Bonus Natale, estensione a 4 mln di italiani con fondi concordato bis. I piani del governo
EconomiaIntroduzione
Il governo punta a rafforzare gli aiuti ai lavoratori con redditi bassi: l’idea è portare a più del doppio la platea di beneficiari del cosiddetto bonus Natale, il sostegno una tantum dal valore di 100 euro che, insieme alle tredicesime, dovrebbe arrivare nelle buste paga di chi ha un contratto subordinato che non supera i 28mila euro all’anno (e almeno un figlio a carico). Si tratta di circa 4,5 milioni di italiani, ha spiegato il viceministro dell'Economia Maurizio Leo.
Come reperire le risorse? Si guarda alle entrate previste grazie al concordato preventivo: nel Consiglio dei ministri del 12 novembre sono stati riaperti i termini entro cui le partite Iva potranno aderire. La scadenza è stata spostata al prossimo 12 dicembre
Quello che devi sapere
Il viceministro Leo: "Una spinta in più ai consumi natalizi"
- "Dal governo arrivano nuove misure per i lavoratori", dichiara in una nota Maurizio Leo, spiegando di fatto "viene eliminato il requisito di avere il coniuge a carico e dunque per avere il bonus basterà avere almeno un figlio a carico". Si tratta, continua il viceministro, "di una ulteriore spinta per i consumi natalizi, un aiuto in più ai lavoratori e ai contribuenti in un momento particolare dell'anno, quando le spese familiari tendono ad aumentare". Il testo con le novità, che dovrebbe andare in Gazzetta Ufficiale in tempi brevi, dovrebbe poi confluire nel decreto Fisco all'esame del Senato. Solo così sarà possibile far arrivare i 100 euro nelle tasche degli italiani insieme alle tredicesime di fine anno.
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Le risorse del concordato preventivo biennale
- Per conoscere con esattezza il nuovo perimetro della misura è necessario aspettare il testo finale della norma. Quello che invece è già stato messo nero su bianco è – come detto - la riapertura dei termini del concordato preventivo biennale, da cui l’esecutivo di Giorgia Meloni intende ottenere nuove risorse da aggiungere agli 1,3 miliardi di euro arrivati con la prima tranche
Concordato preventivo anche per le società: i requisiti
- Per mettere al sicuro i fondi necessari all’estensione del bonus Natale, i tecnici del governo hanno allargato il concordato anche su altri fronti. Adesso la possibilità di aderire al patto con il Fisco viene data anche alle società che hanno subito una modifica dell'assetto proprietario (ma che hanno lasciato invariati o hanno ridotto il numero di soci)
La riduzione dell'aliquota Irpef (dal 35% al 33%)
- Sul fronte fiscale i fronti aperti sono però molti. Le maggiori risorse che arriveranno dal concordato preventivo bis dovrebbero servire infatti anche ad altre misure. Forza Italia chiede ad esempio che si riduca la seconda aliquota Irpef già in queste settimane: l'obiettivo è farla passare dal 35% al 33%, per la fascia di reddito che va da 50mila a 60mila euro
Le critiche al governo
- Non mancano poi le critiche: c'è chi continua ad accusare il governo di favorire i lavoratori autonomi rispetto a quelli dipendenti. Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti respinge al mittente i rilievi: "A chi ci dice che questo governo avvantaggia i lavoratori autonomi e non i dipendenti, dico no. Noi ci muoviamo per le piccole partite Iva, e quindi la flat tax, e per i dipendenti fino a un certo ammontare. Abbiamo fatto un intervento significativo per le famiglie con figli, perché senza figli non c'è futuro per questo Paese", ha sottolineato, definendo anche per questo "incredibile" la conferma dello sciopero da parte dei sindacati contro la Manovra
Fratelli d'Italia chiede aiuti più alti per le famiglie
- C’è da dire che anche il partito della premier Giorgia Meloni, Fratelli d'Italia, vorrebbe di più. E così, in un emendamento alla Manovra chiede un contributo di 500 euro l'anno per ciascuno figlio a carico fino a 14 anni per il rimborso delle spese per servizi extrascolastici, dedicato a genitori con Isee sotto i 35mila euro. Un'altra modifica depositata chiede di escludere il personale militare e delle Forze di polizia di Stato dal blocco parziale del turnover nella Pa previsto dalla manovra, un tema su cui Giorgetti ha già dato aperture. A sorpresa, spunta anche una mano tesa al sindaco di Roma, del Pd, Roberto Gualtieri: Fratelli d'Italia chiede di ripristinare i fondi per la Metro C di Roma, cancellando i tagli previsti in manovra e sui quali Gualtieri si è confrontato sia con la premier che con Giorgetti
Il percorso ancora lungo della Manovra (con oltre 4mila emendamenti)
- In ogni caso, il percorso della Manovra e di tutti i decreti collegati è ancora lungo: la maggioranza cerca soprattutto di capire come riuscire a sfoltire le oltre 4mila proposte emendative arrivate.
Per approfondire: Manovra 2025, presentati oltre 4500 emendamenti: come può cambiare la legge di Bilancio
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