Trattamento integrativo in busta paga, a chi spetta e come funziona? Ecco cosa sapere
EconomiaIntroduzione
Confermato anche per il 2025 il trattamento integrativo: si tratta di un bonus di 100 euro al mese che viene riconosciuto in busta paga, ovviamente nel rispetto di alcuni specifici limiti di reddito. Ecco chi ne può beneficiare e come funziona.
Quello che devi sapere
Cos’è
- Il trattamento integrativo, che ha sostituito il bonus Renzi, consiste in un importo aggiuntivo che viene corrisposto ai lavoratori e alle lavoratrici dipendenti in base a specifici requisiti. Viene erogato con lo stipendio e nella busta paga è identificato dalla voce TIR.
Per approfondire: Stipendi in Italia, qual è la retribuzione media e i settori in cui si guadagna di più
I beneficiari
- A poter beneficiare del trattamento integrativo sono i titolari di redditi di lavoro dipendente, pensioni di ogni genere e assegni a queste equiparati, e i titolari di redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente, previste dal testo unico in materia di imposte sui redditi (TUIR). La platea di beneficiari è quella che distingue il trattamento integrativo dal bonus Renzi, perché include categorie come i lavoratori atipici e i disoccupati.
Per approfondire: Lavoro, gli stipendi dei neolaureati italiani sono tra i più bassi d’Europa. I dati
Quanto riceve chi percepisce fino a 15 mila euro
- Ricevono 1.200 euro annuali i lavoratori dipendenti con reddito annuo lordo imponibile fino a 15 mila euro, quando l’imposta lorda determinata sulla base dei redditi di lavoro dipendente e assimilati è superiore alla detrazione spettante ai sensi dell’articolo 13, comma 1, del TUIR, diminuita di 75 euro in rapporto al periodo di lavoro nell’anno
Quanto riceve chi percepisce tra 15 e 28 mila euro
- Per coloro che percepiscono redditi tra 15 mila e 28 mila euro, la cifra percepita è pari alla differenza tra le detrazioni fiscali cui il lavoratore ha diritto (su questo punto si veda il paragrafo dedicato sotto) e l’IRPEF lorda a carico del lavoratore medesimo. Coloro che percepiscono invece oltre 28 mila euro di reddito non ricevono alcun trattamento integrativo
Come si chiede
- Il trattamento integrativo viene erogato automaticamente dal datore di lavoro o dall'INPS senza necessità di presentare alcuna richiesta. È necessario comunicare solo in caso di rinuncia. Come già detto in precedenza, il trattamento integrativo è disponibile anche per i pensionati, a condizione che rispettino determinati requisiti: essere beneficiari di pensioni INPS e non percepire altri sussidi o indennità, come le rendite INAIL per infortuni sul lavoro
Questione detrazioni
- Se si percepisce una cifra tra 15 mila e 28 mila euro di reddito, il trattamento integrativo dipende dalle detrazioni: la somma delle detrazioni previste dal TUIR devono essere di ammontare superiore all’imposta lorda. Nelle detrazioni presenti nell’elenco ci sono:
- Le detrazioni per familiari a carico;
- Le detrazioni per redditi da lavoro dipendente e assimilati;
- Le detrazioni per interessi passivi ed oneri accessori per prestiti o mutui agrari (limitatamente agli oneri sostenuti in dipendenza di mutui o prestiti contratti fino al 31 dicembre 2021);
- Le detrazioni per interessi passivi ed oneri accessori corrisposti in dipendenza di mutui garantiti da ipoteca su immobili, siglati per acquistare un’unità immobiliare da adibire ad abitazione principale (con riferimento agli oneri sostenuti per mutui o prestiti contratti fino al 31 dicembre 2021);
- Le rate di detrazioni per spese sanitarie, interventi per il recupero del patrimonio edilizio/riqualificazione energetica degli edifici, cui si aggiungono detrazioni previste da altre disposizioni normative, per spese sostenute fino al 31 dicembre 2021
Quando e come viene erogato il trattamento
- Il trattamento integrativo sul reddito da lavoro dipendente viene erogato direttamente dal datore di lavoro in busta paga o dall’INPS. Il lavoratore può anche scegliere di non farsi accreditare il trattamento integrativo mensilmente, se magari ha dei dubbi sul reddito complessivo di fine anno, ma può recuperare la cifra o alla fine dell’anno, come conguaglio, o chiedendola come rimborso da parte dell’Agenzia delle Entrate
Se si decide di percepirlo mensilmente
- Se si decide di percepirlo mensilmente, coloro che percepiscono 1200 euro annuali vedranno il bonus di 100 euro riconosciuto in “quote giornaliere”. Quindi:
- Quando si è nei mesi di 31 giorni vengono accreditati 101,92 euro;
- Quando si è nei mesi di 30 giorni il contributo è di 98,63 euro
Come avviene la restituzione del trattamento integrativo
- C'è il rischio di dover anche restituire il trattamento integrativo, se questa somma non spettava perché oltre il proprio reddito: la restituzione può quindi avvenire in modo automatico o essere evidenziata nel modello 730 precompilato, portando a un saldo finale a debito per il lavoratore che deve quindi versare la somma riportata.
Per approfondire: Stipendi, dove si guadagna di più in Italia? La classifica delle province
Leggi anche
Economia
Rottamazione quater, riformulato emendamento: riammesso chi ha aderito
Economia
Reputazione turistica, l'Italia si conferma la regina d'Europa
Economia
Vacanze estive già pianificate per 2 italiani su 3: i dati
Economia
Btp, nel 2025 meno Bce e più retail. La guida del Mef
Economia
Migrazione sanitaria, nel 2022 spostati 5 miliardi dal Sud al Nord
in questa scheda
- Cos’è
- I beneficiari
- Quanto riceve chi percepisce fino a 15 mila euro
- Quanto riceve chi percepisce tra 15 e 28 mila euro
- Come si chiede
- Questione detrazioni
- Quando e come viene erogato il trattamento
- Se si decide di percepirlo mensilmente
- Come avviene la restituzione del trattamento integrativo
- Leggi anche
1/10