Fisco, in arrivo le lettere per aggiornare le rendite catastali dopo i lavori. Gli esempi
Economia![Psb, Giorgetti: “Rendite catastali alte per bonus edilizi”](https://videoplatform.sky.it/captures/494/2024/10/08/957286/957286_1728419737860_thumb_494.0000001.jpg)
NEWS
Psb, Giorgetti: “Rendite catastali alte per bonus edilizi”
00:01:29 min
Introduzione
L'Agenzia delle Entrate si prepara a inviare lettere ai contribuenti che hanno effettuato lavori alla propria abitazione oppure hanno beneficiato di misure come il Superbonus per chiedere conto del loro operato. Le lettere partiranno dopo l'incrocio dei dati: ad esempio, chi ha avviato una pratica di Superbonus e ha ceduto il credito, ma non ha presentato la variazione catastale, potrebbe ricevere l'alert del Fisco. Ecco tutti i possibili esempi
Quello che devi sapere
Quando aumenta la rendita catastale?
- Sono sicuramente in tanti coloro che non ricordano la rendita catastale della propria casa, visto che 19,9 milioni di abitazioni principali evitano l’Imu, imposta che si basa sul valore fiscale derivante dalla rendita. I lavori di recupero edilizio, però, possono comportare un aumento della rendita, così come tutti i lavori che portano l’immobile a raggiungere un valore del 15% superiore a quello di partenza.
Per approfondire: Superbonus, Agenzia Entrate pronta a invio lettere per aggiornare le rendite catastali
Quanti immobili sarebbero interessati
- Dopo vari annunci, l’Agenzia è pronta a mettere in atto le norme della Legge di Bilancio dello scorso anno che permettono di effettuare riscontri per individuare chi ha usato l’agevolazione senza poi mettersi in regola adeguando i valori presenti nelle mappe del Fisco. Secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore, l'intervento riguarda circa 500mila immobili. Al momento non risulta ancora pervenuta alcuna comunicazione, ma la relazione di fine anno dell’ex direttore Ernesto Maria Ruffini precisa che si partirà dalle cessioni di crediti d’imposta, confrontandole con la fotografia presente nella banca dati catastale
Per approfondire: Superbonus e aggiornamenti rendite catastali, cosa succede a chi non è in regola?
L’incrocio dei dati
- Alle lettere si arriverà attraverso incroci di dati. La relazione spiega come saranno effettuati: la chiave sarà il confronto tra "le comunicazioni dell'opzione relativa agli interventi di recupero del patrimonio edilizio, efficienza energetica, rischio sismico, impianti fotovoltaici e colonnine di ricarica", (in altre parole, le cessioni dei crediti legate a tutto l'universo del Superbonus) e "le risultanze della banca dati catastale, per gli immobili per i quali non risulta essere stata presentata, ove prevista" la dichiarazione di variazione catastale
Ma quali lavori riguarderà?
- Le parole dell’ex direttore dell’Agenzia delle Entrate Ruffini e del ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti hanno messo in apprensione anche chi ha svolto lavori edilizi agevolati dai bonus ordinari. Come ha dichiarato Ernesto Baragetti, consigliere nazionale dei geometri, a Il Sole 24 Ore: “È importante che i committenti comprendano che l’aumento di oltre il 15% di cui parla la prassi delle Entrate, e che fa scattare l’aggiornamento, non riguarda direttamente il valore di mercato come comunemente conosciuto, ma un articolato processo tecnico che conduce a valutare la rendita catastale dell’unità immobiliare. Anche sull’entità degli aumenti della rendita occorre realismo. Chiaramente quando si parte da un’unità ancora accatastata in una categoria “povera” come la A/4, il salto sarà significativo, ma in altri casi sarà più contenuto”
Gli esempi
- Ad esempio, un set di lavori potenzialmente rientranti nel superbonus, come possono essere cappotto termico o impianto fotovoltaico, potrebbe far lievitare del 17% il valore fiscale di una villetta in provincia di Lecco, al catasto segnalata come A/7 e con una rendita di 1.128,46 euro
- Oltre al dato di partenza, molto dipende dalle caratteristiche dell’edificio e dall’epoca dell’ultimo aggiornamento in catasto, che possono portare a variazioni significative, sia migliorative che peggiorative
Il cambio di categoria
- Un esempio di cambio categoria, segnalato da Il Sole 24 Ore, è quello di un negozio in provincia di Milano, mai ristrutturato, con una superficie catastale di 93 metri quadri (totale escluse aree scoperte 92 mq). La spesa di 130 mila euro e il cambio d’uso residenziale impongono la variazione catastale, con attribuzione della categoria A/2, classe 3, e una nuova rendita di 464,81 euro
La rendita aumentata
- Un caso di rendita catastale aumentata può essere ad esempio un bilocale in condominio a Casale Monferrato, in provincia di Alessandria: realizzato nei primi anni ’70, ha una superficie catastale di 57 metri quadri. Pur non eseguendo mai lavori, un’eventuale manutenzione straordinaria creerebbe un’eccedenza sul vano medio utile che non modifica il totale di 4 vani. In questo modo si verificherebbe un aumento di classe e una nuova rendita di 464,81 euro
La rendita diminuita
- Ci possono essere anche casi di rendita catastale diminuita: è il caso, ad esempio, di un quadrilocale in condominio a Milano, dalla superficie catastale 113 metri quadri e originario del 1960. La manutenzione straordinaria di riduzione dei vani, che passano da 5,5 a 4,5 vani, va considerata come un'ordinaria attività manutentiva dell’immobile, che però porta al declassamento e a una nuova rendita di 720,46 euro
Nessun aggiornamento
- Non necessariamente i lavori catastali possono portare a variazioni di rendita. È il caso di un trilocale in condominio a Trevi, in provincia di Perugia: realizzato nei primi anni ’80, ha una superficie catastale di 68 metri quadri. L’appartamento è stato ristrutturato nel 2010 ed è composto da camera da letto, soggiorno, cucina e bagno, con la planimetria che è ancora quella presentata nel 1982. Non sono previste variazioni di rendite catastali se le migliorie apportate non incidono sulle caratteristiche intrinseche dell’unità immobiliare
Per approfondire: Adeguamento rendite catastali, cosa succede con l’avviso di accertamento?