Rottamazione quater, ultimi giorni per pagare la rata scaduta il 31 maggio: cosa sapere
EconomiaIntroduzione
L'Agenzia delle Entrate-Riscossione ha ricordato che sono rimasti ancora pochi giorni per pagare la rata della Rottamazione-quater delle cartelle in scadenza lo scorso 31 maggio. Ecco cosa c’è da sapere
Quello che devi sapere
La scadenza
La rata della Rottamazione-quater, l’ottava, è scaduta lo scorso sabato 31 maggio ma c’è ancora tempo per effettuare il pagamento senza ritardi: l'Agenzia delle Entrate-Riscossione, infatti, ha fatto sapere che saranno ritenuti tempestivi i versamenti effettuati entro lunedì 9 giugno 2025, in considerazione dei cinque giorni di tolleranza concessi dalla legge e dei differimenti in presenza di termini coincidenti con giorni festivi
Per approfondire: Rottamazione quater, 250mila i contribuenti riammessi
I ritardi
C’è ancora qualche giorno, quindi, per effettuare il pagamento senza ritardi. In caso di versamento non effettuato, versamento eseguito oltre il termine ultimo del 9 giugno oppure versamento di ammontare inferiore rispetto all'importo dovuto, la legge prevede la perdita dei benefici della Definizione agevolata e quanto già pagato sarà considerato a titolo di acconto sul debito residuo
Per approfondire: Evasione fiscale, 60% è recidivo per più di 10 anni. Pesano multe e bolli auto non pagati
Chi riguarda
Il pagamento, ricorda la nota dell'Agenzia delle Entrate-Riscossione, riguarda i contribuenti in regola con le rate precedenti. La scadenza del 9 giugno, invece, non riguarda coloro che, entro il 30 aprile scorso, hanno presentato la domanda di riammissione alla Rottamazione-quater: a questi contribuenti, infatti, l’Agenzia delle entrate-Riscossione invierà, entro la fine del mese di giugno, una nuova comunicazione con l'ammontare delle somme dovute e i moduli di pagamento
Per approfondire: Multe, 650 milioni di euro di incassi per i Comuni: ecco le città con i maggiori proventi
I contribuenti riammessi
I contribuenti che sono stati riammessi alla Rottamazione-quater, quindi, potranno eseguire i pagamenti secondo il piano che sarà comunicato dalla Riscossione entro il 30 giugno. Nel dettaglio, il piano prevede:
- un’unica soluzione entro il 31 luglio 2025
- fino a un numero massimo di 10 rate consecutive, di pari importo, con scadenza le prime due il 31 luglio e il 30 novembre 2025 e le successive il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre degli anni 2026 e 2027
Anche in questi casi vale la tolleranza di 5 giorni per i pagamenti
Chi poteva rientrare
Potevano rientrare nella definizione agevolata quei contribuenti che, dopo aver aderito alla definizione dei carichi affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022, erano decaduti perché non avevano versato una o più rate del piano di pagamento agevolato, non avevano effettuato alcun pagamento, avevano pagato in ritardo almeno una rata, avevano pagato un importo inferiore a quello dovuto. Alle somme da pagare, si devono aggiungere gli interessi del 2% a decorrere dal 1° novembre 2023
Dove si può pagare
Tornando ai contribuenti che devono pagare entro il 9 giugno, l'Agenzia delle Entrate-Riscossione ha ricordato che è possibile pagare in banca, agli uffici postali, nelle tabaccherie e ricevitorie, agli sportelli bancomat (Atm) abilitati, utilizzando i canali telematici delle banche, di Poste Italiane e di tutti gli altri Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP) aderenti al nodo pagoPa, sul sito di Agenzia delle Entrate-Riscossione oppure con l'App Equiclick. Si può pagare anche direttamente agli sportelli di Agenzia delle Entrate-Riscossione prenotando un appuntamento
I moduli
Per effettuare il versamento si devono utilizzare i moduli allegati alla comunicazione delle somme dovute inviata dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione. I contribuenti che hanno necessità di recuperare tale comunicazione e i moduli di pagamento, ricorda ancora la nota, possono scaricarne una copia direttamente nell'area riservata del sito oppure riceverli via e-mail inviando una richiesta dall'area pubblica, senza necessità quindi di credenziali di accesso, allegando un documento di riconoscimento
Cos’è la Rottamazione-quater
La Rottamazione-quater è stata introdotta dall’art. 1, commi da 231 a 252, della Legge n. 197/2022 e prevede la Definizione agevolata dei carichi affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022. “La misura – spiega il sito dell’Agenzia delle Entrate – prevede la possibilità per il contribuente di estinguere i debiti relativi ai carichi rientranti nell’ambito applicativo, versando unicamente le somme dovute a titolo di capitale e quelle maturate a titolo di rimborso spese per le procedure esecutive e per i diritti di notifica. Non sono invece da corrispondere le somme dovute a titolo di interessi iscritti a ruolo, sanzioni, interessi di mora e aggio. Per quanto riguarda i debiti relativi ai carichi riguardanti le sanzioni per violazioni del Codice della strada, nonché le altre sanzioni amministrative (diverse da quelle irrogate per violazioni tributarie o per violazione degli obblighi relativi ai contributi e ai premi dovuti agli enti previdenziali), l’accesso alla misura agevolativa prevede, invece, che non sono da corrispondere le somme dovute a titolo di interessi, compresi quelli di cui all’art. 27, sesto comma, della Legge n. 689/1981 (cosiddette 'maggiorazioni'), quelli di mora di cui all’art. 30, comma 1, del DPR n. 602/1973 e di rateizzazione, nonché le somme dovute a titolo di aggio"
Cosa non rientra
Non rientrano nel beneficio della Definizione agevolata:
- i carichi affidati all’Agente della riscossione prima del 1° gennaio 2000 e dopo il 30 giugno 2022;
- i carichi relativi a: somme dovute a titolo di recupero degli aiuti di Stato; crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei conti; multe, ammende e sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna; “risorse proprie tradizionali” dell’Unione Europea e l’Imposta sul Valore Aggiunto riscossa all’importazione;
- le somme affidate dagli enti della fiscalità locale e/o territoriale per la riscossione a mezzo avvisi di pagamento (cosiddetti GIA);
- i carichi affidati dalle casse/enti previdenziali di diritto privato che non hanno provveduto, entro il 31 gennaio 2023, all’adozione di uno specifico provvedimento volto a ricomprendere gli stessi carichi nell'ambito applicativo della misura agevolativa
Per approfondire: Chi sono gli evasori fiscali in Italia? L’identikit della Cgia Mestre