Introduzione
Dai social alla difesa, da internet alla mobilità. La galassia dei business di Elon Musk in Italia è potenzialmente sconfinata, ma ha un solo minimo comune denominatore: la tecnologia
Quello che devi sapere
La relazione tra Musk e Meloni
- L'intesa tra Musk e il mondo conservatore viene da lontano. Ben prima della vittoria di Donald Trump alle elezioni del 2024 negli Stati Uniti - in cui Musk è stato decisivo con le sue donazioni - il patron di Tesla aveva iniziato a guardare con interesse all’Italia, intessendo rapporti con la premier Giorgia Meloni. L’intesa tra la presidente del Consiglio e il magnate sudafricano è oggi molto solida ed è stata ulteriormente cementata dalla consegna del “Citizen Award” a Meloni da parte dello stesso Musk, lo scorso ottobre
Per approfondire:
Elon Musk, chi è il proprietario di Tesla e X che ha sostenuto Trump alle elezioni Usa
Le opinioni espresse su X
- Non è un caso che negli ultimi mesi Musk si sia più volte espresso sull’Italia, prima parlando su X del basso tasso di natalità, poi attaccando i giudici che giudicano Salvini su Open Arms (“Quel pazzo pubblico ministero dovrebbe essere lui quello che va in prigione per 6 anni, questo è pazzesco”). Fino all’ultimo caso, relativo ai giudici che si sono espressi sui migranti in Albania, con il magnate che ha postato il messaggio “quei giudici devono andarsene”, salvo ricevere a stretto giro la risposta del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Starlink e l’internet satellitare
- Il governo italiano ha investito 7 miliardi di euro del Pnrr per il settore spaziale entro il 2026 e ha bisogno di una rete internet satellitare di riserva per garantire servizi strategici, in particolare durante emergenze o blackout. Un’occasione perfetta per Starlink di Musk, che verrebbe accolto in maniera migliore rispetto agli altri competitor, come la francese Oneweb che ha in orbita un decimo dei satelliti di Musk
Starlink e la digitalizzazione del Paese
- Inoltre, Starlink potrebbe anche contribuire ad aumentare la digitalizzazione del Paese, offrendo una valida alternativa alle reti tradizionali in fibra ottica. Non è da escludere, infatti, che la società venga inclusa dal governo nel piano “Italia 1 Giga”: i primi dialoghi in questo senso ci sono già stati
L’accordo con Telespazio
- Già stretto invece l’accordo tra le società di Musk, in particolare SpaceX e Starlink, con Telespazio, la società del segmento aerospaziale che ha Leonardo come azionista principale: l'obiettivo è diffondere le comunicazioni satellitari di tipo civile
L’accordo in ambito militare
- Il governo italiano starebbe anche valutando la proposta di Musk di affidare a Space X e Starlink tutte le comunicazioni satellitari di tipo diplomatico e di intelligence. Secondo quanto riportato da L’Espresso, Starlink è già stata utilizzata dalla Farnesina per operazioni in Libano durante l’offensiva israeliana contro Hezbollah e dalla Marina per mantenere i contatti con la nave scuola Amerigo Vespucci. Il costo stimato è di un miliardo e mezzo di euro distribuito in cinque anni. A questa somma andrebbero aggiunte le spese per la realizzazione delle infrastrutture a terra
Le alternative
- Nessun Paese si è mai affidato in questo modo a una società privata, nemmeno gli Stati Uniti. Per questo, diversi ministeri, come ha raccontato Repubblica, hanno sollevato diverse obiezioni: anche per questo si era pensato di inserire l’intesa in un accordo quadro con il governo americano a garanzia dell’utilizzo delle informazioni scambiate. Inoltre, in molti Paesi viene negato l’utilizzo dei sistemi di Starlink e in Paesi come Cina, Russia e Iran è stato impedito di lavorare da parte di Washington. Per questo non si tralasciano le alternative: l’Unione europea starebbe pensando di dotarsi di una propria infrastruttura satellitare, che qualcuno sostiene potrebbe essere pronta già nel 2026, anche se il governo italiano parla di tempi dilatati a causa dell'aumento dei costi industriali
La soluzione per il governo
- Per il governo, però, affidarsi a Musk sembra essere la soluzione, come ha dichiarato il ministro della Difesa Guido Crosetto. “Oggi c’è solo Starlink sui satelliti in bassa quota per la comunicazione. Per raggiungere il livello di Starlink serve una capacità di lanciarli che oggi nessuno ha e non ai costi di Starlink. Nessun altro è in grado di far tornare un lanciatore così. Abbiamo quindi un privato che ha un monopolio sostanziale. Ti puoi permettere di non parlare con quel privato? Puoi mettere in campo un sistema tuo, e l’Europa ci sta pensando, ma arriverà tra 10-15 anni”, ha spiegato ai senatori della Commissione Esteri e Difesa
Tesla
- C'è poi da considerare Tesla: nel 2024, la divisione energetica dell'azienda di auto elettriche ha registrato un fatturato superiore a 7 miliardi di dollari nei primi nove mesi, con una crescita a doppia cifra rispetto all’anno precedente. Questa linea di business, che include batterie e sistemi di stoccaggio energetico, sta diventando più redditizia rispetto all’automotive. L’Italia, che sta accelerando sulla transizione energetica, potrebbe essere una delle prossime destinazioni per una megafactory di Tesla. Un investimento che sarebbe ben visto dal governo, sia perché rafforzerebbe l’economia locale ma anche perché rappresenterebbe un passo avanti nella modernizzazione delle infrastrutture energetiche
Il ruolo di Andrea Stroppa
- C’è poi da considerare la recente indagine che ha riguardato l’informatico Andrea Stroppa, considerato il referente italiano di Musk e accuasato di concorso in corruzione. Stroppa non ha mai ricevuto incarichi formali all’interno di X, un tempo Twitter, ma ha svolto il ruolo di ricercatore indipendente all’interno dell’azienda. Come riportato da alcune testate, Stroppa è stato scelto dalla squadra che curava la sicurezza del social network ed è stato pubblicamente ringraziato da Musk per la sua ricerca sulla diffusione di contenuti pedopornografici su X
Per approfondire:
Andrea Stroppa, chi è il referente di Musk in Italia indagato nell’inchiesta Sogei