Introduzione
Il 28 gennaio è stato pubblicato il bando per le guide turistiche. Solo nei primi 5 giorni sono state presentate più di 2.500 domande, mentre oltre 3.000 sono in fase di compilazione. Secondo il Ministero del Turismo è “un segnale evidente dell'importanza di questa professione, essenziale per qualificare il settore e valorizzare il nostro patrimonio culturale".
Quello che devi sapere
Il bando
- In primavera si terrà il primo concorso nazionale per guide turistiche. Il bando con tutte le regole per partecipare all’esame di abilitazione è stato pubblicato martedì scorso. Per la domanda di ammissione (da inserire sul portale “inPA”) c’è tempo fino al 27 febbraio 2025. Per partecipare è necessario possedere un indirizzo di posta elettronica certificata o un domicilio digitale. Il candidato dovrà inviare la domanda di ammissione al concorso esclusivamente per via telematica, autenticandosi con SPID/CIE/CNS/eIDAS, compilando il format di candidatura previa registrazione sul portale. Deve essere effettuato, a pena di esclusione, il versamento della quota di partecipazione di 10 euro. Il contributo di ammissione non è rimborsabile.
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Cosa prevede la legge
- La legge 190 del 2023 subordina l’esercizio della professione di Guida Turistica al superamento di un esame di abilitazione nazionale che prevede lo svolgimento di una prova scritta, una prova orale e una prova tecnico-pratica. Superato l’esame di abilitazione, i candidati vengono iscritti nell’Elenco nazionale delle guide turistiche (ENGT) istituito presso il Ministero del Turismo. La riforma del settore approvata oltre un anno fa rientra tra gli interventi del Pnrr previste per il turismo con l’obiettivo di introdurre criteri uniformi su tutto il territorio. È previsto almeno un concorso l’anno.
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Tre prove
- Le aspiranti guide devono avere come titolo di studio almeno il diploma di istruzione secondaria. Sono previste tre prove per i candidati: una scritta (90 minuti disposizione) con 80 domande a risposta multipla su materie come storia dell’arte, geografia, storia, archeologia, diritto del turismo, accessibilità e inclusività dell’offerta turistica e disciplina dei beni culturali e del paesaggio. Il programma delle materie sarà pubblicato almeno 40 giorni prima della data fissata per la prova scritta). A seguire ci sarà una prova orale (alla quale si accede con un punteggio pari o superiore a 25 nel test precedente) che consiste in un colloquio per valutare la conoscenza delle materie scritte e di almeno una lingua straniera. Infine la prova tecnico-pratica (alla quale si accede con un punteggio sopra il 25 nella fase orale) che sarà una simulazione di visita guidata in lingua italiana e in lingua straniera su una destinazione estratta a sorte
Cosa succede a chi supera le prove
- I candidati che supereranno le tre prove saranno iscritti nell’elenco nazionale delle guide turistiche istituito presso il Ministero del Turismo. A questo albo si stanno registrando le guide già abilitate: al momento sono poco più di diecimila professionisti. Il portale avrà una parte pubblica che consentirà la consultazione dell’elenco degli abilitati con titolo di studio, specializzazioni, competenze linguistiche e data dell’ultimo aggiornamento professionale. La procedura di accreditamento permetterà anche di conoscere il numero esatto dei professionisti abilitati ad accompagnare i turisti alla scoperta del patrimonio nazionale: finora la gestione era stata delle singole Regioni e gli albi non sempre risultavano aggiornati
Santanchè: “Riforma storica, attesa da più di dieci anni”
- "Il riordino complessivo delle guide turistiche si attendeva da circa 10 anni”, ha detto la ministra Daniela Santanchè. “È importante perché qualificare e professionalizzare le guide turistiche, aver fatto in modo che abbiano tutte le stesse qualità e caratteristiche dalla Sicilia al Trentino è una grande riforma. L'istituzione dell'esame e dell'elenco nazionale - spiega la ministra - fungono da doppia garanzia: da un lato, per le guide stesse, naturalmente, perché ne riconoscono le professionalità e la specializzazione, ne conferiscono prestigio e, in generale, contrastano l'abusivismo; e, dall'altro lato, per i turisti, dal momento che si va a certificare le competenze di chi racconta il patrimonio artistico, culturale, naturale, storico della nostra splendida Penisola”
La riforma
- L'intervento va a collocarsi all'interno di una più ampia cornice di rinnovamento della professione, nella quale rientrano anche i corsi di specializzazione per le guide turistiche e l'obbligo di aggiornamento professionale, nell'ottica di un percorso finalizzato a innalzare il livello qualitativo del comparto, assicurando massima pubblicità, trasparenza e parità di trattamento nella selezione di accesso e fissando standard formativi omogenei su tutto il territorio.
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