compresi quelli strumentali per l’attività d’impresa o professionale, merce o patrimoniali
La quota della detrazione
- Per le spese sostenute nel 2025, la detrazione spetta nella misura del 36% elevata al 50% in caso di abitazione principale; invece, per le spese degli anni 2026,2027, la detrazione è del 30% ovvero in caso di abitazione principale del 36%. Lo ha stabilito la legge di Bilancio 2025
Come pagare
- Per fruire dell’agevolazione, occorre effettuare i pagamenti con bonifico bancario o postale (l’obbligo non è previsto per gli interventi realizzati nell’ambito dell’attività d’impresa). Nel modello vanno indicati la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione, il numero di partita IVA o il codice fiscale del destinatario delle somme (cioè, della ditta o del professionista che ha effettuato i lavori), il numero e la data della fattura a cui il bonifico si riferisce
Cos'è la trasmittanza termica U
- La condizione per fruire dell’agevolazione è che siano rispettati i requisiti di trasmittanza termica U, espressa in W/m2K, che misura la quantità di calore che passa attraverso una superficie per unità di tempo e di area, con una differenza di temperatura tra i due lati del materiale. Si esprime in W/m²K (Watt per metro quadrato Kelvin). Più il valore della trasmittanza è basso, maggiore è l’isolamento termico garantito dal materiale
A chi è rivolta la misura
Possono usufruire della detrazione tutti i contribuenti residenti e non residenti, titolari di qualsiasi tipologia di reddito. In particolare, sono ammessi all’agevolazione
- le persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni
- i contribuenti titolari di reddito d’impresa (persone fisiche, società di persone, società di capitali)
- le società semplici
- le associazioni tra professionisti
- gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale
Bonus ristrutturazione
- Esiste anche la possibilità di beneficiare della detrazione sulle ristrutturazioni edilizie. Come ricorda l’Agenzia delle Entrate, la legge di Bilancio 2025 ha stabilito che per le spese sostenute nel 2025, la detrazione spetta nella misura del 36% (50% in caso di abitazione principale) su un massimo di 96.000 euro per unità immobiliare; invece, per quelle degli anni 2026 e 2027, la detrazione è del 30% (36% in caso di abitazione principale), sempre su un massimo di 96.000 euro per unità immobiliare. Da questo trattamento sono esclusi gli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili
Devono essere interessate le parti comuni
- Va chiarito che la sola sostituzione di una vecchia finestra con una nuova, in quanto manutenzione ordinaria, fa scattare l'agevolazione solo se riguarda parti comuni di edifici residenziali, a meno che non rientri in un intervento più ampio di ristrutturazione
Il pagamento
- Il tetto di spesa detraibile è di 96.000 euro. Anche in questo caso occorre pagare le spese con specifico bonifico bancario o postale parlante la cui ricevuta deve essere conservata, insieme alle fatture
Il bonus mobili
- Infine, la sostituzione di infissi esterni con modifica di materiale o di tipologia di infisso rientra tra gli interventi che costituiscono un valido presupposto per poter accedere al bonus mobili. È una detrazione Irpef per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. La detrazione va calcolata su un importo massimo di 5.000 euro per l’anno 2025, comprensivo delle eventuali spese di trasporto e montaggio, e deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo. Negli anni precedenti il tetto di spesa su cui calcolare la detrazione è stato di 5.000 euro per il 2024 e di 8.000 euro per il 2023. Il pagamento va effettuato con bonifico o carta di debito o credito. Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento
Per approfondire: Infissi, i bonus a disposizione nel 2025 per cambiarli. Le novità in Manovra