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Detrazioni 2025, quali sono le voci più colpite dai tagli?

Economia
©IPA/Fotogramma
Con i nuovi limiti alle detrazioni, bonus edilizi depotenziati
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Con i nuovi limiti alle detrazioni, bonus edilizi depotenziati
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Introduzione

Con il taglio delle detrazioni per i redditi superiori a 75mila euro, previsto nella Manovra 2025, vengono colpiti 312mila contribuenti, cancellando oneri finora detraibili per oltre tre miliardi. I dati, diffusi dall’Ufficio parlamentare di Bilancio a fine 2024, certificano che il nuovo assetto determinerà un maggiore gettito per lo Stato pari a 230 milioni di euro nel 2026, 380 milioni nel 2029 e circa 900 milioni una volta che la misura sarà entrata a regime.

 

Da ricordare poi che il governo Meloni ha anche introdotto un massimale per le spese detraibili, con una sorta di quoziente familiare: più numerosi sono i componenti della famiglia e più basso il reddito (dai 50 mila euro in giù), maggiori saranno gli spazi per detrarre, e viceversa. Ecco come funzionerà il sistema nel 2025

Quello che devi sapere

Tetti massimi alle spese detraibili

Le scelte fatte in Manovra 2025 si basano sui tetti massimi alle spese detraibili. Questi sono:

  • Di 14 mila euro per chi dichiara tra i 75.001 euro e i 100 mila euro;
  • di 8 mila euro per chi dichiara sopra i 100 mila euro

Per approfondire:

Detrazioni, verso la rimodulazione strutturale. Le ipotesi per il 2025-2027

Il coefficiente familiare

  • C’è poi un secondo valore che concorre a modificare i due precedenti tetti, ed è quello dato dal coefficiente familiare, costituito dal numero dei figli fiscalmente a carico nel nucleo familiare del contribuente. I coefficienti, nello specifico, sono quattro:
  • 0,50 se non ci sono figli a carico;
  • 0,70 nel caso di un solo figlio a carico;
  • 0,85 nel caso di due figli a carico;
  • 1 se i figli sono più di due o se ve n’è almeno uno con disabilità.

 

Escluse le spese sanitarie

  • Va comunque precisato che dal taglio sono state escluse le spese sanitarie. Vale a dire: le spese mediche, chirurgiche, l’acquisto di medicinali, le spese legate a prestazioni e visite specialistiche, per le protesi dentarie e sanitarie, per l’acquisto di alimenti a fini medici speciali e quelle relative agli ausili alla mobilità per i disabili. 
  • Sono state escluse anche le spese per investimenti in start up e Pmi innovative.

Altre esclusioni

Escluse dal taglio delle detrazioni, ma solo per i contribuenti con un reddito complessivo che sia sotto ai 75 mila euro, anche le spese relative a:

  • Iscrizione annuale a istituti per lo studio della musica per i ragazzi con età compresa tra 5 e 18 anni (in questo caso il reddito non deve superare i 36 mila euro);
  • Canoni e oneri accessori relativi ai contratti di locazione finanziaria su unità immobiliari sostenuti da contribuenti con meno di 35 anni e reddito complessivo non superiore a 55 mila euro;
  • Contratti di locazioni di immobili destinati a prima residenza per giovani fra i 20 e i 31 anni con reddito non superiore a 15.493,71 euro;
  • Contratti di locazione per abitazione principale per contribuenti con reddito non superiore a 30.987,41 euro, il tetto sale a 60 mila euro peri soggetti titolari di contratti di locazione per la prima casa a canone concordato o convenzionato;
  • Contratti di locazione dei lavoratori dipendenti che hanno trasferito o trasferiscono la residenza nel comune di lavoro o nei pressi, nei tre anni precedenti a quello della richiesta della detrazione (in questo caso il tetto è di 60 milioni di euro).

Cosa succede agli interessi passivi dei mutui

  • Sono escluse dal taglio anche le detrazioni relative alle spese e ai rapporti in essere fino al 31 dicembre 2024. Si tratta di interessi passivi e relativi oneri accessori per i prestiti o i mutui agrari, peri mutui per l’acquisto della prima casa, i mutui contratti e garantiti da ipoteca per la costruzione dell’unità immobiliare da adibire ad abitazione principale. 

I più penalizzati

  • I più penalizzati dal nuovo meccanismo saranno i single con redditi superiori a 100 mila euro. Le spese maggiormente effettuate dai soggetti penalizzati rispetto a quelli non penalizzati dalla riforma sono le ristrutturazioni edilizie. Come riportato dal Corriere della Sera, secondo l’analisi dell’Ufficio parlamentare di bilancio, "i soggetti penalizzati nella classe 75 mila-100 mila euro presentano una quota di spesa di istruzione più bassa (19% nel gruppo dei penalizzati contro il 26 dei non penalizzati), anche per effetto della maggiorazione delle soglie per le famiglie con più figli”. 
  • Sempre secondo l’analisi dell’Ufficio parlamentare di bilancio, il nuovo meccanismo potrebbe penalizzare maggiormente “i contribuenti che effettuano più tipologie di spese agevolabili e che potrebbero essere esclusi per un effetto di cumulo, nonostante la maggior parte delle agevolazioni preveda già specifici limiti di spesa”.

Per approfondire:

Fisco, ecco tutte le novità del 2025. Dalle aliquote Irpef alle detrazioni, cosa sapere